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Centro
Comunicare è Vivere
Associazione
fra non udenti ed udenti
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10 giugno 1997
RAPPORTO
sulle attività svolte dal Centro Comunicare è Vivere nell'ambito del Contratto
Ricerca e sviluppo di ausili per audiolesi
nel campo della comunicazione e del riconoscimento vocale
Por quanto riguarda Internet, il Centro Comunicare è Vivere esprime un parere
sicuramente positivo in quanto ha potuto verificare l'utilità pratica di questo sistema
di comunicazione che permette di farsi conoscere nel mondo - come nel nostro caso che
disponiamo di pagine web - in tempi brevi o a costi relativamente contenuti.
E' nostra intenzione utilizzare Intenet per contattare le associazioni italiane ed
internazionali (almeno quelle dotate di posta elettronica): scambiarsi informazioni ed
aggiornamenti può portare a sviluppi imprevedibili ed interessanti per la nostra causa di
sordi.
Inoltre, tramite Internet, è possibile vedersi e parlare a viva voce con persone lontane
e, se si dispone di una telecamera a colori, con una spesa limitata si può realizzare un
vero e proprio videotelefono. Probabilmente tale sistema permetterà di vedere immagini in
movimento lento, ma non una lettura labiale. Saremmo tuttavia interessati ad effettuare
delle reali esperienze in tal campo per valutare (o migliorare) il sistema.
Por quanto ci riguarda, dobbiamo però dire che l'uso di Internet non
è stato per noi scevro di inconvenienti. A parte la fase iniziale
di connessione e di apprendimento del sistema - che ha comportato
per noi delle notevoli perdite dl tempo - comunque comprensibili dato
che si usava un prodotto a noi sconosciuto - abbiamo avuto un altro
inconveniente legato al cambiamento del provider che ci ha creato
gravi problemi di connessione - e spesso di tensione - con Internet
e quindi perdite di tempo notevolissimo, tanto che siamo dovuti ricorrere
alle cure di un tecnico per porre fine a questi disagi.
Nei riguardi della posta elettronica, l'esperienza da noi affrontata
è stata sicuramente interessante e si affianca agli altri sistemi
telefonici e telematici attualmente in uso (DTS, fax, Videotel, ecc.),
che permettono ai sordi di poter comunicare.
Da parte nostra ci è stata molto utile per inviare e ricevere i messaggi
e i files necessari per il nostro lavoro.
Inoltre, tramite questo sistema è possibile inviare e ricevere immagini
e filmati. Ai fini della diffusione della posta elettronica tra nuovi
potenziali utenti, non si può però ancora dire che sia un sistema
particolarmente pratico, in quanto si rende indispensabile disporre
di un personal computer e di un modem, oltre che della linea telefonica.
Inoltre, se non si dispone di un'altra linea, per tutto il tempo che
si use il modem la linea telefonica viene bloccata e non e quindi
possibile ricevere ne trasmettere fax e telefonate.
Per di più è comunque necessario accendere il modem (con conseguente
addebito di scatti telefonici) per controllare se e arrivata posta,
anche se poi ci si accorge che non ce n'è. E' come se noi, per aprire
con la chiavetta la nostra casella postale, dovessimo comunque pagare
uno scatto telefonico anche se poi ci accorgiamo che la casella e
vuota.
Infatti, nel corso del nostro lavoro abbiamo sì inviato e ricevuto
molti messaggi attraverso la posta elettronica, ma è anche vero che
non sono state poche le volte che - avendola utilizzata pressochè
quotidianamente - ci siamo trovati a secco di messaggi.
Quindi: molti scatti a vuoto, con grande gioia di Telecom!
A nostro avviso, al di là della necessità di disporre di PC e modem,
riteniamo che sia questo il maggiore inconveniente che limita la diffusione
della posta elettronica.
Questa considerazione deve far riflettere sull'opportunità di studiare
una soluzione per rendere più pratico l'uso della E-mail.
Da parse nostra consiglieremmo - sempre che ciò sia possibile - di
studiare una soluzione perchè il PC sia dotato di un segnale che indichi
che sono arrivati dei nuovi messaggi e che quindi solo a quel punto
si potrà accendere il modem, sicuri di non sprecare inutilmente dei
costosi scatti telefonici.
Per contro il fax, sotto questo aspetto, e molto più pratico ed agile.
Il suo "segnale" è dato dalla presenza di messaggi su carta
che sono ben visibili e che giungono sempre a destinazione anche quando
siamo assenti da casa e l'effetto che si prova nel vedere che sono
arrivati dei messaggi per noi è sicuramente piacevole.
Non per niente il fax e popolarissimo tra i sordi e promette di esserlo
ancora per lungo tempo.
Al di là degli inconvenienti che, si spera, potranno in futuro essere
superati, va detto che la posta elettronica è un mezzo che, se utilizzato
con frequenza, diventa sicuramente pratico, con in più il vantaggio
non trascurabile che i messaggi ricevuti ed inviati vengono immagazzinati
nella memoria del computer.
Le attuali limitazioni non devono comunque far dimenticare che la
posta elettronica - e più in generale la telematica - può essere di
aiuto ai disabili in quanto consente loro di uscire dall'isolamento
e di dialogare a distanza con altre persone.
Nel caso dei sordi, soprattutto di coloro che hanno difficoltà a comunicare
con mondo in cui vivono, essi possono allacciare dei rapporti di amicizia
in tutto il mondo.
La posta elettronica diventa quindi non tanto un amico quanto un modo
per dialogare con altri amici che si trovano nelle loro stesse condizioni.
Ovviamente, trattandosi di comunicazione virtuale, c'è il rischio
che il sordo trascuri il mondo in cui vive mentre, invece, avrebbe
bisogno di contatti umani.
Ma questo è un altro discorso.
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