Ill.mo Sig. Preside, Gent.mi professori,
Fra gli iscritti di molte università vi sono alcuni studenti disabili ed in particolare alcuni audiolesi. Le loro necessità per seguire le lezioni sono specifiche e non sempre evidenti per chi è accanto a loro (docenti, sostegno 150 ore, compagni).
Il Progetto Europeo VOICE del Centro Comune di
Ricerca della Commissione Europea ha acquisito una notevole esperienza
in questo campo e, pur non disponendo della soluzione completa per i
diversi problemi, potrebbe offrire supporto e collaborazione costruttiva.
Tra l'altro, il Progetto ha realizzato un sistema di sottotitolazione
automatica di conferenze, basato su un'interfaccia che sfrutta al meglio
le potenzialità di sistemi di riconoscimento vocale commerciali, quali
per esempio Dragon.
Tale sistema consente di sottotitolare on-line e praticamente senza
errori una conferenza per qualsiasi oratore sensibile al problema e
che spenda alcuni minuti di preparazione tecnica del proprio profilo
vocale e del proprio dizionario.
L'uso del sistema può essere esteso alla sottotitolazione di una lezione
scolastica o universitaria, una trasmissione televisiva o una videoconferenza,
incontrando livelli di soddisfazione e limiti diversi, valutabili caso
per caso.
La sottotitolazione consente ai partecipanti audiolesi di seguire gli
interventi nella loro integralità, contemporaneamente a tutti
gli altri partecipanti, in una situazione di parità.
Una sperimentazione in ambito universitario consentirebbe
di raggiungere dei risultati significativi. Dei contatti sono in corso
con diverse Università italiane, mentre delle sperimentazioni sono già
state effettuate in diverse scuole in Italia e nell'Università di Linz.
Due punti di riferimento possono essere rappresentati dal MultiDams
di Torino e da Ingegneria Informatica di Benevento, che potrebbero costituire,
nella loro complementarietà, degli ambienti significativi per
tale sperimentazione.
In effetti, se i vantaggi della sottotitolazione
di una lezione per uno studente audioleso sono potenzialmente gli stessi
in qualsiasi facoltà, i vantaggi per i docenti e gli altri studenti
sono specifici per il Multidams.
In altre parole, le ore dedicate alla sperimentazione del sistema sono
utili per tutti i partecipanti, consentendo una familiarizzazione con
degli elementi indispensabili nelle nuove tecnologie multimediali dei
film, della televisione e dei DVD, che sempre più offrono la sottotitolazione
per gli spettatori audiolesi e per quelli udenti di altra madre lingua.
Le differenze di approccio per le due tipologie di destinatari richiedono
una riflessione che potrebbe valorizzare la presenza di un audioleso
fra gli studenti, invece di emarginarlo come tendenzialmente potrebbe
avvenire.
Presso il primo anno della facoltà di Ingegneria
Informatica dell'Università degli Studi del Sannio in
Benevento per l'anno accademico 2002/2003 risultano iscritti 23 studenti
audiolesi.
Va da sé che qualsiasi sforzo nella ricerca di soluzioni più
appropriate per agevolare la frequenza alle lezioni troverebbe qui la
motivazione per un impegno regolare dei docenti e degli studenti e la
giustificazione di investimenti economici.
Diverse altre Università hanno dimostrato
particolare sensibilità al problema ed interesse alla sperimentazione.
Andrew Dowell, studente dell'Università di York, durante uno
stage di un anno presso il CCR ha collaborato ai primi sviluppi e test
del sistema VOICE, ai quali ha fatto seguito una sperimentazione presso
l'Università di Linz.
Le Università di Milano da anni collaborano al Progetto VOICE
con diversi tesi di laurea: Scienza dell'Informazione (Gianluca Nazzani,
Davide Ferrazzi), Cattolica (Alessandra Pollicini, Shalini Ferrari),
Bicocca (Laura Parodi).
L'Università di Trieste ha organizzato un corso di Assistive
Tecnology, che include una lezione sul riconoscimento vocale ed i risultati
del Progetto VOICE.
Le Università di Pavia, Bologna e Lecce hanno trovato particolarmente
interessanti le presentazioni del Progetto VOICE organizzate presso
di loro e stanno decidendo del suo utilizzo. Anche dei rappresentanti
dell'Università di Roma, Tor Vergata, hanno partecipato alla
presentazione di Trieste ed hanno espresso analogo interesse.
Il Politecnico di Torino intende utilizzare il sistema VOICE per sottotitolare
un numero significativo delle proprie 25.000 videocassette.
L'Università di Padova stà sperimentando un sistema di
sottotitolazione tramite stenotipia.
Oltre alle questioni di fondo che potrebbero assicurare un successo al Progetto, è bene tenere conto anche di quelle marginali, che potrebbero contribuire ad un migliore inserimento degli studenti audiolesi, per esempio un maggiore coinvolgimento nei primi contatti con i Tutor, la definizione dei film da proiettare in aula con sottotitoli, la ricerca di un punto di riferimento che fornisca informazioni sulla disponibilità di film sottotitolati, la collaborazione affinché altri studenti diventino padrini di alcune nuove attività o del Progetto stesso o svolgano la loro tesi di laurea in collaborazione con il Centro Comune di Ricerca.
Per l'Anno Europeo dei Disabili 2003, sono in corso
di preparazione diversi eventi, cui l'Italia partecipa, in particolare
durante il secondo semestre, quando assicura la presidenza di turno
dell'Unione Europea.
E' già stata tenuta una riunione con la RAI a Bruxelles in tal
senso, una successiva a Siviglia con diverse emittenti televisive europee
e stiamo coordinando delle riunioni in Lombardia con altri partner.
Delle iniziative in questo settore sarebbero particolarmente significative
per i diretti interessati ed assicurerebbero una grande visibilità
per gli organizzatori.