Ing. Giuliano Pirelli,
coordinatore del Progetto VOCE;
i Dott. Fortunato,
Santarelli e Santero;
i sigg. Giorgio Bronzin,
Donata Cernuschi, Laura Maero, Alessandro Mezzanotte, Alessandro Pavesi,
- Sig.ra Luisa Pavesi come interprete professionale per i sordi.
L'11 febbraio 1999 presso il Centro Comune di Ricerca della
Commissione Europea, sito di Ispra, si è svolto un incontro tra il coordinatore del Progetto
VOCE, Ing. Giuliano Pirelli, una delegazione delle Associazioni CECOEV - ed A.L.F.A,
ed una delegazione di Televideo RAI nelle persone del dott. Santero (Scuola RAI), dott.ssa
Santarelli (regista di radio e televisione) e dott. Fortunato.
Si fanno le reciproche presentazioni, durante le quali l'Ing.
Pirelli chiede a Rossetti se rappresenta l'ENS Milano. Ottenutone risposta negativa,
dichiara allora che non ha ben chiaro dove e come contattare i rappresentanti
dell'E.N.S.
A questo punto l'ing. Pirelli inizia illustrando ai rappresentanti
della RAI le funzioni ed i molteplici vantaggi didattici, formativi e sociali che il Progetto
VOCE può dare alle persone sorde.
I Dott. Santero e Fortunato espongono una presentazione di Scuola
RAI, che si occupa di studiare le applicazioni delle nuove tecnologie e la formazione
professionale del personale, sia interno che esterno.
Un settore importante di Scuola RAI e' la "Ricerca e
sperimentazione".
In particolare da un anno e mezzo sono avviate alcune iniziative per
aumentare i servizi per i "disabili", senza aggravare i costi dell'azienda.
Informano che a Chieti è' stato promosso un incontro di
sensibilizzazione per il Teleaudio, un servizio a favore dei non vedenti che
consiste nel commento audio a film e fiction, come è da tempo operativo nella
serie "L'ispettore Derrick".
Annunciano che, a breve, verranno organizzati due incontri dedicati ai
servizi per i non udenti, il primo probabilmente a Milano nel mese di Aprile, con
l'intervento di personalita' e alti dirigenti RAI sul tema "Tecnologie digitali
per i disabili", il secondo a Bologna a maggio con i rappresentanti delle televisioni
Europee, per un confronto sui servizi offerti agli utenti disabili..
Alessandro Mezzanotte, presidente del CECOEV, presenta
l'Associazione, uno dei partners del Progetto VOCE.
Il CECOEV ha collaborato e collabora attualmente con la RAI. Ricorda il
lungo lavoro di ricerca sfociato in un documento allestito alcuni anni fa, con un capitolo
importante dedicato allo studio su un campione di filmati che riporta in dettaglio un
confronto fra le parole pronunciate e i corrispondenti sottotitoli riportati. Questo
lavoro è stato importante perché ha dato il via ai suggerimenti alla RAI per una
sottotitolazione più adeguata alla realtà del mondo dei Sordi.
C'e' un rapporto con il dott. Severi, responsabile del Televideo RAI,
con il quale intrecciamo una corrispondenza al fine di dare un contributo al miglioramento
globale del servizio sottotitoli.
La collaborazione da parte della RAI in qualche modo
c'e', tuttavia manca il "salto di qualita'" richiesto
dalle persone sorde.
Ricorda che anche le persone sorde pagano il canone televisivo come
tutti, ragione per cui hanno il pieno diritto di usufruire del servizio televisivo al
cento per cento: quindi tutti i programmi devono essere sottotitolati.
Perciò con il Dott.Pirelli lavoriamo al fine contribuire al
raggiungimento di questo obiettivo e riteniamo che il Progetto VOCE sia attualmente
l'unica possibilità concreta di arrivare a questo.
Gli preme dare una richiesta più volte fatta alla RAI e sempre
puntualmente ignorata: non sovrapponete eventi sportivi in diretta che vanno in onda
all'ultimo minuto ai programmi previsti in sottotitolazione. Non sostituite
all'ultimo momento programmi previsti in sottotitolazione con altri non sottotitolati. I
programmi sottotitolati coprono solo la minima parte dei programmi accessibili alle
persone udenti, quindi i programmi sottotitolati non devono mai essere toccati, se non
altro per rispetto verso gli utenti sordi.
Noi collaboriamo con il Progetto VOCE perché e' la
dimostrazione che le persone con handicap possono e vogliono dare un contributo fattivo al
superamento del problema. Che quindi la collaborazione continui.
Ufficialmente sono considerate in circa centomila le persone sorde in
Italia (limitati ai cosiddetti "sordomuti"), in realtà sono circa 5 milioni gli
italiani con problemi uditivi di vario livello, tutti potenziali utilizzatori dei
sottotitoli di Televideo: è pertanto una realtà molto più vasta di quanto venga
comunemente considerata.
E' anche su queste basi che la RAI deve collaborare al fine di
andare incontro alle legittime aspettative di un "pubblico" vastissimo e il Progetto
VOCE è uno strumento molto adatto a favorire le pari opportunità.
Ecco perché collaboriamo al suo sviluppo.
L'ing. Pirelli a questo punto effettua una illustrazione del
funzionamento del sistema agli esponenti della RAI, illustra le attivita' del Progetto
VOCE e spiega che il CCR sta sviluppando dei prototipi sperimentali per arrivare a un
prodotto che soddisfi i requisiti richiesti dall'utenza.
Lo sviluppo del sistema viene effettuato mediante incontri con diversi
partners
(CECOEV, ALFA), FBL (che collabora allo sviluppo tecnico),
l'Università per sordi di Linz, ecc.
Diverse sono le applicazioni possibili del sistema che genera la
sottotitolazione automatica: dalla televisione alla telefonia, in campo didattico e
scolastico.
Spiega che il meccanismo di funzionamento del sistema inizia nel
momento in cui l'oratore "allena" il computer affinche' quest'ultimo
riconosca foneticamente le parole da lui pronunciate: a questo punto il computer inizia a
generare i sottotitoli.
Rileva che il progetto e' stato approvato da Bruxelles per applicazioni
sociali e come sia importante aiutare le associazioni, l'IBM e tutti quanti
collaborano al Progetto per lo sviluppo e la messa a punto del sistema.
Esiste al proposito anche un sito Internet.
Fortunato (RAI):
L'iniziativa che si vuole attivare e' la seguente:
- Verificarne l'utilizzo in diversi ambiti (televisione, scuola, agli
sportelli pubbli-
ci e privati, nel mondo del lavoro, per la comunicazione
interpersonale, eccetera)
Si deve tenere presente che le idee partono in un modo ma poi evolvono
e si modificano continuamente.
L'idea e' di presentare questa tecnologia nel prossimo incontro a
Milano a tutti coloro che sono interessati a farne uso.
A dicembre c'è stato a Chieti un incontro fra associazioni, mondo
universitario dirigenza Rai per il Teleaudio che ha dato buoni risultati. La RAI è quindi
interessata ai sistemi e alle tecnologie che consentano l'integrazione (e non il supporto)
dei non udenti e di tutti quanti potrebbero diventarlo, perché la sordità è un
autentico problema sociale.
Questa tecnologia nella scuola potrebbe evitare l'emarginazione
alle persone sorde e permettere loro di proseguire gli studi alle scuole superiori.
Ritiene sia necessario presentare il Progetto VOCE nei diversi
ambiti in cui vivono le persone sorde; purtroppo raramente esiste coincidenza di tempi fra
le autorità preposte e i disabili. E' pertanto necessario coinvolgere le istituzioni
e il mondo del lavoro insieme ai disabili, soprattutto adesso che ci sono le tecnologie
adatte.
Intanto la Commissione RAI deve continuare ad attivare i progetti, fare
attenzione a non abusare di certi programmi (partite di calcio, pubblicita', eccetera) che
minacciano di distogliere l'attenzione ai servizi e ai bisogni di una vasta utenza.
L'azienda intanto punta su trasmissioni di servizio: l'integrazione
nella societa' deve essere una cosa "normale".
Nei prossimi mesi RAITRE si dedicherà sempre più ai programmi di
servizio.
Adesso la cosa più urgente è di decidere la sede per il primo
incontro previsto.
Pirelli:
Internet mette tutti in condizioni paritarie. Provate a immaginare una
classe scolastica che usa Internet e Voice: il ragazzo sordo e' sicuramente meno
trascurato perché è messo nelle condizioni di partecipare attivamente, grazie alla
tecnologia.
Rossetti (CECOEV):
In Italia non esistono videoteche pubbliche con film sottotitolati, io
ne ho fondata una all'E.N.S. di Milano perché i sordi potessero finalmente disporre
di videocassette con i sottotitoli: quella dell'E.N.S. di Milano è perciò una
videoteca "fai da te".
A questa videoteca pervengono numerose richieste da parte di scuole di
ogni ordine e grado che hanno alunni sordi.
Pirelli:
Suggerisce alla RAI un'idea per la sottotitolazione televisiva:
usare una barra luminosa (del tipo in uso negli HiFi) in sostituzione delle scritte
descrittive (es: "suona il telefono", ecc.) per segnalare un evento acustico.
Informa che il sito internet del Progetto VOCE e' accessibile
anche ai non vedenti (quando si punta su un link ci sono le spiegazioni a voce) e
che Lernout & Hauspin (programma di riconoscimento vocale) farà parte in futuro del
pacchetto Microsoft.
Inoltre, occorre anche fare attenzione che queste tecnologie non
portino a isolare i sordi. Per esempio: se il software prevede solo il riconoscimento
vocale alcuni sordi potrebbero avere delle difficoltà perchè non hanno una buona voce.
Santarelli (RAI):
La Scuola RAI non e' una rete, ma cerca di sensibilizzare la rete e
l'azienda ultimamente si e' sensibilizzata.
Chiediamo un aiuto per organizzare il prossimo incontro.
Spiega che Scuola RAI e' nata da una verifica della legge
104/1992 (nel senso che questa sia da applicarsi anche nelle scuole) dall'apposita
Commissione Parlamentare.
A.L.F.A.:
La televisione svizzera già da tempo sottotitola il telegiornale della
sera. Anche noi lo vogliamo e spingiamo per la sottotitolazione del TG della RAI.
Suggeriscono di mettere le autorità davanti a una televisione muta,
così che si rendano conto di cosa significhi essere sordi e non poter capire il parlato
televisivo.
Però il sordo può vedere solo i programmi sottotitolati, non tutti.
Le tecnologie esistono: qual'è allora il problema?
RAI:
E' questione di volontà.
I seminari hanno anche la funzione di sensibilizzare i dirigenti,
mettendoli nelle condizioni di essere al corrente dell'esistenza di tecnologie adatte a
risolvere i problemi.
A.L.F.A.:
Che potere avete? Noi come possiamo sensibilizzare i dirigenti RAI?
RAI:
Noi possiamo organizzare degli incontri con top-manager che possono
prendere le decisioni del caso.
Pirelli:
Credo in un investimento a lungo termine per le persone sorde ma anche
per gli stranieri...insomma Voice e' un progetto che ha un valore sociale.
A.L.F.A.:
I nostri ragazzi (sordi) nella vita sono capaci di fare tutto.
In televisione i sordi passano invece per stupidi.
Mezzanotte (CECOEV):
Mi auguro che ciò che avete detto abbia un seguito.
Ricordo una nostra lettera pubblicata nella "Stanza di
Montanelli" sul Corriere della Sera in cui richiedevamo la sottotitolazione del
programma "Superquark".
Chiaramente "Superquark" era solo un pretesto per invitare i
vertici della televisione pubblica ad una maggiore attenzione verso gli utenti sordi.
Ho ricevuto, invece, una risposta seccata da parte di Televideo RAI che
noi non rispettavamo i loro sforzi nel loro lavoro di sottotitolazione!
Non era questa la risposta che ci aspettavamo dalla RAI.
Un altro problema e' che i programmi sottotitolati in almeno l'80%
sono costituiti da film e telefilm, mentre bisognerebbe insistere su altri generi di
programma (cultura, turismo, medicina, attualità, eccetera), che abbondano nel palinsesto
della RAI.
Noi collaboriamo anche con Retequattro, fornendo la consulenza per la
sottotitolazione dei programmi.
Rossetti (CECOEV):
Ci vogliono persone sorde nella dirigenza di televideo, è molto
importante.
RAI:
Nella conferenza per i non vedenti e' stato proiettato un film solo con
i rumori.
L'idea potrebbe essere ripetuta per l'incontro sui sordi con un film
muto.
Occorre passare dall'assistenzialismo all'integrazione. E'
importante cambiare mentalita'.
Maero (CECOEV):
Ho viaggiato molto per turismo e posso affermare che in molti Paesi la
sottotitolazione per i sordi è decisamente più potente che da noi.
Secondo me la RAI non deve diventare fanalino di coda della televisione
mondiale.
Rossetti (CECOEV):
In Germania da anni trasmettono programmi sottotitolati in diretta, per
esempio i gran premi di Formula 1.E in Italia cosa si fa?
Dott.ssa Santarelli (RAI):
Le prossime elezioni forse saranno sottotitolate, anche se avrebbero
dovuto esserlo già l'anno scorso.
Pirelli
Concetto di base: io credo che nella RAI non ci sia una persona
responsabile che abbia la funzione di effettuare dei controlli dalla parte dei sordi.
I sordi non vengono avvisati quando ci sono dei problemi tecnici,
mentre e' necessario assisterli anche nei momenti non sottotitolati.
La mancanza di tutto cio' e' una grossa mancanza di rispetto verso i
sordi.
Mezzanotte (CECOEV):
In Italia i film al cinema sono sempre doppiati, al contrario di quanto
avviene all'estero in cui i film sono quasi tutti sottotitolati: in questo contesto
le persone sorde si trovano quindi in condizioni paritarie rispetto agli spettatori
udenti.
La tradizione italiana del doppiaggio dei film si riflette
negativamente sulla televisione che è costretta a sottotitolarli comportando un lavoro in
più, mentre all'estero le televisioni possono proporre un gran numero di film con i
dialoghi già sottotitolati.
Espone un'esperienza significativa recentissima, per dimostrare
che il superamento dei problemi è una questione di volontà. Noi abbiamo contattato più
volte Retequattro per richiedere la sottotitolazione de "La macchina del tempo"
(vera alternativa a "Superquark"), un programma commentato in diretta da Cecchi
Paone.
Come per Superquark, ci era stato detto che il programma di Cecchi
Paone era difficile da sottotitolare perché viene approntato quasi a ridosso della sua
messa in onda. Tuttavia abbiamo voluto insistere fornendo anche la consulenza specifica
per la sottotitolazione di questo genere di programma.
Il risultato è che pochissimi giorni dopo, precisamente il 3 febbraio,
"La macchina del tempo" è andato in onda con i sottotitoli.
Si è trattata di una sperimentazione, che ha dato ottimi risultati, ma
questa è la chiara dimostrazione che, volendo, si può sottotitolare qualsiasi programma
e la RAI ne deve tenere conto.
Passando ad altro argomento, informa che il CECOEV da tempo ha dei
contatti, per la verità non facili, con Pubblicità Progresso al fine di sensibilizzare
questo ente a far sì che le sue campagne sociali siano recepibli anche alle persone
sorde, ovviamente non con la pagina 777 di Televideo, ma sovrimpressionando i messaggi
parlati. Al momento le nostre richieste non sono ancora accolte ma l'occasione è
propizia per proporre anche alla RAI di collaborare, visto che la RAI stessa è uno degli
organismi associativi di Pubblicità Progresso.
Propone quindi che la RAI contribuisca alla soluzione di questo
problema, perchè i messaggi sociali televisivi non possono ora raggiungere i sordi.
I filmati di Pubblicita' Progresso devono quindi essere
sovraimpressionati con didascalie
Pirelli:
Chiede alla Dott.ssa Santarelli se è possibile realizzare un
documentario sui problemi dei sordi, che diventi poi videocassetta. Questo perché possa
essere di riferimento per gli insegnanti di sostegno o per chiunque si trovi o si voglia
trovare di fronte al problema di comunicare con persone sorde.
Santarelli (RAI):
Suggerisce alcune idee per il prossimo incontro: un giornalista della
RAI simula per 5 minuti un telegiornale con il Voice funzionante.
Quindi: dimostrazione Voice, Telegiornale, richieste delle
Associazioni, film muto: sono idee che si possono utilizzare per la sensibilizzazione.
Pirelli:
Se si volesse coinvolgere le scuole io ho dei contatti con
l'Universita' di Padova per un incontro a Padova appunto.
Informa che il 15-17 marzo a Pavia ci sara' una presentazione del Progetto
VOCE nelle scuole interessate all'utilizzo di questo sistema e che il 25 febbraio ci
sara' la Riunione Europea dei sordi a Klagenfurt (Austria).
Dice di preferire la collaborazione con CECOEV e ALFA perche' sono
associazioni piu' dinamiche rispetto dell'ENS, che almeno fino a poco tempo fa era restio
all'utilizzo dell'informatica.
Ha incontrato alcuni esponenti di France 2 dai quali ha saputo che
hanno 8 persone che lavorano 2 ore prima per la sottotitolazione in diretta dei
telegiornali e di altri programmi.
Euronews sta tentando di mettere i sottotitoli su Internet.
La riunione termina con il reciproco impegno di ricontattarsi per
l'incontro di aprile.