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La radice latina "auxilium" identifica "l'aiuto" in una accezione piuttosto ampia; l'ausilio è quella apparecchiatura, attrezzatura, accorgimento che consente alla persona disabile di attivare o potenziare un percorso di autonomia possibile, nel rispetto delle possibilità ed esigenze proprie e dell'ambiente circostante. Si tratta pertanto di un termine generale che fa di per sé riferimento sia all'ambito degli oggetti che a quello delle situazioni e delle strategie; relativamente agli ausili tecnici. Per ausilio si intende perciò qualsiasi prodotto, strumento, attrezzatura o sistema tecnologico di produzione specializzata o di comune commercio, utilizzato dalla persona disabile per prevenire, compensare, alleviare o eliminare una menomazione, disabilità, o handicap.
Non sono considerate ausili le attrezzature con finalità clinica. Ci interessa qui considerare l'ausilio tecnico limitatamente al ruolo di mediatore funzionale, trascurando cioè gli aspetti che riguardano in senso stretto applicazioni di riabilitazione, didattica, diagnostica.
La persona disabile si rapporta con l'ambiente mediante una serie di azioni svolte con "modalità" non sempre comprensibili od efficaci: il compito dell'ausilio è aumentare l'efficacia di queste azioni, se necessario compiendo una elaborazione o una vera e propria opera di "traduzione" di codici espressivi e funzionali. Per questo motivo, più che di ausilio é opportuno parlare di un "sistema ausilio", un apparato più o meno complesso che riceve segnali particolari dalla persona disabile e li ritrasmette in modo più comprensibile od efficace all'ambiente circostante.
Nel campo della disabilità, le manifestazioni differenziate, spesso sovrapposte, danno luogo ad una gamma pressoché infinita di quadri funzionali: possiamo concludere che non esistono di fatto soluzioni "standard" in termini di ausilio, che non é possibile individuare classi di ausili che costituiscano risposte a problemi o classi di problemi relativi ad altrettante patologie: la soluzione di ausilio va quasi sempre "personalizzata".
La personalizzazione non consiste necessariamente in una modifica fisica dell'ausilio, ma può essere costituita da un particolare modo d'uso, di posizionamento, nel caso del software dalla scelta di una determinata modalità di interazione, ecc.
Alcune delle soluzioni proposte nel seguito dello studio si possono considerare personalizzazioni di questo tipo.
E' opportuno introdurre una definizione di ausilio informatico che, in analogia con la definizione più generale, può essere: "un ambiente informatico, o un sistema hardware o software per l'interazione fra persona e ambiente informatico, utilizzato da una persona disabile per prevenire, compensare, alleviare, una menomazione, disabilità, handicap".