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Didattica > Università > Sperimentazione > MultiDams Torino

Il Progetto VOICE per la Didattica:
sperimentazione della sottotitolazione delle lezioni universitarie
Valutazione di test di sottotitolazione presso il MultiDams
Messaggi del novembre 2002 del prof. Giancarlo Ruffo
Università di Torino, Dipartimento di Informatica

Ho provato Dragon ed il prototipo di sottotitolazione VOICE e, pur apprezzandone molto gli aspetti positivi, credo di essere giunto ad una valutazione negativa della sua utilizzabilità immediata nel contesto di una lezione frontale universitaria.
Forse ero stato troppo ottimista, ma dopo vari tentativi sono giunto alla conclusione che la sottitolazione automatica porta ad un rallentamento di circa il 30-40% della mia lezione.
Purtroppo, quando si hanno a disposizione 60 ore di corso - che sono già troppo poche rispetto ai tanti argomenti che si affrontano - non si può pensare di ridurre i contenuti di tale percentuale.
Non si può soprattutto se la classe è composta da un audience in forte prevalenza non audiolesa, che non usufruirebbe di un servizio nel modo più consono.
Credo inoltre che questa conclusione sia abbastanza generalizzabile anche agli altri docenti che fanno lezione frontali, sia la loro impostazione multimediale (es. uso di power point) oppure classicamente cattedratica.
Le devo dire che questa fase di valutazione mi è comunque servita per fare una riflessione per me nuova.
C'è da dire che una lezione universitaria è per sua natura molto più serrata di una lezione scolastica, e la quantità di argomenti che vengono trattati è elevato.

Se si volesse portare fuori dall'aula di lezione tale sperimentazione, forse un buon dominio di studio è rappresentato dal settore cinematografico: penso in particolare alla sottotitolazione automatica dei dialoghi.
Ma un parere sulla fattibilità di tale sperimentazione in questo campo non è di mia competenza.
Per quanto riguarda le nuove versioni di Dragon, mi convinco sempre di più che una sperimentazione universitaria debba essera compiuta, come lei mi informa si stia facendo altrove, con classi costituite prevalentemente da studenti audiolesi, per evitare di creare barriere per studenti non audiolesi.
In questo senso non penso che il MultiDams sia - al momento - la situazione migliore per tale sperimentazione: le discipline legate all'audio sono rilevanti (cinema, teatro, musica) e vi sarebbe la necessità di rivedere pesantemente i corsi e le modalità di fruizione dei contenuti prima di fare partire una sperimentazione seria in questo senso, seguendo la strada istituzionale (la persona di riferimento è il Preside della Facoltà - in questo caso di Scienze della Formazione - Prof. Roberto Alonge e con lui bisogna aprire un dialogo).
Dovrebbe partire una riflessione profonda ed articolata, che non può esaurirsi in un semestre.
Vista la situazione attuale (due studenti audiolesi su oltre 300 iscritti) credo che la soluzione più immediata ed umana sia prestare loro un'attenzione particolare...

Certamente diverso è il discorso sulla sensibilizzazione: grazie al cielo questi argomenti sono sempre più presenti nelle discussioni di pianificazione e gli sforzi fatti dimostrano che l'integrazione è possibile.
E' anche vero che vengono meno le voci di corridoio, le battute ed i passa-parola: le persone del tutor, dei ragazzi delle 150-ore, etc. devono sopperire a parte di quelle mancanze, per non parlare del Web e delle e-mail, che possono essere un valido strumento per attingere a delle informazioni essenziali.
Ovviamente queste sono mie riflessioni, non oggettive e pronte ad essere riviste e corrette.

Se si deciderà per una sperimentazione, darò il mio contributo con piacere.
Fino ad allora, per tornare al discorso che ci sta più a cuore e cioè per quanto riguarda il caso del nostro studente audioleso, continuerò a tentare di dargli tutto quello che sto dando agli altri studenti e d'altronde gli ho detto di rivolgersi a me per qualsiasi parte del corso che dovesse trovare difficile.
Inoltre sto fornendo agli studenti una grande quatità di materiale didattico da cui è possibile estrarre tutto il contenuto della lezione che non è presente sul libro di testo. Infine, gli esercitatori che gestiranno le lezioni di laboratorio sono stati avvisati e presteranno una particolare attenzione allo studente audioleso, come è suo diritto.
Sono ampiamente disponibile a collaborare, soprattutto vorrei capire se (e come) posso rendere il mio insegnamento di Informatica di Base il più fruibile possibile dal ragazzo.
Spero di potergli dare lo stesso che sto dando agli altri ragazzi.


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