Studio su
validazione Sito Web e sperimentazione accesso e comunicazione
da parte di ragazzi audiolesi
Relazione
Finale – Luglio 2000
Introduzione
Il progetto
parte dalla necessità di favorire la piena integrazione
sociale ai soggetti audiolesi. Ostacolo principale, per le persone
sorde, è quello della comunicazione, sia passiva
(percezione)
che attiva (espressione).
Molto è
stato fatto e si sta facendo per superare quest'ostacolo:
- Diagnosi precoce.
- Protesizzazione.
- Educazione logopedica.
- Lettura labiale.
Diagnosticando
per tempo la sordità, protesizzando il bambino sordo
e con una buona educazione al linguaggio (logopedia) si possono
raggiungere risultati soddisfacenti. La stragrande maggioranza
dei sordi, infatti, ha dei residui uditivi, che possono
essere sfruttati tramite le protesi acustiche.
I continui sviluppi nel campo dell'elettronica ci fanno ben
sperare in apparecchi acustici sempre più efficienti.
Inoltre l'audioleso può aiutarsi, per meglio comprendere
il parlato, tramite la lettura delle labbra del suo interlocutore.
E' indubbio
che l'utilizzo dell'informatica, basato principalmente sullo
scritto e sulle immagini, è un ulteriore
ed importante opportunità di comunicazione per i sordi.
Nella comunicazione
attraverso internet, i sordi partono da una posizione
paritaria con i normoudenti, anzi, proprio per il loro deficit,
hanno già "sviluppato" una naturale predisposizione
alla concentrazione ed all'attenzione verso l'aspetto "visivo".
L'informatica,
perciò, se è da considerarsi una vera rivoluzione
dei nostri tempi, lo è ancora di più per i sordi.
Individuazione
dei soggetti
Partendo
da questi presupposti, il progetto è stato proposto ad
alcuni ragazzi audiolesi. Sono stati scelti dei ragazzi poiché
più aperti alle novità e maggiormente motivati.
Ciò non toglie che i "risultati" saranno messi
a disposizione di tutti.
L'A.F.A.,
da diversi anni, ha costituito un proprio Gruppo Giovani
che si riunisce con regolarità e gestisce autonomamente
le proprie iniziative. E' sembrato appropriato quindi proporre
al "Gruppo" l'iniziativa in questione. Essendo il
Gruppo già strutturato, e visto l'interesse che l'iniziativa
aveva suscitato, non si è perso tempo nell'iniziare con
i lavori.
Occorre
affermare che al progetto ha partecipato l'intero Gruppo. Non
si è voluto di proposito effettuare alcuna "selezione",
sia per non spegnere sul nascere gli entusiasmi di nessuno,
sia perché convinti che tutti ne avrebbero tratto dei
benefici.
Il
progetto
L'idea.
I ragazzi
sordi crescendo avvertono un certo distacco da parte dei coetanei
udenti e tendono a ritrovarsi tra loro. L'acquisizione di nuove
competenze, anche attraverso l'informatica, può accorciare
la distanza con gli udenti.
I
motivi.
Eludere
il rischio che i sordi finiscano per chiudersi verso la società,
offrire nuovi strumenti di comunicazione/informazione.
Gli
obiettivi.
Maggiore
competenza sui nuovi strumenti di comunicazione per un loro
pieno e proficuo utilizzo.
Durata.
Primi sei
mesi dell'anno 2000.
Metodologia
e contenuti.
Gli interessati
si sono riuniti, ogni primo sabato del mese, nell'aula d'informatica
messa a disposizione dalle Scuole Elementari di Via Andina (Cantù),
attrezzata con dieci computer.
Nonostante
le competenze informatiche dei diversi ragazzi fossero differenti,
tutti avevano almeno una conoscenza di base della materia, o
perché utilizzavano già un computer a casa, o
per precedenti corsi, oppure per nozioni acquisite a scuola
o sul lavoro.
Inoltre
si sono costituiti dei sottogruppi in modo che chi aveva un
computer a casa potesse far fare pratica e "seguire i meno
esperti". Si è ottenuto così un duplice risultato:
primo quello di colmare le lacune dei meno avvezzi alla materia
e secondo, altrettanto importante, di responsabilizzare i ragazzi
rendendoli partecipi attivi del progetto e non semplici utilizzatori.
Gli incontri
sono stati così strutturati:
- Un esperto di problemi
sulla sordità, affiancato da uno d'informatica, per
introdurre l'argomento.
- Dispense con i contenuti
della lezione.
- Lezione.
- Dibattito (domande, richieste
di chiarimenti).
- Prove pratiche su computer.
- Verifica delle difficoltà
incontrate e introduzione all'argomento della prossima riunione.
- Suddivisione in gruppi
per esercitazione a casa.
Nel corso
di detti incontri sono state effettuate anche prove di videoconferenza,
per verificare la possibilità per i sordi di "sfruttare"
la lettura labiale nella comunicazione a distanza: in questo
caso i risultati sono legati alla qualità delle immagini
che si auspica venga sempre più migliorata.
Da sottolineare
la partecipazione, ad alcuni incontri, di Davide Nicolai e Davide
Ferrazzi, collaboratori dell'ing. Giuliano Pirelli del CCR Ispra*,
che con la loro competenza e capacità di coinvolgimento
hanno suscitato ulteriore entusiasmo nei ragazzi.
*L'A.F.A.
segue con interesse il Progetto "Voice", portato avanti
dall'ing. Giuliano Pirelli. Nel corso di diverse manifestazioni
promosse dall'Associazione sono state effettuate prove di sottotitolazione
in diretta – sia degli interventi dello stesso ing. Pirelli,
sia di parte di quelli dei relatori - non solo nell'ambito di
incontri specifici (riguardanti cioè le tecnologie per
gli audiolesi), ma anche in quelli a carattere più generale.
Ciò al fine di farne conoscere le potenzialità,
non solo ai sordi, ma anche a tutte quelle persone che direttamente
o indirettamente potrebbero essere interessate. Riteniamo, infatti,
che gli sviluppi del progetto possano avere molteplici applicazioni.
L'Associazione crede in questo che ormai più che un progetto
è una realtà e come "diretta interessata"
collabora, per quella che è la propria esperienza nel
mondo dei sordi (esigenze, aspettative, accorgimenti…).
Da sottolineare
che tra i partecipanti alle riunioni di cui sopra, ma anche
a quelle del sabato del "Gruppo Giovani", hanno partecipato
anche ragazzi ed iscritti ad altre Associazioni che si occupano
di sordità (AL.F.A. Milano, A.fa.B.I. Varese, A.B.F.A.
Bergamo) che hanno poi riportato le proprie impressioni nell'ambito
delle rispettive Associazioni: anche questo è un modo
di familiarizzare con questi strumenti informatici, stabilire
dei contatti e incoraggiarne l'uso.
Inoltre
il Presidente A.F.A. è anche membro del Consiglio Direttivo
della F.I.A.D.D.A. (Famiglie Italiane per la Difesa dei Diritti
degli Audiolesi), con sede a Genova, che raggruppa Associazioni
di Sordi a livello nazionale. Le riunioni del Consiglio Direttivo
F.I.A.D.D.A. sono state un'ulteriore occasione per informare,
anche le realtà di altre Regioni, di quanto si sta facendo
in questo campo.
Entrambi
i progetti ("Voice" e quello oggetto della presente
relazione) sono stati presentati agli associati in due occasioni
particolari.
La prima
nel corso dell'Assemblea Ordinaria dei Soci A.F.A. (Cantù,
14 aprile c.a.).
La seconda,
invece, in uno specifico spazio riservato nell'ambito della
"Festa dell'Associazione" che si è tenuta
a Cantù in data 14 maggio c.a.
In queste
occasioni è stata data la possibilità concreta,
agli interessati, di una "navigazione guidata". L'osservazione
più frequente è stata quella di tener conto, nella
realizzazione dei Siti, delle persone meno "informatizzate"
e quindi consentire un "accesso facilitato" (una grafica
semplice ma chiara, utilizzo di "termini" comprensibili
ai più e di "simboli/icone" per l'aiuto nella
navigazione, accesso diretto alle informazioni che interessano,
anche le più dettagliate, senza dover "perdersi,
o passare, in un mare di notizie di altri argomenti".
Il Consiglio
Direttivo A.F.A., composto di undici Consiglieri che si
riuniscono regolarmente almeno due volte il mese, è costantemente
informato sugli sviluppi dei progetti.
Risultati.
Proprio
nell'ambito del progetto Voice è nata, grazie a Davide
Nicolai e Davide Ferrazzi la "lavagna virtuale". Si
tratta di un forum che, all'interno del sito, consente
uno scambio d'opinioni. E' un "luogo di discussione aperto"
nel senso che non ci sono argomenti specifici da trattare e
vi può accedere chiunque.
E' fondamentale,
come già sopra riportato, per i sordi avere la possibilità
di comunicare con gli altri, senza avere il timore di "non
capire", di dover chiedere di "ripetere", abbattendo
quell'imbarazzo, che a volte è persino paura, di comunicare
con una persona che non si conosce. Si è tornati sull'argomento
non per mera ripetizione, ma per sottolinearne l'importanza.
Naturalmente lo scopo finale non è quello di soli incontri
"virtuali", ma attraverso questo sistema è
possibile – ci sia passato il termine - "rompere il ghiaccio"
e porre le basi per aprirsi agli altri. Un altro effetto sortito
è quello di aver ampliato tra i ragazzi sordi l'utilizzo
di Internet. Colte, infatti, le enormi potenzialità,
il passo a collegarsi da casa ad Internet è stato breve.
Basta solo pensare a com'è difficile organizzare, diciamo,
una serata, tra più persone che abitano in località
differenti, si pensi ai sordi che non hanno nemmeno la possibilità
di usare il telefono. Da queste considerazioni è nata
la scelta di un forum su cui pubblicare messaggi piuttosto che
una mailing-list od un newsgroup tradizionali, essendo la "lavagna
virtuale" facile da usare, immediata ed indipendente dalla
configurazione del singolo PC (basta, infatti, essere collegati
al sito, senza ulteriori configurazioni di caselle di posta
o news). Con strumenti quali la posta elettronica, i forum di
discussione, l'invio di SMS da Internet ed in futuro i siti
WAP consultabili dal cellulare, le difficoltà sopraccitate
sono in gran parte superate.
Non è
solo l'aspetto ludico, o se vogliamo frivolo, che interessa,
ma il primo passo è stato quello di avvicinarsi in maniera
soft per non spaventare nessuno, per poi passare ad applicazioni
più "serie" (navigare su internet per
effettuare una ricerca scolastica, di lavoro, d'utilità).
Nel corso degli incontri sono quindi stati scelti argomenti
"attuali", che potessero suscitare l'interesse e convincere
dell'utilità di Internet anche i più scettici,
con panoramiche sulle tecnologie future (come WAP e l'integrazione
di e-mail ed Internet nei telefoni di casa) che abbatteranno
sempre di più la barriera comunicativa rappresentata
dalle conversazioni in voce.
Avendo già
l'A.F.A un sito Internet, ed avendo il Gruppo Giovani un proprio
Notiziario di informazione, passaggio consequenziale
sarà quello di pubblicarlo sul web, grazie a quanto svolto
dal gruppo di lavoro ed alle prime analisi e test effettuati
a tal fine. Attualmente stiamo valutando l'opportunità
di un sito internet unico o se, nel rispetto dell'autonomia
dei ragazzi, lasciare un sito tutto loro. Questo perché
il sito A.F.A. è visitato da chi ha problemi, diretti
o indiretti, d'udito; vorremmo invece che il sito dei ragazzi
non avesse, almeno primariamente, questa "collocazione".
Sviluppi
futuri.
L'A.F.A.
intende organizzare, dal prossimo autunno, dei corsi di informatica
per persone sorde. Ciò al fine di poter offrire, al maggior
numero possibile di soggetti, le opportunità emerse dal
progetto.
L'A.F.A.,
inoltre, promuoverà dei corsi base, per sordi, di lingua
inglese, in modo da dare a tutti gli interessati una conoscenza,
anche minima, di questa lingua, che sempre più è
impiegata nel quotidiano ed è importante anche nell'utilizzo
del computer.
|