PARLIAMONE


notiziario

Periodico trimestrale - Settembre 1993 - n. 2 Distribuzione gratuita ai soci
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TELEVIDEO RAI

Giuliano Pirelli intervista il dr. Aldo Zargani, direttore di Televideo

I soci dell'ALFA sono ben consapevoli dell'aiuto offerto da Televideo come strumento di apprendimento del linguaggio e di comunicazione in senso lato.
Si tratta di un servizio importante ed efficace, che ha raggiunto un elevato livello, grazie in particolare all'impegno ed alla sensibilità da Lei dimostrati.
E' pertanto molto gradito diffondere, tramite il nostro notiziario Parliamone, delle informazioni aggiornate sul servizio e sul suo prossimo sviluppo, nonchè più in generale delle considerazioni di fondo che consentano a tutti di comprendere come Lei e la RAI vedono questa attività.

1.Siamo talmente abituati a Televideo, che spesso dimentichiamo quanto questo servizio sia recente. Quando è effettivamente iniziato e quali sono state le principali difficoltà?

Il servizio Televideo è iniziato in Italia nel 1984, in Inghilterra nel 1978. Le principali difficoltà si sono verificate all'avvio, quando era necessario far scoprire il nuovo servizio al pubblico e coordinare la nuova iniziativa della Rai con l'attività delle industrie elettroniche e le direttive dello Stato, parlamentari e di governo.

2.Qual'è oggi l'estensione del servizio?

Oggi il servizio Televideo, Divisione e Testata giornalistica, copre con mille pagine al giorno su tutte e tre le Reti, un vasto campo di argomenti, dall'attualità, alla cultuta, dagli orari dei treni ai sottotitoli per i sordi (attualmente circa ... ore settimanali, principalmente ...) E' in fase di sviluppo il servizio Telesoftware che con l'adozione di computer in luogo di normali televisori consente realizzazioni un tempo impensabili per le immense disponibilità di memoria ed operative che contraddistinguono i PC.

3.E per il futuro, quali sono le realizzazioni in programma, in particolare per ciò che riguarda le trasmissioni in diretta ed i telegiornali?

Vogliamo aumentare le ore di sottotitolazione, sottotitolare in modo facilitato i programmi per i bambini, sottotitolare i programmi dal vivo, cioè in diretta, in modo particolare i Telegiornali.

5.In alcune conferenze, Lei aveva evidenziato l'importanza dell'analisi del testo prima della sottotitolatura. Vorrebbe riprendere questo tema e descrivere anche l'uso dei colori?

Il lavoro di sottotitolazione richiede profonda conoscenza della lingua italiana, delle necessità del composito mondo dei sordi e delle possibilità dei computer. In particolare ci è sembrato preferibile non limitarci a sottotitolare parola per parola ciò che viene detto allo schermo, ma piuttosto operare riduzioni o semplicazioni del testo, in modo da produrre dei sottotitoli chiari, agili, leggermente più brevi del testo originale, pur rispecchiandolo fedelmente. In Italia, come anche in Inghilterra, i colori sono utilizzati per identificare i personaggi principali, mentre quelli secondari hanno tutti il colore giallo. I colori del fondino hanno anche loro un significato: ad esempio il fondo giallo identifica la voce di un altoparlante, di una radio, TV, ecc. In Francia ed in America i colori si usano molto meno o non si usano affatto.

7.E' possibile quantificare e qualificare l'utenza: per i sottotitoli (audiolesi, anziani, stranieri) e per le pagine di informazione (affari o tempo libero)?

Sono dati che, fino ad ora, ci è stato impossibile quantificare. Perchè non ci aiutate Voi?

9.E' previsto qualche miglioramento nell'accesso alle sottopagine di una stessa pagina, limitando le attuali attese?

Fino all'avvento della televisione numerica o digitale, solo televisori dotati di memorie più potenti o PC potranno ampliare il servizio. Sono previsti però progressi per il diminuire del costo dei chip elettronici.

10.Quali nuovi modelli di video registratori sono oggi disonibili per la registrazione dei sottotitoli.

La Rai purtroppo non può aiutare nella scelta del videoregistratore per evitare indebite interferenze sul mercato.

11.Quali sono gli sviluppi di tecnologie e di standard europei per la sottotitolazione?

In questo momento si stanno sviluppando nuovi metodi per la televisione multilingue audio, ma in sede di Uer, l'unione europea di radiodiffusione, sono continui i contatti per lo scambio di programmi sottotitolati con il sistema teletext, cioè televideo. Abbiamo fiducia che su scala europea potranno un giorno essere realizzate economie che permetteranno aumenti della sottotitolazione. Le difficoltà sono, esclusivamente, di natura organizzativa e perciò assai difficili da superare .

12.I sottotitoli vengono realizzati non dal produttore dei film, ma da un terzo, la RAI: vi è qualche problema di diritti d'autore?

Non esistono problemi di diritti di autore per quanto si riferisce alla sottotitolazione in sè e per sè. I problemi invece insorgono nella ditribuzione e nell'utilizzo dei prodotti originali.

13.La Home Video della Walt Disney ha sottotitolato alcune video cassette per ragazzi. La via sarà seguita da altri?

La Rai, dopo il suo accordo con la Walt Disney, sta cercando di avviare nuove iniziative analoghe con altre case di produzione cinematografica. Ritengo tuttavia che sia determinante, in questo come in altri campi, un intervento più forte ed attivo da parte delle organizzazioni dei sordi.

14.Vuole descrivere brevemente l'attività di Televideo per i non vedenti?

Il servizio dei ciechi consiste nella trasmissione di quotidiani e settimanali col sistema telesoftware ad utenti dotati di PC attrezzati o con decodificatore vocale o con un particolare sistema braille.

15.Vorrei concludere con il Suo punto di vista sull'importanza dell'apprendimento del linguaggio nel contesto, cioè della possibilità per l'audioleso di leggere la parola adatta alla situazione nel momento preciso dell'azione.

Specialisti di ogni parte del mondo hanno espresso, dopo studi accurati, pareri entusiatici sugli sviluppi delle capacità linguistiche e cognitive dei bambini sordi e non sordi che seguono i programmi sottotitolati, specie quando sono registrati in VHS e quindi ripetibili a volontà. Televideo è a disposizione per diffondere la coscienza e la pratica di questo mezzo didattico dalle potenzialità eccezionali.

Mi permetta di ringraziarLa ancora, anche a nome dei soci dell'ALFA, per la Sua disponibiltà e per quanto ha fatto finora e potrà sviluppare in futuro.

Ringrazio di questa intervista e delle parole di fiducia che i miei collaboratori meritano assai più di me.



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