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Il Documento Intero



Ill.mi Sigg.

Presidente della Repubblica On. OSCAR LUIGI SCALFARO

Presidente del Senato Sen. CARLO SCOGNAMIGLIO

Presidente della Camera On. IRENE PIVETTI

Ministro per la Famiglia e la Solidarietà Sociale Prof. A. OSSICINI

Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Prof. Avv. A. GAMBINO

Presidente RAI Dott.ssa LETIZIA MORATTI

Direttore RAI Dott. MINIGUCCI

Direttore Televideo RAI Dott. MARCELLO DEL BOSCO

Responsabile Servizio Sottotitoli Dott.ssa LUCIANA TUCCI

Presidente Commissione di Vigilanza RAI On. MARCO TARADASH

Direttore RAI 1 Dott. BRANDO GIORDANI

Direttore RAI 2 Dott. GAPRIELE LA PORTA

Direttore RAI 3 Dott. LOCATELLI

Direttore TG1 Dott. CARLO ROSSELLA

Direttore TG2 Dott. CLEMENTE MIMUN

Direttore TG3 Dott.ssa DANIELA BRANCATI

Responsabile Coordinamento Palinsesti Televisivi RAI Dott.F. ISEPPI

Spett.li

C.N.R. ROMA, all'attenzione della Dott.ssa VIRGINIA VOLTERRA

  • Comitato Permanente per l'attuazione della Carta dei Servizi Pubblici

  • Prof. LUIGI PROSPERETTI

    Prof. GIANCARLO SCATASSA

    Prof. SERGIO CAMPODALL'ORTO

     

    e, p.c.,

    Egregi Sigg.

    PIPPO BAUDO

    OSVALDO BEVILACQUA

    ENZO BIAGI

    ROSANNA CANCELLIERI

    ALESSANDRO CECCHI PAONE

    ANNA BARTOLINI

    PIERO ANGELA

    GIOVANNA MILELLA

    ANTONIO LUBRANO

    MICHELE SANTORO

    SANDRO VANNUCCI

    BRUNO VESPA

    GIANCARLO MAGALLI

    CATHERINE SPAAK

    ANNALISA MANDUCA

    MARA VENIER

    FABRIZIO FRIZZI

    ROSANNA LAMBERTUCCI

    Egregi Direttori:

    CORRIERE DELLA SERA, IL GIORNALE, LA REPUBBLICA, IL GIORNO, L'INDIPENDENTE, L'INFORMAZIONE, IL MANIFESTO, L'UNITA', L'OSSERVATORE ROMANO, FAMIGLIA CRISTIANA, EPOCA, PANORAMA, L'ESPRESSO.

     

    Un gruppo di Associazioni rappresentative della categoria dei sordi ha elaborato un documento comune al fine di richiedere e dare il proprio concreto contributo di suggerimenti costruttivi tesi al miglioramento e potenziamento del Servizio Televideo-Sottotitolazioni della RAI-TV per i non udenti.

    La richiesta é motivata dal fatto che il pur apprezzato servizio sottotitoli è decisamente insufficiente rispetto alle esigenze di un gruppo vastissimo di non udenti che in Italia sono stimati in circa 5 milioni.

    Il Servizio Sottotitoli, infatti, attualmente copre solo il 10% delle trasmissioni programmate dalla RAI-TV, mentre i non udenti chiedono che si arrivi alla copertura del 100%.

    Per cui richiediamo:

  • 1) che venga accelerato il processo di parità di trattamento con il progressivo aumento della sottitolazione televisiva fino a coprire tutti i programmi trasmessi dall'emittente pubblica;

    2) che vengano rivisti i modelli qualitativi e quantitativi della sottotitolazione televisiva, sia per adeguarli alla realtà del mondo dei sordi che da tempo è in notevole crescita evolutiva sia per renderli più vicini alla fedeltà del parlato televisivo;

    3) che vengano eliminate alcune scelte nella programmazione delle trasmissioni televisive che, sia pure involontariamente, danneggiano gli utenti sordi;

    4) che vengano ampliati i generi televisivi da sottotitolare, in modo da dare spazio ad altre programmazioni finora escluse agli utenti sordi. Si sottolinea l'importanza di aumentare la sottotilazione dei programmi per i piccoli sordi;

    5) che venga finalmente avviata la sottitolazione di programmi in diretta televisiva, a cominciare dal TELEGIORNALE.

  • Ciascuna delle richieste sopraelencate è descritta dettagliatamente nel documento che segue.

     

    Riteniamo tutti i destinatari del presente documento come nostri interlocutori i quali possono e debbono contribuire, con la nostra più ampia collaborazione, alla attuazione delle nostre richieste, certi di farci interpreti delle istanze della grande maggioranza degli utenti sordi italiani.

     

  • Gradite i nostri più cordiali saluti

  • Con osservanza.

     

    Milano, 15 maggio 1995

     

    All./documento

     

    CENTRO COMUNICARE E' VIVERE

    Il Presidente Alessandro Mezzanotte

     

    Associazione Lombarda Famiglie Audiolesi (A.L.F.A.)

    Il Presidente Mario De Miranda

     

    Ente Nazionale Sordomuti (E.N.S.) Milano

    Il Presidente Guglielmo Invernizzi

     

    E.N.S. Bergamo

    Il Presidente Angelo Loda

     

    E.N.S. Brescia

    Il Presidente Franco Pedrali

     

    E.N.S. Como

    Il Presidente Renzo Corti

     

    E.N.S. Cremona

    Il Presidente Graziella Capelli

     

    E.N.S. Mantova

    Il Presidente Giorgio Sassi

     

    E.N.S. Pavia

    Il Presidente Marco Gallotti

     

    E.N.S. Sondrio

    Il Presidente Francesco Gandossini

     

    E.N.S. Varese

    Il Presidente Armando Valeri

     

    ORGOGLIO SORDO

    Il Presidente Rosella Ottolini

     

     

    Il presente documento contiene le richieste e le proposte per un servizio televisivo pubblico più rispondente alle reali necessità ed esigenze degli utenti sordi della RAI-TV, nello spirito dell'eguaglianza dei diritti fra tutti gli utenti. Il documento è stato allestito con il concorso delle seguenti associazioni che si occupano dei problemi dei non udenti:

     

    - ASSOCIAZIONE LOMBARDA FAMIGLIE AUDIOLESI (A.L.F.A.).

    Sorta nel 1985, riunisce i genitori di bambini e ragazzi sordi, con l'intento di realizzare tutti insieme il miglior recupero dei sordi al linguaggio orale ed il loro sereno inserimento nel mondo della scuola, del lavoro e nel contesto sociale, in condizioni di parità con i normoudenti e nel rispetto delle particolari esigenze. Tra l'altro l'ALFA tende a sollecitare, presso gli enti ed i servizi competenti, gli interventi idonei a risolvere i problemi degli audiolesi e consentire il loro inserimento nella scuola, nel lavoro e nella società e a contribuire, con iniziative di varia natura, a favorire lo sviluppo culturale degli audiolesi. Ha sede in Milano, via Correggio, 36.

     

    - ENTE NAZIONALE SORDOMUTI (E.N.S.) - Comitato Regionale Lombardo.

    L'E.N.S. - Ente Morale di Diritto Privato (D.P.R. 31/3/1979 - G.U. 9/5/1979 n. 125), fondato a Padova nel 1932, rappresenta e difende gli interessi morali ed economici dei sordi e provvede alla loro promozione sociale mediante il loro sviluppo intellettuale, culturale e professionale nonché alla loro partecipazione alla vita attiva sociale e produttiva. Inoltre svolge, nell'interesse dei sordi, i compiti previsti dalle leggi vigenti ed ogni attività che venisse ad esso affidata dallo Stato o dalle Regioni. Il Comitato Regionale è costituito da nove sezioni provinciali e da svariate rappresentanze locali.

    E' presieduto dalla sezione di Milano - Via Boscovich, 38.

     

    - CENTRO COMUNICARE E' VIVERE.

    Associazione di volontariato fra non udenti ed udenti con sede in Milano - Via Borsieri, 2. Studia e propone dei nuovi servizi per una effettiva parità dei diritti sociali e civili fra sordi ed udenti, ed il miglioramento dei servizi già esistenti.

     

    - ORGOGLIO SORDO.

    Associazione senza scopo di lucro con il fine di diffondere la Lingua dei Segni italiana (L.I.S.) e la cultura della Comunità Sorda. Organizza corsi di L.I.S. in collaborazione con strutture adatte al pubblico di riferimento e seminari inerenti la Lingua dei Segni. Servizi offerti: seminari sulle Lingue dei Segni (italiana e straniera), corsi di formazione professionale per Sordi, Servizio Ponte Telefonico.

    Ha sede in Milano, Via Rubens,20

     

     

    Le associazioni sopra elencate rappresentano tutti i sordi della Lombardia e sono in costante contatto con altre associazioni di categoria dislocate in tutta Italia.

     

     

    I FATTI CHE HANNO PORTATO ALLA COMPILAZIONE DEL DOCUMENTO COMUNE

     

    Un gruppo di volontari sordi ed udenti del Centro Comunicare è Vivere aveva a suo tempo avviato una ricerca approfondita al fine di dare un concreto contributo di proposte costruttive per migliorare il servizio pubblico televisivo per i non udenti, soprattutto nei riguardi dei sottotitoli televisivi.

     

    La ricerca è sfociata in una lunga relazione, denominata "Progetto Sottotitoli Televisivi", che è stata inviata alla RAI-Televideo, Divisione Sottotitoli. Il successivo incontro di una delegazione del Centro con la Responsabile di detta Divisione, che pure aveva concordato con molte delle proposte illustrate, non era però servito a risolvere i problemi emersi dallo studio fatto, in quanto la Divisione Sottotitoli ha limitati poteri di intervento.

    A fronte di ciò, il Centro ha contattato altre associazioni di categoria per illustrare il lavoro svolto al fine di verificare se le proprie proposte di miglioramento del servizio televisivo trovavano concordi anche i non udenti affiliati ad altre associazioni che, pur perseguendo programmi diversi, tendono al comune obiettivo di migliorare la qualità di vita del non udente. Per tale scopo è stato organizzato un dibattito che ha visto la partecipazione massiccia degli aderenti alle associazioni invitate. dopo un'ampia discussione, la conclusione del dibattito è stata unanime: tutte le associazioni hanno condiviso le linee guida suggerite dal Centro nei riguardi della sottotitolazione televisiva, a conferma di quanto i sordi tengano a questo servizio ed aspirino ad un suo sostanziale ampliamento e miglioramento. Le associazioni hanno quindi provveduto a stilare il documento comune che si é cercato di improntare alla massima obiettività possibile proprio perché vuole tenere conto delle istanze e delle aspirazioni di un mondo vastissimo ed estremamente composito quale è quello dei sordi.

    A questo punto ci possiamo considerare a buon diritto come rappresentanti del mondo dei sordi e validi consulenti ed interlocutori del Televideo/Servizio sottotitoli per i non udenti.

     

    UN APPELLO AI DESTINATARI DEL DOCUMENTO.

    Questo documento viene presentato in un contesto politico interno e manageriale della RAI TV da tempo notoriamente instabile. Data l'importanza dell'argomento, non abbiamo ritenuto opportuno dilazionare la presentazione del documento. Ci appelliamo alla sensibilità ed al senso di responsabilità dei destinatari del presente perché prendano con la dovuta attenzione l'urgenza di affrontare un aspetto sociale di grande importanza che riguarda circa cinque milioni di italiani (tante sono stimate le persone con problemi di udito a diversi livelli di gravità), tutti potenziali utilizzatori del Servizio Sottotitoli dell'emittente televisiva pubblica.

    Vogliamo inoltre far presente che di fronte alle dichiarazioni ufficiali di una possibile, futura privatizzazione della RAI, non accetteremmo in alcun modo qualsiasi riduzione del servizio televisivo per i non udenti. Le richieste contenute in questo documento si intendono ovviamente valide anche nel caso di un eventuale passaggio della RAI ai privati

     

    1- PARI OPPORTUNITA'.

    La legislazione italiana e le normative delle Comunità Europee sanciscono l'eguaglianza dei diritti di tutti i cittadini ed impongono ai servizi pubblici l'obbligo di rimuovere le barriere che ostacolino la funzione dei servizi stessi. L'importanza di garantire a tutti i cittadini pari opportunità è fondamentale nel campo dell'informazione e della cultura e pertanto i principi di pari opportunità oggi più che mai devono essere applicati anche a tutti gli utenti della televisione pubblica. Questo significa che anche gli utenti sordi devono avere le stesse opportunità di quelli udenti nel scegliere i programmi televisivi di intrattenimento che preferiscono e soprattutto i programmi televisivi indispensabili al normale svolgimento della vita quotidiana, quali i telegiornali e le altre trasmissioni di informazione, condizioni, queste, oggi molto lontane dall'essere realizzate.

    Infatti per i sordi la televisione costituisce tuttora una forte barriera di comunicazione, nonostante dal 1984 sia stato istituito il Televideo con il Servizio Sottotitoli, che pure si è rivelato di grandissima utilità per i non udenti. Riconosciamo gli sforzi della RAI TV tesi ad aumentare progressivamente il numero delle ore sottotitolate. Tuttavia riteniamo del tutto insufficienti i programmi e le ore sottotitolate che vengono dedicati ai non udenti: troppo notevole è il divario fra i programmi accessibili agli udenti e quelli sottotitolati per i non udenti. Infatti, a fronte dei circa 370 programmi settimanali (escludendo le varie edizioni dei Telegiornali) trasmessi nell'arco delle 24 ore sulle tre Reti televisive per un totale complessivo di oltre 500 ore, i non udenti hanno attualmente a disposizione meno di 50 programmi sottotitolati per un totale di una cinquantina di ore. A grandi linee, quindi, solo un decimo dei programmi televisivi trasmessi settimanalmente dalla RAI TV sono sottotitolati:

    un numero decisamente esiguo per gli utenti sordi, enormemente limitato rispetto a quelli accessibili agli udenti. Per di più la mancata sottotitolazione dei telegiornali aggrava uno stato di discriminazione e di disagio particolarmente gravi. Queste semplici cifre, da sole, sono sufficienti ad evidenziare la notevole disparità di condizione che la televisione pubblica riserva ai suoi abbonati.

    Non si dimentichi che per i sordi un programma senza sottotitoli è paragonabile ad una televisione senza audio per il telespettatore udente. Alla luce di tutte queste considerazioni, le pari opportunità applicate alla televisione pubblica significano che tutti gli utenti, quindi anche quelli sordi, devono essere messi nelle condizioni di poter seguire fruttuosamente i programmi preferiti e pertanto tutti i programmi televisivi devono essere sottotitolati.

    Su questo non si può transigere.

    Gli utenti sordi invitano pertanto la RAI TV e le istituzioni pubbliche a voler accelerare il raggiungimento della parità dei diritti a favore degli utenti sordi della televisione pubblica, come del resto sancito sia dalla Costituzione della Repubblica Italiana ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali...") sia dalla legislazione vigente (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27/1/1994 "Principi sull'erogazione dei servizi pubblici" Art. 25 della Legge 104/1992 "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone handicappate", ecc.).

    Solo con il raggiungimento delle pari opportunità si potrà a buon diritto parlare di "TELEVISIONE PER TUTTI".

     

  • 2 - LE NOSTRE PROPOSTE PER IL MIGLIORAMENTO DEI SOTTOTITOLI TELEVISIVI PER I NON UDENTI.

  • L'avvento del Televideo, avvenuto nel 1984 ed il Servizio sottotitli istitutito nel 1986, hanno segnato per il non udente una tappa fondamentale per la comprensione dei programmi televisivi.

    I sordi sono grati alla RAI TV per aver voluto dedicare espressamente un servizio che permette loro di mettersi in una condizione un po' più vicina a quella dei telespettatori udenti ma, come già detto, questo non basta. Sappiamo che la sottotitolazione televisiva è un lavoro che richiede notevole preparazione professionale. Il Centro Comunicare è Vivere ha potuto verificare personalmente la serietà e l'impegno dei tecnici, tutti laureati, preposti a tale funzione, in particolare vuole sottolineare la cortesia e la disponibilità della responsabile, Dott.ssa Luciana Tucci, persona competente ed aperta alle istanze dei non udenti.

    Anche alla luce del lavoro svolto dal Centro Comunicare è Vivere, le associazioni firmatarie chiedono di voler considerare seriamente l'opportunità di modificare gli attuali modelli qualilitativi e quantitativi dei sottotitoli televisivi, in quanto non li ritengono più adeguati alla realtà odierna del mondo dei sordi che da tempo è in crescita. Attualmente la sottotitolazione per i non udenti segue questo preciso schema:

  • - notevole sintetizzazione delle frasi;

    - semplificazione della struttura sintattica (il soggetto viene premesso, seguito dal verbo e quindi dall'oggetto);

    - esclusione degli incisi, dei modi di dire e delle ridondanze.

  • Questa strutturazione dei sottotitoli è stata suggerita dopo una ricerca lunga ed approfondita condotta dal C.N.R. con la collaborazione dell'E.N.S. di Roma ed è stata adattata in modo particolare al sordo prelinguale. I sordi affiliati alle associazioni firmatarie del presente documento, pur essendo quasi tutti prelinguali, concordano nel ritenere superato l'attuale standard di sottotitolazione televisiva. Non è una novità che, molto spesso, i sottotitoli non corrispondono sia qualitativamente che quantitativamente a quanto detto dal parlato televisivo, poichè i salti di parole sono numerosissimi e le semplificazioni delle frasi raggiungono livelli a volte eccessivi. Se da una parte la semplificazione permette al sordo di leggere con calma la frase senza perdere l'immagine, dall'altra è anche vero che il sordo, con l'utilizzo quotidiano del servizio ha ormai da tempo imparato a leggere più velocemente i sottotitoli.

    Inoltre, riteniamo inaccettabile che vengano spesso esclusi i modi di dire presenti nel parlato televisivo (che sono poi quelli del parlato quotidiano), sostituiti da parole semplificate e povere di significato.

    Consideriamo i films come opere d'arte e come il doppiaggio è fatto in base allo stile della trama, così dovrebbe esserlo anche la sottotitolatura. Diversi programmi (escludendo i films) vengono preparati secondo lo stile del conduttore ecc., ed anche i sottotitoli ne dovrebbero essere lo specchio fedele. Queste sono occasioni che arricchiscono il linguaggio, delle quali anche il sordo deve essere reso partecipe. Fra l'altro, alla pagina 773 del Televideo è riportata un'apposita rubrica con le spiegazioni dettagliate dei modi di dire di uso corrente. A questo punto ci sembra opportuno che il sottotitolo riporti integralmente questo genere di frasi, delle quali verrà data la relativa spiegazione alla pagina 773 (od altra pagina) del Televideo.

    Un'altra considerazione è che spesso vengono omesse delle battute divertenti dalle quali il sordo, per motivi che ci sfuggono, è tagliato fuori, così come molte esclamazioni di uso frequentissimo (tipo: ma insomma!, ebbene sì, ecc.).

    Nel corso dell'incontro della delegazione del Centro Comunicare è Vivere con la Divisione Sottotitoli era stata fornita la spiegazione di tali lacune: esse sono cioè dovute al fatto che certi termini non sono considerati di un italiano esemplare. A nostro avviso, riteniamo che si dovrebbe ora studiare una soluzione per affrontare concretamente questi aspetti per noi importanti.

    Sicuramente le omissioni e le abbreviazioni rispondono a precise motivazioni tecniche (ci sono anche degli spazi prefissati da rispettare secondo gli determinati schemi standard), e tuttavia chiediamo che vengano riveduti gli attuali modelli dei sottotitoli.

    La nostra richiesta non intende in alcun modo criticare i criteri di scelta del C.N.R. e del Servizio Sottotitoli, ai quali va comunque il nostro plauso per aver concretamente affrontato la questione dei sottotitoli televisivi per i non udenti, ma solamente invitarli, con la nostra più ampia collaborazione, ad aggiornare i modelli di sottotitolazione per adeguarli alle attuali aspettative dei sordi, così da renderli ancora più vicini alla fedeltà del parlato televisivo.

    3 - ALCUNE RICHIESTE ALLA RAI-TV.

    Desideriamo far presente alcune nostre richieste che valgano a considerare con maggiore attenzione i diritti dei non udenti che utilizzano quotidianamente il servizio di sottotitolazione della RAI-TV.

    Come è noto, in Italia sono stimate in circa 5 milioni le persone con problemi uditivi, tutte potenziali utenti del servizio di sottotitolazione televisiva, le quali, rispetto all'intero palinsesto dei programmi televisivi delle tre Reti, hanno a disposizione pochissime ore sottotitolate.

    Proprio perchè le ore sottotitolate per i non udenti sono in numero enormemente limitato rispetto a quelle accessibili agli udenti, riteniamo del tutto immotivata la sostituzione dei programmi previsti in sottotitolazione con altri programmi non sottotitolati tranne, ovviamente, in quei casi di oggettivi impedimenti tecnici. La sostituzione dei programmi sottotitolati, se reputata necessaria, dovrebbe essere consentita solamente con altre programmazioni sottotitolate. Ciò non è sempre accaduto.

    Si è infatti spesso verificato che i programmi previsti in sottotitolazione siano stati sostituiti con trasmissioni non sottotitolate.

    Risalta così in tutta la sua evidenza ed ingiustizia il trattamento riservato ai telespettatori non udenti che si trovano privati del programma atteso in sottotitolazione. In questi casi la RAI TV non sembra tenere conto dei diritti di una categoria di teleutenti. Pertanto chiediamo di fare il possibile perchè non si ripetano più questi spiacevoli inconvenienti che provocano una comprensibile irritazione nei sordi e di dirottare le trasmissioni impreviste verso le Reti televisive ove non siano in quel momento previsti dei programmi in sottotitolazione.

    Un'altra considerazione è che più volte, in prima serata, vengono trasmessi nelle tre Reti televisive dei programmi in diretta che sono preclusi ai sordi in quanto attualmente non sottotitolati.

    Ed i sordi dove li mettiamo?

    Alla luce di queste considerazioni ed in attesa che venga finalmente avviata la sottotitolazione in diretta televisiva, ci affidiamo alla sensibilità di chi di dovere perchè, in almeno una Rete, venga dato il doveroso spazio ai non udenti, evitando le dirette in contemporanea nelle tre Reti.

     

    4 - SULLA NECESSITA' DI AMPLIARE I GENERI TELEVISIVI IN SOTTOTITOLAZIONE.

    In attesa dell'auspicato raggiungimento delle pari opportunità televisive per i non udenti, rivendichiamo da subito sia un numero di ore e di programmi sottotitolati molto maggiore di quello attuale sia un ampliamento dei generi dei programmi da sottotitolare, in quanto è da tempo in atto un notevole appiattimento dei programmi dedicati ai non udenti.

    Da un esame globale dei programmi sottotitolati trasmessi nel periodo luglio 1993-aprile 1995, si è infatti notato che gran parte dei programmi per i non udenti è stata dedicata ai serials, ai films televisivi ed ai films in generale. Negli ultimi mesi, poi, sembra essersi consolidata una prassi in cui, almeno nei giorni lavorativi, vanno in onda 3-5 films TV, un documentario ed uno, massimo due films serali: ci sembra una programmazione alquanto riduttiva e limitata per i non udenti che hanno invece l'esigenza ed il diritto di seguire anche programmi sottotitolati di più vasto genere.

    Nel solo intento di agevolare il compito nella scelta della programmazione dei nuovi generi televisivi che si vorrebbe vedere sottotitolati, esponiamo di seguito alcuni suggerimenti, certi di interpretare le istanze della grande maggioranza degli utenti sordi italiani.

    I temi per i quali vorremmo che la RAI TV dedicasse più spazio riguardano:

  • · la cultura,

    · la politica,

    · il turismo,

    · la salute,

    · i programmi per i piccoli sordi.

  • Ne spieghiamo le ragioni:

  • - Riguardo la cultura, abbiamo notato che i programmi culturali veri e propri finora sottotilolati sono stati numericamenti molto limitati.

    La considerazione è importante in quanto, come già detto, da tempo è in atto una evoluzione positiva dei sordi e quindi programmi culturali anche di un certo impegno troverebbero una risposta adeguata alle loro aspettative e preparazione.

    Suggeriamo pertanto di dare più spazio alla prosa (che viene data piuttosto saltuariamente) e alle rubriche culturali in genere (come, ad esempio, "Videosapere" e "TGR Leonardo" che vengono trasmesse quotidianamente), così come ai programmi di cronaca e di attualità di cui la RAI TV trasmette giornalmente moltissimi programmi interessanti (come "Lo sportello del cittadino", "Storie vere", "Dove sono i Pirenei?", "Mixer", "Utile futile",ecc.).

    - Riteniamo doveroso che venga dato maggiore spazio anche alla politica, considerato che anche i sordi hanno il diritto di essere informati sulla vita parlamentare e politica italiana.

    - Un altro genere televisivo che è finora mancato in sottotitolazione è quello dedicato al turismo, argomento al quale siamo tutti interessati e di cui la RAI TV trasmette programmi come "Sereno variabile" e "In viaggio con sereno variabile".

    - Vogliamo sottolineare il dovere di informare anche i non udenti sul tema della salute.

    A questo proposito, il giorno 11 febbraio u.s., per la prima volta è stato dato corso alla sottotitolazione del programma "CHECK UP". Si è trattato del primo e finora unico caso di sottotitolazione di tale programma e questo solo perchè in quel giorno era interamente dedicato alla sordità.

    Noi siamo invece del parere che i programmi di carattere medico come "Medicina 33" e lo stesso "CHECK UP" devono essere un appuntamento fisso anche per i sordi (e quindi sottotitolati) e non avere carattere di eccezionalità.

     

    - Un discorso a parte merita lo spazio da riservare ai bambini ed ai ragazzi non udenti.

    Mentre redigevamo questo documento, stavamo per chiedere un notevole aumento della sottitolazione dei programmi per i piccoli sordi.

    Infatti, fino a poco tempo fa la RAI TV dedicava in sottotitolazione quasi esclusivamente il sabato ed i giorni festivi, mentre sappiamo che i programmi ad essi dedicati vanno in onda tutti i giorni. Proprio recentemente, abbiamo constatato con piacere che, dal lunedì al venerdì, vengono programmati in sottotitolazione il telefilm della serie "Zorro" ed i cartoni animati della serie "Ecco Pippo".

    Ne siamo felici, ma chiediamo comunque di voler progressivamente aumentare le ore sottotitolate di programmi specifici: infatti i bambini ed i ragazzi sordi in Italia sono numerosissimi ed i programmi sottotitolati costituiscono anche un'ottima opportunità per sviluppare il proprio bagaglio lessicale.

    Vogliamo sottolineare che qualunque trasmissione per i ragazzi di studio o di intrattenimento sarebbe utile ai ragazzi non udenti non solo per le informazione in esse contenute e rese accessibili, ma anche per il sentimento di non discriminazione e di possibilità di fruire in modo sereno di un bene pubblico, quale la televisione deve essere. La RAI Televideo mostrerebbe una vera solidarietà verso i genitori dei ragazzi sordi, nel loro compito educativo, offrendo costantemente la disponibilità di uno strumento specifico e potente, quale il sottotitolo, lasciando caso per caso ai genitori stessi la scelta se fruire di tale strumento in modo rieducativo (affiancandosi al ragazzo ed aiutandolo a pronunciare le parole stesse) o lasciando il ragazzo a seguire la trasmissione da solo.

    Anche in tale situazione non si può dimenticare quanto nell'infanzia di un udente siano state importanti le sensazioni sonore che accompagnavano i cartoni animati e i film d'avventura, informazioni che non possono raggiungere tanto il bambino quanto l'adulto con udente: l'uso di ogni informazione visiva alternativa (parole, indicazioni delle fonti di rumori, cadenza, ritmo, ecc.) è dunque vitale.

     

    5 - LA SOTTOTITOLAZIONE IN DIRETTA TELEVISIVA.

  • Un argomento che sta a cuore a tutti i non udenti è sicuramente la sottotitolazione dei programmi in diretta televisiva, di cui le tre Reti RAI TV trasmettono settimanalmente moltissimi programmi in diretta, di fronte ai quali i non udenti sono in una situazione giocoforza passiva.

    A conferma dell'importanza della sottotitolazione delle dirette televisive, vogliamo far rilevare che, sia durante la campagna elettorale per le ultime elezioni politiche, sia nel corso della recentissima campagna elettorale per le elezioni amministrative si sono svolti, pesso in diretta, numerosi dibattiti con interventi di personalità politiche, ovviamente non sottotitolati.

    Ciò ci sembra particolarmente grave in quantoanche i sordi hanno il pieno diritto di partecipare, quali liberi cittadini, alla vita politica del Paese.

    Abbiamo pure constatato a più riprese in occasione di dibattiti, in diretta televisiva, che seguono i films-dossier e di alcuni programmi di carattere scientifico e storico che i non udenti possono solo seguire i programmi registrati in sottotitolazione mentre, quando si passa alla fase dibattimentale, i sottotitoli spariscono!

    Da questi, come da altri esempi, emerge in tutta la sua evidenza la grande importanza che assume la sottotitolazione dei programmi in diretta televisiva.

    A questo proposito chiediamo che la sottotitolazione in diretta televisiva venga avviata sulle edizioni del TELEGIORNALE, che i sordi attendono da molto tempo e che richiedono con forza.

    Un altro programma che incontrerebbe il sicuro favore dei non udenti è l'edizione regionale del TG3, programma parzialmente in diretta, il cui contenuto é di sicuro interesse trattandosi di notizie di cronaca e di avvenimenti quotidiani relativi alla Regione in cui si vive.

    Riteniamo che i problemi che comporta questa operazione siano superabili con la buona volontà e che la sottotitolazione dei programmi in diretta non debba più essere procrastinata, anche perchè sono diversi anni che la RAI TV fa questa promessa senza mantenerla, mentre in diversi Paesi del mondo questo problema è stato da tempo risolto in modo soddisfacente.

    Fra l'altro, come abbiamo già rilevato, negli ultimi tempi la RAI TV ha aumentato in modo considerevole il numero dei programmi in diretta televisiva, molti dei quali trattano di argomenti di grande interesse ed attualità, come "Linea verde", "Chi l'ha visto?", "Mi manda Lubrano", ecc.

    Ci auguriamo che la RAI voglia venire incontro molto presto alle legittime richieste dei sordi per la sottotitolazione in diretta.

     

    PER I DIECI ANNI DEL SERVIZIO PER I NON UDENTI.

    Esprimiamo gratitudine e riconoscenza alla RAI per aver voluto istituire a partire dal 1984, un servizio di indubbia utilità per gli utenti sordi della televisione pubblica.

    Si è trattato di un evento che ha segnato una nuova era in quanto il sordo è stato messo in condizione di partecipare in modo attivo, attraverso i sottotitoli del Televideo ai programmi televisivi.

    E' un evento che i sordi vogliono festeggiare in occasione dei dieci anni del Servizio Televideo.

    Per questo proponiamo l'idea di un incontro con i responsabili della RAI per festeggiare l'avvenimento ed un servizio di straordinaria importanza che permette ai sordi di trovarsi in una condizione un po' più vicina a quella dei telespettatori udenti.

    L'occasione, fra l'altro, é propizia per conoscerci e sviluppare una collaborazione reciproca e fruttuosa.


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    Ultima modifica: September 1, 1997