IL LAGO MAGGIORE:
Siamo
nella Scuola Elementare di Lesa, una cittadina di circa 2000 abitanti,
situata sulle rive del Lago Maggiore in provincia di Novara (Italia).
Una
delle attività più importanti della nostra zona è
il turismo.
La
presenza di molti laghi tra cui il più grande è il
lago Maggiore (secondo lago d'Italia per capienza), il clima mite,
che permette lo sviluppo di una flora rigogliosa e la presenza di
strutture alberghiere e ville prestigiose favoriscono sia le attività
turistiche che tutte quelle attività secondarie collegate
al turismo che impiegano molti lavoratori anche stagionali.
Pertanto
molte famiglie si spostano seguendo i ritmi lavorativi e in conseguenza
arrivano nelle scuole alunni di molte nazionalità.
Anche
in questa scuola tra gli alunni sono inseriti bambini con bisogni
speciali perché hanno particolari problematiche.
La
scuola Elementare di Lesa:
Nella
nostra scuola ci sono circa 120 alunni, quindi è una scuola
di medie dimensioni;
ci
sono delle aule abbastanza grandi, un largo corridoio, un'aula dove
si possono svolgere attività varie (disegno, musica, teatro
ecc.) un'aula per la lingua straniera, e un'aula per il laboratorio
di informatica dove al momento ci sono due computer, una stampante,
uno scanner, una televisione, un videoregistratore ed altre attrezzature
per discipline specifiche (piccoli strumenti musicali, materiale
per esperimenti scientifici, ecc.) una palestra usata insieme alla
scuola media che occupa il piano terra dell'edificio.
Nella
nostra scuola ci sono sei classi e nove insegnanti più un'insegnante
specialista di lingua straniera; quindi ogni due classi ci sono
tre insegnanti titolari.
Sono
l'insegnante di lingua straniera (francese), contitolare nelle classi
a partire dalla seconda,e vorrei raccontare un esempio delle situazioni
di cui sopra, parlando di uno tra gli alunni con queste problematiche.
RACCONTO DELL'ESPERIENZA
Nella
classe 1° i genitori avevano iscritto un bambino con molta difficoltà
di apprendimento; in particolare l'apprendimento della lettura e
della scrittura risultava molto lento perché il bambino non
identificava il giusto suono alle lettere, non riuscendo in questo
modo né a scrivere né a leggere. Le insegnanti hanno
tentato attraverso una programmazione individualizzata di seguire
il ritmo di apprendimento dell'alunno, perché si sono accorte
che tentando di accelerare i procedimenti,l'alunno si chiudeva in
sé stesso e non era possibile proseguire il lavoro.
La
famiglia non poteva offrire al bambino particolari opportunità
e si dimostrava in parte diffidente rispetto al giudizio delle insegnanti.
Alla
fine della classe 1° sono stati riconosciuti i suoi problemi dall'equipe
medica che lo ha seguito tutto l'anno scolastico, i genitori, messi
sempre al corrente della situazione del loro figlio si sono dichiarati
d'accordo,ed è stato così possibile affiancargli una
insegnante che lo aiutasse a migliorare le sue capacità;
naturalmente
le insegnanti hanno sempre predisposto una programmazione individualizzata
adattandola alle sue possibilità.
Quando
questo alunno è arrivato in classe 3° si dovette affrontare
il problema della lingua straniera; le insegnanti hanno studiato
un sistema di approccio graduale, e dopo poco tempo l'alunno ha
dimostrato un grande interesse per questa nuova disciplina che gli
offriva l'opportunità di ampliare le sue conoscenze aprendo
una finestra a nuovi mondi.
Si
avvertiva però che questo alunno viveva l'ambiento scolastico
con disagio nei confronti dei suoi compagni .
Avrebbe
voluto essere alla loro altezza soprattutto nell'apprendimento della
lingua straniera, dove bastava usare un po' di intuito, associando
le parole alle immagini, per capire le varie situazioni e quindi
memorizzare i vocaboli.
Nella
classe 4° l'alunno dimostra di avere acquisito molte capacità,
non è ancora autonomo nella lettura e nella scrittura, ma
rivela impegno e buona volontà, le insegnanti decidono allora
di sperimentare il programma Voice per la lingua straniera.
Il
programma di sottotitolazione consente di proiettare immagini sottotitolandole
con parole o frasi dettate dall'insegnante.
Dato
che il bambino ha sempre manifestato molta memoria visiva le insegnanti
hanno pensato che il programma poteva essere usato per potenziare
le conoscenze di questo alunno mettendolo in grado di seguire e
capire le lezioni di lingua 2 come gli altri alunni, valutandosi
positivamente e sentendosi pienamente accettato .
Dapprima
sono state usate delle immagini associate ad una parola es: immagine-di-farfalla=parola-papillon,
la parola detta dall'insegnante e ripetuta dal bambino veniva più
facilmente memorizzata perché associata all'immagine.
Quando
si chiedeva all'alunno come si dice e come si scrive farfalla, nella
sua mente si avviava un processo di richiamo delle due immagini,
quella figurata e quella scritta, che gli permettevano di rispondere
esattamente alla domanda.
Poi,
gradualmente sono state inserite piccole frasi, quindi descrizioni
molto sintetiche di paesaggi, piccoli dialoghi, sempre associate
ad immagini.
L'alunno
ha finito di frequentare la classe 4°, a settembre lo aspetta l'ultimo
anno delle scuole elementari.
Considerando
il suo percorso si può dire che è stato tutto in salita,
alla conquista di traguardi insperati, che sono stati raggiunti
grazie alla sua volontà stimolata dalle insegnanti che hanno
studiato e ricercato tutti i mezzi per poterlo fare.
I risultati
raggiunti dal bambino hanno incoraggiato le insegnanti a proseguire
nel loro lavoro di ricerca di nuove tecnologie e tecniche da utilizzare
con alunni che hanno particolari bisogni, instaurando così
un processo di autoaggiornamento che nella scuola dei nostri giorni
assume una particolare valenza ed un particolare significato se
si vuole avere veramente una "scuola a misura di bambino".