La Stampa, Torino
03/12/2002, Sezione Cronache italiane, pag. 13
Accessibilità: basterebbe pensarci
di Antonio Capoduro
Senza, può aumentare il "digital divide": parola di utilizzatore
Accessibilità significa costruire un'interfaccia il cui uso sia accessibile a tutti. Un'interfaccia che non faccia uso di tecnologie il cui uso implichi attrezzature o software costosi, complessi o con caratteristiche che ne impediscono l'uso anche solo ad alcuni. Per garantire la libertà di accesso alle informazioni e alle idee.
La Circolare 13 marzo 2001, n. 3/2001 emessa dall'allora Ministro della Funzione Pubblica, On. Franco Bassanini, in relazione alle regole a cui devono attenersi i creatori di pagine web della Pubblica Amministrazione, dichiara che i siti devono essere accessibili ( http://gazzette.comune.jesi.an.it/2001/65/10.htm). Questa circolare è molto importante anche perché nell'allegato A ha indicato le "Regole di accessibilità", che svolgono una funzione di riferimento per tutti i Webmaster italiani, non solo quelli della P.A.
Imprescindibile, in ogni caso, il riferimento alle "linee guida sull'accessibilità ai contenuti del Web", documento fondamentale emanato nel 1999 dal Consorzio mondiale del Web (W3C) che si rivolge essenzialmente agli autori di pagine Web e ai creatori di siti Web, suggerendo come rendere i contenuti multimediali accessibili a un pubblico più vasto (http://www.aib.it/aib/cwai/WAI-trad.htm). Le difficoltà per i webmaster nel creare siti accessibili sono più apparenti che reali: a volte sarebbero sufficienti solo alcuni accorgimenti per consentire a tutti l'accesso alle informazioni. In una parola: basterebbe pensarci.
Le persone non vedenti o ipovedenti sono quelle che risentono maggiormente della mancanza di accessibilità alle informazioni contenute nei siti. Premesso che il sito "ideale", accessibile a tutti non esiste e forse non è nemmeno realizzabile, è però necessario trovare un giusto compromesso ed equilibrio che può essere trovato solo con l'esperienza. In pratica, bisognerebbe creare un sito web e farlo collaudare da un soggetto affetto da invalidità, verificare le difficoltà che incontra, quindi studiare come risolvere i problemi incontrati nell'accesso al sito.
Un sito accessibile a un utente invalido è anche meglio utilizzabile da un utente "normale". Ma applicare il concetto di "accessibilità"vuol dire anche evitare che soggetti invalidi divengano "soggetti esclusi". Spesso sul Web lo scaricamento delle pagine è insopportabilmente lento, la navigazione all'interno delle notizie è infastidita e resa difficile da messaggi pubblicitari invadenti e da pagine auto-aprenti che non interessano a nessuno.
Il business pubblicitario è importante per la sopravvivenza di molti siti: evidentemente la maggior parte dei siti di informazione sono maggiormente interessati al mercato pubblicitario, piuttosto che alla possibilità della diffusione delle informazioni senza escludere nessuno. Si tenga presente in tal senso che un sito più accessibile dovrebbe essere anche più invitante per degli inserzionisti, poiché, appunto, è raggiungibile da un maggior numero di persone.
L'opportunità di veicolare le informazioni senza limitazione alcuna è un fattore di libertà di espressione e di cultura, in una parola è democrazia. Sono convinto che si possa e si debba fare di più affinché il concetto di accessibilità diventi un bene comune della società. Questo vale per Internet, ma vale anche per tutte le cose della vita.
*Antonio Capoduro, affetto da tetraparesi spastica, è socio fondatore del Portale Onlus (www.portale.org), una cooperativa per l'innovazione tecnologica al servizio degli invalidi, e insegna informatica online
La Stampa, Torino,
03/12/2002, Sezione Cronache italiane, pag. 13
Oggi è la giornata mondiale dedicata ai disabili
Le tecnologie "super abili"
Alla manifestazione "Handimatica 2002"
tutte le novità digitali e gli ausili high-tech
che migliorano la vita di chi ha un handicap
di Anna Masera, inviata a BOLOGNA
Al convegno sull'accessibilità, a mala pena si riusciva ad accedere. La sala era così gremita, da rendere l'aria irrespirabile. Le sedie a rotelle a malapena si erano riuscite a fare largo, e le persone più fortunate su due gambe si accalcavano all'uscio. Al microfono, qualcuno stava dichiarando: "L'accessibilità? Basta pensarci". Già. Nessuno degli organizzatori deve aver pensato, sabato scorso a Bologna alla fiera Handimatica 2002, dedicata alle tecnologie per i disabili, che un seminario su "Accessibilità a Internet: quello che si deve, si può e si vuole fare" potesse attirare tanta folla da diventare inaccessibile. "Vorrà dire che l'anno prossimo, non ci faranno storie se chiediamo più spazio" si sono scusati. E di conquistare spazio ne hanno proprio bisogno, i disabili di tutto il mondo che oggi celebrano la loro giornata di sensibilizzazione. Perché il mondo è ancora troppo poco accessibile per troppi di loro. E senza accesso garantito uguale per tutti, non c'è libertà, non c'è democrazia. Anche su Internet: la Rete delle Reti che si è sviluppata con un successo straordinario in tutto il mondo proprio perché offre informazioni e possibilità di comunicazione potenzialmente a tutti. E invece si scopre che non è poi così accessibile, e rischia di discriminare chi non può, chi non ha, chi non riesce. E' il "digital divide", il divario che separa, in campo digitale, gli abili dai non-abili. "I tanti partecipanti e i tanti appuntamenti dedicati al mondo delle persone disabili danno un segnale forte" dichiara dalla sua sedia a rotelle Franco Bomprezzi, direttore responsabile del sito SuperAbile, il portale dell'Inail per gli invalidi. "Il primo è la forza ideale di un mondo che non può più essere considerato marginale o, peggio, fascia debole. Anzi: al di là della consistenza numerica ormai evidente, si può a ragione parlare di una nuova cultura della disabilità. Il secondo è una clamorosa voglia di partecipazione e di condivisione di iniziative. Il terzo è la richiesta pressante di concretezza". Perché le parole hanno stancato, sono logore, spesso ridicole, a volte perfino offensive. Questo mondo, fatto di singole persone, ognuna diversa dall'altra, ma desiderose di affermare diritti e "abilità", è consapevole che il 2003, anno internazionale dei disabili, è "un'occasione carica di opportunità, ma anche densa di incognite"commenta Bomprezzi, riferendosi ai rischi che per esempio comporterebbe la politica dei "cento fiori", delle mille iniziative sparse nel territorio, che rischia di impedire la soluzione di quei nodi strutturali che tuttora impediscono a centinaia di migliaia di persone "normali" di trovare un lavoro, di uscire di casa, di studiare, di viaggiare. Di vivere, insomma, come tutti gli altri cittadini. Handimatica ha rappresentato un'occasione per fare il punto sulle nuove tecnologie per il superamento delle disabilità. Oltre venti convegni e workshop, una quarantina gli espositori con decine di novità tecnologiche. Al centro dell'attenzione, tra l'altro, l'inserimento al lavoro attraverso percorsi personalizzati, l'accessibilità dei siti web, in particolare quelli dedicati alle persone disabili, la didattica a distanza con Internet, i servizi in rete per le scuole, le aule tecnologicamente attrezzate per un apprendimento "condiviso", gli ausili informatici d'avanguardia, la "patente" europea del computer per disabili. "Oggi, nell'era delle reti» riassume Piero Corsini, vicepresidente Ibm Emea, "l'obiettivo è di facilitare per tutti l'accesso e l'uso delle nuove tecnologie, rovesciando l'approccio del passato: non più dispositivi ad hoc per superare il singolo handicap, ma strumenti già pensati per adattarsi a tutti i tipi di utenti". Questo vale anche per gli anziani, una categoria di disabili che cresce a vista d'occhio in Italia, e rischia l'emarginazione totale dalle nuove tecnologie di comunicazione. Proprio per gli anziani è stato lanciato a Bologna il progetto Mario (acrostico di Metti gli Anziani in Rete: Interfaccia Operativa), patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Bologna e da Rai Segretariato Sociale: per aiutare i "disabili della terza età" ad accedere ai servizi on-line in modo semplice e - perché no - divertente.
La Stampa, Torino, 03/12/2002
Il meglio del Web
Bookmarks
Tutto per i Disabili
a cura di Anna Masera
Portale Onlus
Opera nel campo dei servizi informatici per la promozione di iniziative di
interesse collettivo e sociale. E' rivolto ai giovani, alle categorie svantaggiate,
a enti e comunità che necessitano un supporto tecnologico. Rende accessibili
i siti Web che non lo sono. Cura progetti rivolti alle persone disabili e
la formazione di soggetti portatori di handicap mentale, per il loro recupero
al mondo lavorativo.
http://www.portale.org/
Disabili
E' interamente dedicato ai disabili e a tutti coloro che operano in questo
settore in Italia, ai quali offre un luogo di incontro, dialogo e discussione,
oltre a contenuti editoriali aggiornati, consulenze e informazioni utili in
materia di disabilità. Periodicamente, la redazione cura degli Speciali
(fisco, vacanze, senza barriere), pensati per agevolare i navigatori fornendo
notizie "semplificate" (nel caso delle normative) e "testate"
(nel caso di strutture o località accessibili). Offre una vivace chat,
forum di discussione, newsletter e aree tematiche: Amici, Genitori Insieme,
Anime Gemelle, Senza Pudori, Artisti, Viaggi, Mobilità, Scuola, Lavoro,
Legge, Mercatino, Medicina. Si finanzia attraverso gli investimenti pubblicitari
delle aziende che desiderano ottenere maggiore visibilità su Internet
e sui motori di ricerca.
http://www.disabili.com/
Superabile
E' il portale sponsorizzato dall'Inail per gli invalidi sul lavoro e diretto
da Franco Bomprezzi, che ha coniato la felice testata. Va molto oltre e offre
tante risorse per tutti, disabili e non. Offre informazione e documentazione
sul mondo della disabilità, è aggiornato quotidianamente e integrato
da un servizio gratuito di consulenza telefonica, il Call Center SuperAbile
800 810810. Il progetto nasce dall'esperienza Inail nel campo della riabilitazione
e del reinserimento degli infortunati sul lavoro e ora si dedica anche al
mondo più vasto delle diverse disabilità.
http://www.superabile.it/
Asphi
L'Associazione per lo Sviluppo di Progetti Informatici per gli Handicappati
(Asphi) è nata per promuovere l'integrazione delle persone disabili
attraverso l'uso delle tecnologie informatiche di comunicazione. I soci non
sono persone fisiche, bensì enti e aziende che ne sostengono le attività
attraverso contributi finanziari o assegnando personale da loro retribuito.
Chi sviluppa operativamente i progetti di Asphi sono invece i collaboratori,
molti dei quali volontari, in diverse parti d'Italia. Contiene un'ottimo e
completo indirizzario di associazioni, enti, organizzazioni per ogni tipo
di disabilità. Italiani e stranieri.
http://www.asphi.it/
No Limit
Un nuovo portale completamente dedicato al mondo della disabilità,
che contiene notizie sulla legislazione, sul turismo, sulla sanità,
sulla pubblica amministrazione e su molti altri temi. E con un ottimo motore
di ricerca: CercAbile.
http://www.nolimit.it/
Easybility
Il Manifesto di questo consorzio, supportato dalla Commissione Europea, si
riassume così: la vera tecnologia, al di sopra di tutte le altre tecnologie,
è il linguaggio. Tra le finalità più alte dello sviluppo
tecnologico c'è il miglioramento della qualità di vita di tutti
i cittadini, anche quelli portatori di disabilità. Ogni utente della
Rete ha il diritto di usufruire dei servizi e delle informazioni senza l'impiego
di conoscenze tecniche e attrezzature sofisticate. Le organizzazioni aperte
al pubblico dovrebbero coltivare una cultura dell'usabilità e dell'accessibilità.
http://www.easybility.org/
Bic Italia
E' il portale del basket in carrozzina: il principale ed unico punto di riferimento
per tutti i disabili che gravitano attorno a questo sport.
http://www.basketincarrozzina.it/
Libro Parlato
Il Centro internazionale del Libro Parlato "A. Sernagiotto", di
Feltre (Belluno), ha un catalogo di ben 10 mila opere registrate su audiocassetta
da volontari, per i non-vedenti e gli ipo-vedenti che desiderano leggere.
La spedizione a domicilio avviene mediante contrassegno.
http://www.libroparlato.org/
Sottotitoli per i sordi
Voice Meeting è un programma di sottotitolazione creato da Fbl, in
collaborazione con il progetto Voce della Commissione Europea, che aiuta i
sordi a seguire le lezioni e in generale ad "ascoltare". Basta utilizzare
un microfono collegato a un pc: il software, come un traduttore simultaneo,
trasforma la voce in sottotitoli
http://www.fblgroup.it