Capitolo
2
STRUTTURA, CARATTERISTICHE E ACCESSIBILITA'
DEL SITO WEB DEL PROGETTO VOICE
2.1 Struttura e caratteristiche del sito
Tutti coloro che si occupano della creazione
di documenti HTML e più in generale della gestione di interi siti
Web devono, una volta definiti i contenuti, avviare uno studio che porti
alla definizione di modalità di presentazione tali da rendere interessante
ed attraente la navigazione. Questo obiettivo, che può essere conseguito
sfruttando adeguatamente gli strumenti messi a disposizione dal linguaggio
HTML, in taluni casi viene raggiunto solo parzialmente. La quantità
sempre maggiore di informazioni reperibili attraverso l'uso di Internet
e, quindi, la necessità di confrontarsi con una concorrenza via
via crescente, ha avviato una tendenza in base alla quale i webmasters
sono portati ad usare in maniera indiscriminata tutte le funzionalità
del linguaggio HTML. Il risultato di questo atteggiamento
è quello di ottenere pagine Web che, pur essendo di sicuro effetto,
possono provocare all'utente disagi sia di tipo tecnico sia di tipo logico.
I primi sono identificabili con lunghi tempi di attesa per il caricamento
delle pagine mentre i secondi, che sono dovuti alla scarsa chiarezza dei
collegamenti ipertestuali, ostacolano la navigazione del sito.
In funzione di queste considerazioni si è fatta
precedere la fase di implementazione da un'attenta analisi delle condizioni
di lavoro in cui operano gli utenti cui VOICE si rivolge. Le conclusioni,
su cui si è basato l'intero lavoro di costruzione e aggiornamento
del sito, possono essere sintetizzate nei due seguenti punti:
- la maggioranza degli utenti audiolesi non dispone di mezzi hardware
propriamente performanti;
- è importante tenere presente che l'utenza che si intende raggiungere
e sensibilizzare è composta da soggetti con limitata, se non
inesistente, esperienza nel campo della navigazione in Internet.
La necessità di effettuare scelte
tali da non creare disagi agli utenti si è fatta, dunque, maggiormente
pressante. L'obiettivo da perseguire è stato definito nell'implementazione
di un sito che, pur essendo semplice tanto nella sua struttura quanto
nel codice HTML utilizzato per realizzarlo, sia accattivante
ed attraente. Si è tentato, in un certo senso, di dimostrare che,
nonostante la politica precedentemente descritta ed adottata da molti
webmasters, semplice non significa necessariamente poco gradevole ed originale.
Si è dunque cercato di far crescere il sito nella maniera più
lineare ed omogenea possibile, definendo, a partire dalla radice, una
directory per ognuno degli argomenti trattati da VOICE e ritenuti
di rilevante importanza. Questa scelta progettuale ha portato ad ottenere
un albero che, comprensivo della radice e dei suoi nodi figli, può
essere visualizzato come segue:
HOME
Obiettivi Progetti Partners Forum Links Eventi Contacts
I rami che si sviluppano a partire dai nodi/directory
figli sono stati sottoposti ad un procedimento di "crescita"
iterativo del tutto simile a quello descritto per la radice dell'albero.
In ciascuno di essi è stato definito un file home.htm nel quale
sono stati inseriti i collegamenti ipertestuali per iniziare la navigazione
in quel sottoalbero. L'aumento graduale del numero di file in alcune directory,
causato dal progressivo sviluppo del progetto, ha imposto, in taluni casi,
la creazione di nuovi nodi all'interno delle directory stesse. Un esempio
di tale approccio può essere osservato nel nodo Partners nel quale
sono state create due directory nominate rispettivamente alfa e cecoev
nelle quali sono stati inseriti tutti i documenti HTML
relativi alle due associazioni. Tenendo presente quanto detto il disegno
dell'albero può essere può essere aggiornato nel seguente
modo:
HOME
Obiettivi Progetti Partners Forum Links Eventi Contacts
Alfa Cecoev
La suddivisione logica del sito, riportata in maniera
piuttosto chiara nei precedenti grafici, è stata trasferita agli
utenti attraverso link testuali inseriti in una breve descrizione del
progetto posta nella homepage. Nonostante la validità della soluzione
utilizzata si è ritenuto che la stessa fosse insufficiente per
consentire ai visitatori di avere una visione più chiara e definita
della struttura logica del sito. E' stato aggiunto, quindi, un file contenente
una mappa del sito raggiungibile attraverso un collegamento ipertestuale
posto nella homepage.
Il tentativo di far crescere nella maniera più
omogenea ed uniforme possibile il sito e l'idea di fornire agli utenti
una mappa rappresentano, comunque, soltanto il primo passo per favorire
una facile navigazione. Si è osservato, infatti, che seguendo alcuni
link a partire dalla homepage e proseguendo a visitare i nodi più
bassi dell'albero del sito si avvertiva una situazione di disagio dovuta,
probabilmente, alla mancanza di punti di riferimento. Tale problema, percepito
non solo dagli utenti, ma anche dai gestori del sito, portava talvolta
il visitatore a smarrirsi. Quest'ultimo era dunque costretto a ripartire
nella sua navigazione oppure, ormai infastidito, ad abbandonarla.
La situazione descritta è imputabile, in primo
luogo, alle dimensioni importanti raggiunte dal sito, che conta circa
550 file, e secondariamente all'elevato numero di link che portavano a
"saltare" da un ramo all'altro dell'albero. Nel limite del possibile
si sono eliminati i collegamenti ipertestuali con tali caratteristiche
imponendo così una visita dell'albero soltanto in senso verticale.
Questo tipo di scelta ha portato, quale importante conseguenza, a rendere
standard la modalità di accesso alla maggior parte dei file presenti
nel sito. Ciascuno di essi viene raggiunto partendo dalla homepage "principale"
e visitando, con l'utilizzo dei link opportuni, il ramo dell'albero in
cui risiede il documento desiderato. Nel corso di questa operazione si
accede ad alcune homepage "secondarie" poste in nodi/directory
figli che, come detto in precedenza, sono stati opportunamente definiti
per consentire una crescita più lineare.
Tutti gli sforzi profusi per consentire
anche agli utenti più inesperti una facile visione del sito sono
sfociati nella definizione di un template. Questo non è
altro che una pagina HTML nella quale sono state applicate
le regole di presentazione ritenute valide per ciascun file del sito e
che quindi deve essere considerata quale base di partenza per ogni successivo
caricamento di pagina. Si è pensato di riportare, nella parte finale
di ciascun documento, dei link che diano all'utente la
possibilità di risalire alla homepage "principale"
oppure ad uno o più livelli intermedi.
Il collegamento ipertestuale che consente di ritornare
alla homepage "principale" è stato adottato anche per
favorire il compito di tutti coloro che raggiungono una pagina del sito,
in maniera casuale oppure volutamente, sfruttando i motori di ricerca.
Spesso capita, infatti, accedendo a documenti particolarmente interessanti,
di voler visitare anche la homepage del sito relativo. Tale operazione
risulta tuttavia difficoltosa. L'assenza del link necessario, infatti,
impone all'utente di risalire l'albero virtuale del sito che interessa,
apportando modifiche all'indirizzo mostrato dal browser. A causa di queste
complicazioni talvolta non si riesce a conseguire il risultato sperato.
…
…
Si osservi che il template è completato
da due immagini che si trovano rispettivamente nella parte superiore e
nella parte inferiore del documento e da un testo che indica la data dell'ultimo
aggiornamento e consente di accedere ad una pagina nella quale sono indicati
indirizzi utili per contattare tutti i responsabili del progetto. All'immagine
che si trova nella parte superiore della pagina è stato associato
un link al sito Web del CCR, mentre quella che è posizionata al
termine della stessa rappresenta un puntatore al sito www.cast.org/bobby.
Tale sito fornisce un sistema automatico in grado di verificare il livello
di accessibilità dei documenti HTML. Maggiori
dettagli ed informazioni in proposito verranno fornite nei paragrafi successivi.
Tutti gli elementi descritti in precedenza, unitamente al contenuto testuale
del documento HTML, sono inseriti in una tabella di
600 pixel di larghezza. In questo modo si riesce ad ottenere un controllo
maggiore sul layout di pagina limitando al minimo l'uso delle barre di
scorrimento. Tale soluzione risulta particolarmente utile per tutti gli
utenti che dispongono di monitor di dimensioni ridotte.
2.2 Newsgroup e Chat-Line
Una volta definita la struttura del sito con le modalità
precedentemente descritte, il lavoro di sviluppo è stato concentrato
sull'attivazione di due strumenti dalle caratteristiche interattive quali
chat-line e newsgroup.
Mentre la prima è stata resa operativa con lo
scopo di fornire un ulteriore supporto per gli end-users non udenti, il
newsgroup è stato creato per soddisfare l'esigenza dei responsabili
e dei partners del progetto di avere a disposizione un supporto utile
all'azione di sensibilizzazione e divulgazione proposta da VOICE.
Grazie al newsgroup, infatti, tutti coloro che sono interessati
ad un particolare campo di azione in cui opera il progetto hanno la possibilità
di scambiarsi informazioni con una certa rapidità. Il vantaggio
che questo strumento ha rispetto a media quali fax e posta elettronica
è quello di eliminare in maniera vantaggiosa la comunicazione unidirezionale
e privata. L'utente risulta essere, in questo modo, indipendente e libero,
non solo di consultare il newsgroup, ma anche, fornendo informazioni accessibili
a tutti, di prestare un servizio utile a chi, successivamente, sarà
interessato alle informazioni stesse. Il fatto che questo tipo di comunicazione
avvenga in modo pubblico e dinamico evita che siano i gestori del sito
VOICE a fornire la medesima informazione nella parte consultativa
e statica attraverso continui aggiornamenti ed integrazioni.
Occorre osservare che, per rispondere a precise esigenze
politico-amministrative, sia la chat-line sia il newsgroup sono stati
attivati su server differenti rispetto a quello su cui è stato
implementato il sito VOICE. Generalmente, infatti, tutti i siti
Web dei gruppi di lavoro che compongono le diverse unità del CCR
dovrebbero essere collocate su di un unico server e rispondere alle stesse
caratteristiche per quanto riguarda struttura e modalità di presentazione.
Tuttavia, per effetto delle particolari esigenze di accessibilità
richieste dal sito VOICE, è stata concessa, ai responsabili
del progetto, la possibilità di disporre di un server indipendente.
Il fatto che newsgroup e chat-line non si trovino sullo
stesso server di VOICE non significa che l'intera gestione di questi
strumenti sia demandata ad altri. I gestori del sito hanno, infatti, la
possibilità, sfruttando un modello client-server, di accedere al
newsgroup ed eliminare messaggi ritenuti non idonei o troppo datati.
2.3 Accessibilità del Sito VOICE
In questo paragrafo si analizzano, in primo
luogo, i problemi di accessibilità da parte di utenti con limitazioni
funzionali causati dall'impiego delle varie funzionalità offerte
dal linguaggio HTML e, secondariamente, si forniscono
descrizioni delle tecniche adottabili per superare tali difficoltà.
Alcune di esse verranno presentate sfruttando esempi tratti direttamente
dal sito VOICE.
Quando si parla di rendere accessibile
il World Wide Web (WWW) anche ad utenti con disabilità
occorre tenere presente che il problema può essere affrontato in
tre diverse fasi, corrispondenti ai tre componenti basilari del sistema
di accesso al mondo WWW:
- il sorgente HTML;
- il collegamento;
- il browser.
Tutte e tre queste componenti sono importanti,
e molti problemi di accessibilità si possono affrontare in più
di una di queste fasi. Questo paragrafo è focalizzato soprattutto
sulla prima di esse, in quanto cerca di fornire suggerimenti da tenere
presenti al momento in cui le pagine HTML vengono
scritte.
Verranno prese in considerazione le specifiche
del linguaggio HTML versione 3.0 assieme ad alcune
delle estensioni proposte e maggiormente usate dagli sviluppatori.
Attualmente, alcune delle caratteristiche
del WWW non sono sfruttabili da disabili che usino
uno qualsiasi dei browsers WWW oggi disponibili. I
non vedenti, ad esempio, non possono usufruire della possibilità
di integrare i testi con le immagini oppure, gli audiolesi non possono
ascoltare i suoni eventualmente inseriti nella pagina. Inoltre, molti
formati non supportano correntemente funzionalità di tipo annotazioni
vocali o testuali che offrono descrizioni alternative di oggetti non direttamente
usufruibili da parte di disabili (ad esempio trascrizioni letterali di
suoni).
Il risultato di tutto ciò è
che chi vuole scrivere delle pagine HTML accessibili
anche a persone con disabilità deve, o evitare di usare le funzionalità
non usufruibili da tutti, oppure mettere a disposizione dell'utente dei
metodi alternativi per poter ottenere le informazioni direttamente accessibili
dagli utenti normodotati.
Una soluzione valida sarebbe quella di
integrare direttamente nei browsers meccanismi che permettano accessi
alternativi alle pagine HTML, ma allo stato attuale
solo alcuni di tali meccanismi sono stati realizzati dagli sviluppatori
dei maggiori browsers disponibili. Questa proposta si presenta, quindi,
solo come prospettiva futura: al momento coloro i quali vogliono rendere
disponibili le proprie pagine per la lettura anche da parte di utenti
disabili sono necessariamente obbligati ad inserire nei propri documenti
delle informazioni supplementari e seguire i suggerimenti specificati
nel seguito del capitolo.
I tipi di problemi di accessibilità
ai documenti HTML possono essere suddivisi nelle categorie
seguenti:
- links e colori;
- tabelle;
- elementi grafici "in line";
- mappa grafica;
- elementi grafici che richiedono l'uso di programmi esterni di visualizzazione;
- altri costrutti speciali.
2.3.1 Links e Colori
Quando in un file HTML
si utilizza un link ipertestuale, indipendentemente dal fatto che rappresenti
un anchor ad un documento locale oppure remoto, è necessario tenere
presente due problemi:
- il testo a cui è associato un hyperlink deve essere esauriente
ed avere significato quando letto al di fuori del contesto in cui si
trova. Questa necessità è dettata dalle peculiarità
degli screen readers che visualizzano riga per riga la pagina di testo
e quindi un link del tipo:
Maggiori informazioni
sull'articolo riportato di seguito
risulta essere troppo generico
e quindi di scarsa utilità per un utente dotato di screen reader,
perché non è in grado di vedere ancora cosa è presente
al di sotto della stringa di testo e non può decidere se è
oppure no interessato ad avere maggiori informazioni;
- occorre evitare che il browser produca due anchors affiancati, al
fine di evitare equivoci oppure false interpretazioni nello screen reader,
che tenderebbe a leggerlo come un unico link. Per questo inconveniente
sarebbe opportuno separare i due anchors tramite una barra verticale:
<A HREF=". . . 1 . .
. ">Link 1</A> | <A HREF=". . . 2 . . . ">Link 2</A>
Un ulteriore problema riguarda l'evidenziamento dei
links. Questi ultimi, oltre ad essere indicati con un colore differente
rispetto al resto del testo, sono, di norma, anche sottolineati. La sottolineatura
è resa possibile dall'attivazione, da parte dell'utente, di una
opportuna un'opzione dei browsers. Dal momento che anche un utente che
utilizza uno screen reader attiva implicitamente tale comando è
consigliabile, per eliminare ambiguità ed incomprensioni, evitare,
al momento della stesura dei testi, di scrivere parole oppure intere frasi
sottolineate.
Dal momento che l'obiettivo primario è garantire
la leggibilità al maggior numero di utenti, un momento importante
dell'implementazione di un sito risulta essere la scelta dei colori, sia
del test che dei links, e del background. Per quanto riguarda il sito
VOICE occorre ricordare che per i links ed il testo si sono seguite
le indicazioni riportate in precedenza, mentre si è optato per
un background interamente bianco. Queste scelte sono state fatte per ottenere
il massimo contrasto tra testo e sfondo eliminando così problemi
di visualizzazione, e quindi di lettura, a soggetti ipovedenti oppure
ad utenti che utilizzano ancora schermi in bianco e nero.
2.3.2 Tabelle
L'uso di tabelle può migliorare la presentazione
di determinate informazioni. Quando si accede ad una pagina con tabelle
a più colonne utilizzando un browser testuale supportato da uno
screen reader, quest'ultimo legge una riga alla volta senza riuscire a
discriminare le parole appartenenti a quella che, visivamente, viene percepita
come una colonna.
Le soluzioni per questo tipo di problemi
impongono che la struttura della pagina debba restare semplice. Le tabelle
possono comunque essere utilizzate, ma a condizione che non producano
un layout di pagina contenente testo visualizzato su più righe
in colonne adiacenti. La quasi totalità delle pagine presenti nel
sito di VOICE può essere considerata come un esempio dell'uso
"corretto" delle tabelle. Come già ricordato nel precedente
paragrafo occorre osservare che tutti gli elementi presenti all'interno
di un documento HTML sono racchiusi da una tabella
ad una sola colonna.
Nel caso in cui non si voglia strutturare l'informazione
della pagina in modo tale da evitare una presentazione su più colonne
bisognerebbe allora prevedere una pagina alternativa senza tabelle.
Una soluzione proposta per il futuro comporta
un ampliamento delle caratteristiche delle tabelle in cui ad ogni cella
vengano associati degli indici di riga e di colonna che possano, in qualche
modo, essere utilizzati dagli screen readers per organizzare la lettura
della pagina. Purtroppo, al fatto che questi ampliamenti del HTML
non sono stati ancora accettati, si deve aggiungere che gli attuali screen
readers non sono al momento in grado di interpretare tale informazione
aggiuntiva.
2.3.3 Elementi grafici "in-line"
Per elementi grafici "in-line"
si intendono figure che vengono visualizzate dai browsers all'interno
della pagina assieme al testo.
Come si può facilmente verificare di persona, l'inserimento
di immagini all'interno delle proprie pagine le rende molto più belle,
più amichevoli e quindi anche più attraenti di altre puramente testuali.
Il problema fondamentale che l'introduzione di elementi
grafici "in-line" comporta è la loro inaccessibilità
da parte di utenti non vedenti o con difficoltà visive. Anche utenti
normodotati possono risultare tagliati fuori dall'accesso alle informazioni
presenti in pagine che facciano uso di elementi grafici, in quanto le
immagini sono tipicamente molto pesanti e lunghe da trasferire in caso
di connessioni di rete non particolarmente veloci.
Le soluzioni a questi problemi risiedono
in parte nei browsers e in parte in modifiche nel sorgente HTML.
Per quanto riguarda il browser, esso dovrebbe fornire
l'opportunità di scegliere tra una visualizzazione solo testuale
o anche grafica. Nel caso di connessioni particolarmente lente, l'opzione
di caricare la sola componente testuale di una pagina per poi, eventualmente,
caricarne anche le figure, se l'utente è interessato, può
ridurre drasticamente i tempi di accesso.
Praticamente tutti i browsers utilizzati
attualmente forniscono questa opportunità, che però può
essere sfruttata al meglio solamente se chi ha scritto le pagine HTML
ha utilizzato l'opzione ALT del tag <IMG>.
Il significato di tale opzione è quello di fornire un testo da
sostituire all'immagine specificata nel caso questa non debba, oppure
non possa, essere visualizzata. Un esempio tratto dalla homepage del sito
VOICE è il seguente:
<HTML>
<HEAD>
…
</HEAD>
…
<P ALIGN="left">
<IMG SRC="images/cee_flag.gif" ALT="[The CEE Flag: 12 yellow stars
on blue backgroud]" ALIGN="center">
In questo semplice esempio, un browser,
in cui sia stato abilitato il caricamento delle figure, provvederà
a prelevare la figura "cee_flag.gif" all'indirizzo specificato
e la visualizzerà nella pagina. Nel caso il caricamento delle figure
sia disabilitato, la descrizione alternativa indicata dall'opzione ALT
verrà utilizzata per visualizzare la scritta "[The CEE
Flag: 12 yellow stars on blue background]". Questo approccio funziona
bene anche se l'utente utilizza un browser testuale, come Lynx, che non
è in grado di visualizzare gli elementi grafici delle pagine.
Per quanto riguarda l'accessibilità
di pagine per utenti non vedenti o con difficoltà visive, è
ovvio che le funzionalità grafiche non possono essere sfruttate
da queste categorie di utenti. Essi possono utilizzare però browsers
testuali abbinati ad appositi programmi di lettura dello schermo (screen
reader) che, mediante un sintetizzatore vocale, consentono di udire ciò
che è presente sullo schermo sotto forma di testo. L'utilizzo dell'opzione
ALT del tag <IMG> renderebbe
quindi intelleggibili la maggior parte delle pagine contenenti parti grafiche
anche da parte di utenti non vedenti.
Una soluzione complementare alla precedente
si può applicare nel caso di immagini che fanno parte di un link.
Oltre all'inserimento dell'opzione ALT del tag <IMG>,
può essere utile aggiungere un link di tipo testuale accanto a
quello di tipo immagine.
<HTML>
<HEAD>
…
</HEAD>
…
<P ALIGN="center">
<A HREF="home_de.htm"><IMG SRC="images/de.gif" ALT="German
flag">Deutsche Version</a>
…
Nel precedente esempio le informazioni associate
all'immagine de.gif coincidono con quelle associate alla scritta Deutsche
Version e forniscono non solo un'informazione più chiara su ciò
che il collegamento associato al disegno della bandiera rappresenta, ma
per coloro che non sono in grado di vedere costituisce l'unica informazione
dalla parte di documento in questione.
La struttura del codice HTML
consigliata per questi casi risulta quindi:
…
…
<A HREF="http://www.host.name/path/filename.html">
<IMG SRC="/path/filename.gif" ALT="testo di descrizione
della figura">
testo usato come anchor in aggiunta alla figura</A>
…
…
In alcuni casi sia l'utilizzo dell'opzione
ALT sia l'aggiunta di un link testuale non sono sufficienti:
a volte le immagini vengono sfruttate utilizzando un layout della pagina
tale per cui la semplice aggiunta, o sostituzione, di testo alle figure
produce una pagina confusa e poco comprensibile. In questo caso, la soluzione
alternativa sarebbe quella di creare due versioni di ogni pagina: una
di tipo puramente testuale ed una grafica. Naturalmente questo approccio
conduce ad una duplicazione delle informazioni con conseguenti problemi
di coerenza tra le due versioni e il raddoppio dello sforzo nel momento
in cui c'è bisogno di modificare l'informazione contenuta nella
pagina stessa. Questo problema risulta di portata inferiore nel caso in
cui le pagine vengano generate automaticamente tramite l'accesso ad un
Data Base sfruttando un programma che, appositamente costruito, preveda
le due modalità di generazione delle pagine. L'approccio descritto
comporta, quale ulteriore inconveniente, un sovraccarico di lavoro a volte
inaccettabile per il server, il quale deve mandare in esecuzione il programma
ogni volta che si verifica un accesso alle pagine.
Un ultimo approccio, usato anche nella homepage di VOICE,
può essere consigliato nel caso in cui si disponga di immagini
particolarmente complesse o che abbiano un significato particolare all'interno
della pagina. Si può inserire un link ad una pagina contenente
una descrizione dettagliata della figura stessa. Il link sarà individuato
da una lettera "D" maiuscola e sistemato accanto, oppure sotto,
alla figura.
2.3.4 Mappa grafica o imagemap
Le mappe grafiche rappresentano una metodologia
in cui una singola immagine raggruppa un insieme di link a documenti diversi:
l'utente potrà accedere alle diverse pagine attivando un collegamento
ipertestuale su una parte dell'immagine piuttosto che su un'altra. Esempi
dell'uso di questo tag posso essere osservati ai seguenti indirizzi:
- l'immagine posta nella parte alta della home page della Lernout &
Hauspie (www.lhs.com);
- il menù della homepage di Yahoo Italia (www.yahoo.it);
- la mappa del sito Rai (www.rai.it).
Problemi e disagi differenti si devono affrontare nel
caso in cui si utilizzino imagemaps lato server oppure imagemaps
lato client. L'uso di imagemaps lato server è in netto contrasto
con una convenzione universalmente accettata sul comportamento del software
che gestisce l'interfaccia utente: l'utente deve sempre poter dedurre
che cosa una sua azione produce. Nel caso di imagemap lato server il browser
potrà, al massimo, visualizzare le coordinate della posizione del
mouse senza dare nessuna informazione aggiuntiva sull'azione che verrà
prodotta premendo il pulsante del mouse in quel punto. Le imagemaps lato
client, invece, sono delle mappe grafiche a cui possono essere aggiunte
le informazioni riguardanti la composizione delle aree a cui è
associato ciascun documento. Queste informazioni, trasferite al browser,
possono essere utilizzate per informare l'utente riguardo quale documento
in quel momento il mouse sta puntando all'interno della mappa. Il lato
negativo di questo approccio è che le imagemaps lato client sono
mal supportate soprattutto dai vecchi browsers. Facendo riferimento ai
due browsers maggiormente utilizzati si ricorda, infatti, che solo a partire
dalla versione 2.0 di Netscape e da quella 3.0 di Microsoft Explorer è
possibile utilizzare senza difficoltà le imagemaps lato client.
Gli svantaggi dell'uso di mappe non si hanno
solamente quando si tratta di considerare l'accessibilità alle
pagine WWW da parte di utenti con disabilità.
Solitamente, infatti, le imagemaps hanno una dimensione considerevole
e, se non si dispone di una connessione particolarmente veloce, spesso
si rischia che l'utente si stanchi di attendere il caricamento dell'immagine.
I problemi generati da questo tag nel caso di disabili sono
ancora maggiori rispetto a quelli dovuti alle semplici immagini. Un utente non
vedente non ha, ovviamente, la possibilità di spostarsi sull'immagine con
il mouse e, allo stesso modo, un utente con problemi di coordinazione motoria
può incontrare difficoltà nello spostare il mouse esattamente sul
punto in cui una particolare immagine è associata al documento desiderato.
Si sono descritti i problemi di accessibilità che insorgono
con l'utilizzo di mappe grafiche e come le imagemaps lato client, essendo dotate
di informazioni aggiuntive, siano da preferire a quelle lato server. Si esporranno
di seguito alcuni accorgimenti, che adottati unitamente alle mappe grafiche, possono
favorire il superamento di tali difficoltà.
Un possibile approccio è quello di inserire accanto
alla mappa un collegamento ipertestuale ad una pagina che descrive la figura e
contiene i link ai documenti normalmente accessibili tramite la mappa stessa.
Questa tecnica, pur essendo estremamente facile da realizzare, rischia di isolare
la nuova pagina da quella in cui è inserita la imagemap. Oltre alla descrizione
dell'immagine e ai link opportuni è consigliabile inserire al termine della
pagina anche un ulteriore collegamento che consenta il ritorno al documento grafico
originale.
Un'ulteriore possibilità è quella di aggiungere
alla pagina una parte testuale contenente i link ai documenti accessibili tramite
la imagemap. Questa soluzione, pur essendo sufficiente per risolvere i principali
problemi, può portare, per contro, a generare una pagina troppo confusa.
Un'ultima tecnica consiste nel ricorso ad una pagina
testuale alternativa a quella che comprende la mappa: in questo caso il
layout della pagina testuale può essere rivisto in modo da rendere
le informazioni presentate dalla imagemap più comprensibili rispetto
all'approccio precedente. I lati negativi di questa soluzione, così
come ricordato nel paragrafo precedente a proposito delle immagini "in-line",
sono relativi alla gestione in parallelo di due pagine contenti sostanzialmente
la stessa informazione.
2.3.5 Elementi grafici che richiedono l'uso di programmi esterni
In taluni casi, nelle pagine HTML
sono presenti elementi grafici non visualizzabili direttamente dal browser
e che vengono mostrati tramite programmi esterni.
Il problema principale di questi elementi,
così come per le già citate immagini "in-line",
è l'inaccessibilità da parte di persone non vedenti. Le
soluzioni disponibili sono sostanzialmente due ed entrambe comportano
la realizzazione di un documento HTML di descrizione
per ogni immagine facente parte della categoria citata .
La prima soluzione prevede la scrittura di una pagina puramente
testuale da affiancare a quella originaria. In quest'ultima, al posto dei link
che comportano il caricamento e la visualizzazione delle immagini mediante un
programma esterno, dovrebbero essere inseriti i collegamenti alle relative pagine
di descrizione.
La seconda prevede l'inserimento nella pagina in questione
di un link alla pagina di descrizione della figura, preferibilmente usando
la lettera maiuscola "D", come già detto a proposito
delle immagini "in-line" descritte nel paragrafo precedente.
Questo secondo approccio sembra preferibile in quanto spesso gli utenti
scelgono di vedere la versione solo testuale di una pagina per questioni
di tempo di caricamento, ma vorrebbero, in taluni casi, vedere anche le
immagini. Inoltre anche utenti non vedenti possono voler caricare delle
figure per mostrarle a qualcuno oppure per farsele descrivere nei dettagli
da persone vedenti. Utilizzando questa seconda soluzione queste richieste
possono essere evase più facilmente.
2.3.6 Costrutti speciali
L'HTML è un linguaggio
in continua evoluzione e periodicamente nuovi costrutti vengono introdotti
per aumentare e rendere più flessibili le possibilità di
scrivere le proprie pagine. Spesso chi introduce tali costrutti non tiene
conto del fatto che questi potrebbero limitare pesantemente l'accesso
ai documenti HTML per certe categorie di utenti. In
particolare, in questo paragrafo verranno suggerite metodologie per superare,
almeno parzialmente, i problemi di accessibilità provocati dall'uso
dei suddetti costrutti speciali.
- Sequenze Sonore: un metodo alternativo e complementare
di fornire informazioni in una pagina WWW è
quella di includere delle sequenze sonore. I problemi che questo tipo
di informazioni presentano, sono dovuti al fatto che una persona non
udente non può ovviamente avere accesso al sonoro. Non tutti
i personal computer utilizzati per accedere alla pagina possono disporre
di tutto l'hardware e il software necessari per poter riprodurre le
sequenze audio. Le soluzioni proponibili sono del tutto simili a quelle
indicate per gli elementi grafici da visualizzare con programmi esterni.
- Sequenze Filmate: il filmato è un mezzo
per fornire informazione scarsamente utilizzato nei documenti HTML.
Sostanzialmente l'unico modo di rendere accessibili a persone disabili
le informazioni contenute in un filmato è quello di incorporare
informazioni aggiuntive sincronizzate ai dati che formano il filmato
stesso. Si devono fornire rappresentazioni alternative dei due diversi
tipi di informazioni presenti in un filmato: per quanto riguarda l'audio
si potrebbero introdurre rappresentazioni testuali del contenuto sonoro;
per quanto riguarda il video si potrebbe utilizzare una tecnica, detta
del Descriptive Video, che prevede l'utilizzo di un narratore addizionale
che descrive cosa sta avvenendo in quel momento nel video senza ovviamente
disturbare l'informazione sonora già presente nel filmato.
- Moduli da compilare: il tag FORM
consente di creare pagine in cui all'utente viene data la possibilità
di compilare on-line dei formulari con dei dati che tipicamente saranno
poi spediti ed analizzati da un programma presso il server. Il problema
principale è dovuto al fatto che non tutti gli elementi che possono
far parte di un FORM sono riconosciuti ed interpretati
dai browsers testuali e dagli screen readers utilizzati dai soggetti
non vedenti. La soluzione parziale che si può proporre al momento
attuale, e valida fino a quando screen readers e browsers testuali utilizzati
dai non vedenti saranno in grado di interpretare correttamente questo
costrutto, è quella di fornire all'utente un modo per poter ricevere
la richiesta di informazioni sotto forma di messaggio di posta elettronica.
L'utente provvederà poi a compilare la richiesta che rinvierà
al mittente. Ovviamente dovrà essere creata tutta la struttura
di programmi in grado di inviare, ricevere ed interpretare i dati con
questa nuova modalità di scambio di informazioni. E' inoltre
chiaro che con questo metodo non si potrà più ottenere
un funzionamento in tempo reale della funzionalità realizzata
da certe pagine basate su FORM.
- Frames: anche per i frames vale la stessa chiave di lettura
delle tabelle. Il rischio di avere su una stessa riga dello screen reader
testi relativi a contesti distinti ne sconsiglia l'uso, con l'aggravante
che nel caso dei frames diventa elemento di disturbo anche la barra
di scorrimento verticale che può comparire a margine della finestra.
L'unica soluzione applicabile è quella di creare una pagina alternativa
di solo testo, oppure con un layout semplice e non facente uso di costrutti
speciali.
- Formati HTML non standard:
per documenti in formati diversi dall'HTML, come
ad esempio PDF (acrobat reader), PS
(postscript), WORD (word per windows) sono previsti
dei viewer esterni, come avviene per le immagini, ma mentre per una
immagine è possibile utilizzare un "D-tag" che la descrive,
per un documento, che può contenere un insieme di testo, grafici,
immagini e suoni, la cosa diventa improponibile. Di conseguenza se è
possibile rendere in formato HTML oppure ASCII
il contenuto del documento non standard allora si può ricorrere
ad una pagina alternativa che lo descriva, in caso contrario occorre
evitare l'uso di questi formati.
2.4 Sistemi per la valutazione dell'accessibilità del sito
Nonostante l'intera implementazione del sito sia stata
effettuata tenendo in considerazione le regole di accessibilità
enunciate nei paragrafi precedenti si è ritenuto necessario ricercare
dei sistemi e delle metodologie che fossero in grado di fornire una valutazione
del lavoro svolto. Si sono seguiti in proposito due orientamenti che possono
essere considerati tanto alternativi quanto complementari: il test di
accessibilità Bobby, ed il test di autovalutazione.
Bobby è un programma
grafico disponibile in rete realizzato dal CAST che aiuta tutti coloro
i quali sviluppano siti web a realizzare pagine accessibili al maggior
numero di utenti. Utilizzare questo sistema completamente automatico è
piuttosto semplice. Una volta raggiunto il sito di Bobby e dopo aver compilato
le opportune forms con l'indirizzo della pagina che si intende far analizzare
è sufficiente richiedere l'esecuzione del programma. Durante la
fase di runtime Bobby effettua due tipi di test: con il primo si propone
di determinare in che modo la pagina esaminata può provocare problemi
di accesso ad utenti con disabilità, mentre con il secondo intende
prevenire problemi di incompatibilità tra il codice HTML
ed i browsers maggiormente utilizzati. A questo proposito è importante
ricordare che il browser con il quale valutare l'eventuale incompatibilità
è un parametro che deve essere scelto dall'utente prima di mandare
in esecuzione Bobby. Indipendentemente dal test che viene effettuato questo
programma risulta particolarmente utile al web designer poiché
evidenzia le parti di codice che sono ritenute responsabili dei problemi
di accessibilità e di incompatibilità. Nell'ipotesi in cui
la pagina esaminata superi brillantemente entrambe le prove, Bobby rilascia
all'utente il permesso di inserire nella pagina stessa l'immagine riportante
la dicitura: "Bobby Approved". Si riportano negli allegati,
a titolo d'esempio, alcune prove effettuate sottoponendo al sistema la
homepage del sito VOICE ed il file in cui è stata inserita
la mappa del sito stesso. Con tali esempi, in particolare, si intende
mostrare diversi risultati generati da Bobby a fronte dell'analisi di
due pagine: la prima completamente accessibile, la seconda con alcuni
problemi.
Un altro strumento, ugualmente utile ai
webmasters per valutare l'accessibilità del loro sito, è
il test di autovalutazione prodotto dalla DMD.
A ciascuna delle domande proposte dal questionario gli sviluppatori devono
rispondere assegnando un punteggio a seconda della modalità con
cui le loro pagine rispondono alle indicazioni fornite. I punteggi parziali
così stabiliti contribuiscono a definire un quoziente complessivo
misurato in centesimi che, unitamente ad una tabella relativa all'accessibilità
delle pagine, viene fornito al termine della prova. Il vantaggio che questo
approccio, pur essendo estremamente soggettivo, presenta rispetto all'uso
del sistema automatico Bobby è rappresentato dal coinvolgimento
in prima persona degli sviluppatori i quali sono incoraggiati attivamente
ad adottare tecniche accessibili per tutte le loro pagine web. Il test
di autovalutaizione è riportato integralmente negli allegati.
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