Capitolo 1

 

Il PROGETTO VOICE

1.1 Premessa

Oggetto di questo capitolo è la descrizione del Progetto VOICE del Centro Comune di Ricerca (CCR), centro di ricerca della Commissione Europea. Creato per ripartire ed utilizzare investimenti necessari per portare a termine ricerche sull'energia nucleare, il CCR attualmente interviene anche in aree in cui viene ritenuto necessario un approccio a livello europeo, fornendo in tal modo un supporto neutrale ed indipendente a quella che è la politica comunitaria.

L'Unione Europea è consapevole dei problemi di anziani e disabili e si sente molto vicina ai loro bisogni e alle loro necessità. A favore dell'integrazione culturale e sociale di queste persone, l'Unione Europea affianca all'impegno di solidarietà il desiderio che i nuovi sviluppi della tecnologia e dell'informatica servano ad abolire, o perlomeno a ridurre, le barriere esistenti tra queste persone e la società; pertanto incoraggia il finanziamento di opere e progetti che proprio nell'abbattimento di tali barriere vedono il loro obiettivo: VOICE è uno di questi progetti.

1.2 Origini e sviluppo del Progetto VOICE

Un handicap come la sordità deve essere tenuto in grande considerazione in quanto, non solo coinvolge persone di ogni età, ma è anche la causa di numerosi disagi, tra i quali possiamo sicuramente annoverare la difficoltà di comunicazione.

Gli attuali mezzi di comunicazione, infatti, non sempre agevolano la situazione degli audiolesi. Attualmente, la linea telefonica serve a veicolare tre diversi tipi di comunicazione: quella telefonica, quella via fax e quella via Internet. Tecnicamente questi servizi sono accessibili a chiunque, da un punto di vista pratico però l'utenza audiolesa è costretta, suo malgrado, a ripiegare su media quali fax ed Internet vista la difficoltà, se non l'impossibilità, di sfruttare le potenzialità della comunicazione telefonica. Altri moderni mezzi di comunicazione generano nei non udenti frustrazioni dovute alla scarsa accessibilità delle informazioni o a parte di esse. Si considerino, per esempio, le trasmissioni televisive che non solo vengono ideate senza tenere in considerazione le esigenze del pubblico non udente, ma spesso, venendo trasmesse senza il supporto dato dalla sottotitolazione, escludono la fascia di utenti audiolesi.

Nell'ultimo decennio sono state impiegate grandi quantità di risorse umane e di denaro per lo sviluppo di sistemi di riconoscimento vocale. Negli ultimi tre anni in particolare, grazie anche alla disponibilità di computer con prestazioni sempre migliori, si sono compiuti progressi notevoli. Tali sistemi, dal momento della loro introduzione sul mercato informatico, sono stati pensati, e soprattutto sviluppati, come applicazioni destinate ad utenti normodotati. Infatti, è opinione ormai diffusa considerare questi software un grande aiuto per tutti coloro che, dalla segretaria al medico radiologo, devono produrre documenti o referti senza utilizzare la tastiera. Tuttavia, è possibile considerare quanto descritto in precedenza soltanto un utilizzo parziale dei sistemi di riconoscimento vocale, poiché queste nuove tecnologie potrebbero portare enormi vantaggi a tutti quei soggetti aventi esigenze particolari. Potrebbero rientrare in questa categoria non solo i non udenti, che ricordiamo costituiscono una percentuale che si aggira tra l'1% e il 5% dell'intera popolazione europea, ma anche anziani, soggetti cioè che con l'avanzare dell'età potrebbero avere problemi di udito, e gli immigrati di madre lingua straniera.

I sistemi di riconoscimento vocale utilizzati in conversazioni, conferenze e telefonate, grazie alla simultanea visualizzazione del testo sullo schermo di un personal computer, potrebbero contribuire alla riduzione del divario che separa i sordi, o più in generale coloro i quali hanno difficoltà di udito, dal mondo degli udenti. Da queste considerazioni è nata la proposta del progetto VOICE, il cui sviluppo può essere sostanzialmente diviso in due fondamentali periodi: la "Ricerca Esplorativa" e l'azione di sensibilizzazione a livello europeo "VOICE – giving a VOICE to the deaf by developping awareness of VOICE to text recognition capabilities".

La Ricerca Esplorativa, interamente finanziata dal CCR ed avviata nel gennaio del 1996, ebbe per tema centrale il riconoscimento vocale e mirò al superamento di ostacoli che impedivano l'inizio di nuove attività in questo campo di grandi potenzialità.

Grazie all'aiuto di alcune associazioni di audiolesi, fu possibile effettuare una raccolta capillare di dati ed informazioni ed identificare così determinati bisogni speciali derivanti da difficoltà incontrate dai non udenti. Contatti con società di software, centri di ricerca, università e ditte che si occupano di telecomunicazioni consentirono di avere una visione coerente delle reali possibilità e capacità dei sistemi di riconoscimento vocale. Visite ad emittenti televisive, sia statali che private, fornirono l'opportunità di studiare il servizio teletext e il sistema di sottotitolazione. Questi lavori preliminari diedero inizio a circa due anni di ricerca, conclusisi nel luglio del 1998, con la realizzazione di un prototipo sperimentale in grado di sottotitolare, in maniera automatica ed in tempo reale, attività di comunicazione quali conferenze e lezioni scolastiche.

In considerazione del fatto che la Ricerca Esplorativa aveva consentito a VOICE di riscuotere i primi importanti ed evidenti successi, all'inizio del 1997 i responsabili del progetto decisero di prendere parte ad una gara indetta a livello europeo dalla DG-XIII-TIDE. Al termine dello stesso anno la Commissione Europea DG-XIII-TIDE comunicò di voler affidare ad un consorzio coordinato dal CCR-ISIS un'azione di sensibilizzazione a livello europeo: "VOICE – giving a VOICE to the deaf by developping awareness of VOICE to text recognition capabilities". La data del 1° agosto 1998 segna l'inizio di tale progetto.

La seconda fase di sviluppo del progetto si basa sulla cooperazione tra associazioni di disabili, centri di ricerca e produttori di sistemi di riconoscimento vocale con lo scopo di identificare i bisogni degli utenti e tradurli in specifiche tecniche. La ricerca, inoltre, tende a stimolare, e quindi accrescere, l'uso di nuove tecnologie prestando particolare attenzione ai vantaggi di cui potrebbero godere gli audiolesi. Un esempio di questo orientamento è rappresentato da Internet.

A differenza della Ricerca Esplorativa, tale azione di sensibilizzazione permette di delineare una prospettiva più ampia e porre così degli obiettivi di portata europea, in quanto prende in esame non solo aspetti tecnici, ma anche politico-sociali. Più in particolare i campi in cui il progetto opera sono i seguenti:

  1. si prosegue nello sviluppo di applicazioni sperimentali basate su sistemi di riconoscimento vocale;
  2. si inizia l'operazione di sensibilizzazione organizzando o partecipando a meeting e workshop. Questi ambiti forniscono condizioni reali di lavoro utilissime per mettere alla prova il sistema sperimentale di sottotitolazione;

  1. si potenzia il sito web relativo al Progetto VOICE. Con questo strumento si pensa di dimostrare la grande utilità che Internet ha assunto sia per il reperimento di informazioni che come mezzo di comunicazione;

  1. si prendono in considerazione gli aspetti ed i differenti approcci linguistici, scegliendo ed utilizzando pacchetti di software disponibili in varie lingue europee. In particolare, il Progetto VOICE si propone, effettuando prove con oratori italiani, inglesi e tedeschi, di acquisire un'esperienza che potrà essere disponibile per future applicazioni anche in altre lingue.

 

1.3 Il sito web del Progetto VOICE

 

Il lavoro svolto presso il CCR-ISIS, che da un punto di vista temporale si colloca tra la fine della Ricerca Esplorativa e l'inizio del Progetto VOICE della DG-XIII-TIDE, è da inquadrare nell'opera di sensibilizzazione all'uso di nuove tecnologie proposta da VOICE a partire dall'agosto scorso.

L'obiettivo prefissato è quello di far comprendere ed apprezzare all'utenza, e più in particolare alle associazioni partner del progetto, le potenzialità offerte dal mondo di Internet. L'attenzione è stata concentrata, dunque, sul sito web del progetto già attivato durante la Ricerca Esplorativa. Nonostante l'impegno sia stato indirizzato verso un'unica area di sviluppo, questo non ha impedito di acquisire una visione generale e coerente dell'intero progetto. Il lavoro risulta, quindi, significativo non solo per i risultati ottenuti, ma anche per aver contribuito in maniera rilevante al passaggio dalla Ricerca Esplorativa all'azione di sensibilizzazione promossa dalla DG-XIII-TIDE.

Con l'avvio della seconda fase di sviluppo del progetto le funzioni del sito risultano parzialmente incrementate. Per conseguire, infatti, l'obiettivo precedentemente descritto si è ritenuto necessario implementare un sito web che, oltre a diffondere notizie relative al progetto, avesse caratteristiche tali da rispondere alle esigenze degli audiolesi. Questi intenti hanno spinto in primo luogo ad apportare aggiornamenti molto frequenti ai contenuti del sito ed in secondo luogo ad attivare due strumenti quali newsgroup e chat line. Tenendo presenti le caratteristiche interattive di questi elementi, le modifiche e le integrazioni apportate costantemente alla parte puramente consultativa si può, senza dubbio, affermare che il sito web del Progetto VOICE è un sito "dinamico". E' importante osservare, inoltre, che la struttura del sito è stata studiata per tentare di ridurre al minimo eventuali disagi degli utenti durante la navigazione.

Parallelamente agli aspetti appena considerati si sono affrontati problemi di carattere più generale quali l'accessibilità e la visibilità del sito.

Nel paragrafo precedente si è evidenziato come VOICE, prendendo in grande considerazione anche i punti di vista e le esigenze dei normodotati, adotti una politica che può essere definita di "design for all". Un orientamento analogo è stato seguito anche per lo sviluppo del sito web. La peculiarità dei contenuti, che indirizza il sito verso un'utenza audiolesa, non ha impedito, infatti, di studiare e successivamente applicare ai documenti HTML particolari accorgimenti che consentono l'accesso e la navigazione del sito da parte di persone con limitate funzionalità visive, motorie o cognitive. E' da sottolineare che la tipologia di utenti considerata comprende non solo coloro comunemente definiti disabili, ma anche tutti quelli che hanno un qualsiasi impedimento che può limitare lo sfruttamento delle informazioni che il World Wide Web offre. A questi problemi sono soggetti, per esempio, utenti che sono costretti ad usare una connessione lenta oppure browsers testuali.

Il problema della visibilità del sito è stato affrontato in momenti e con modalità differenti. In un primo tempo si è quantificato, sfruttando software in grado di analizzare opportuni files residenti sul server voice, il numero di utenti che accedevano al sito. Successivamente si è tentato, attraverso un'attività che potremmo definire promozionale, di incrementare i valori ottenuti in precedenza. Questa seconda fase è stata posta in essere attraverso uno studio delle caratteristiche e dei modi di operare di alcuni tra i motori di ricerca maggiormente interrogati. La finalità di tale studio era quella di comprendere in quale modo il codice HTML dei documenti potesse essere modificato per influenzare, almeno parzialmente, l'indicizzazione all'interno dei motori stessi. E' piuttosto semplice, infatti, comprendere i vantaggi che si possono ottenere, da un punto di vista di traffico, se almeno una delle pagine del sito compare nelle prime posizioni di un elenco generato da un motore di ricerca per effetto di una richiesta avanzata da un utente.

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