Il Seminario Europeo sull'integrazione degli studenti diversamente abili
all'Università si inserisce nel quadro di attività per sensibilizzare
le Università ai problemi dei diversamente abili, tema discusso dagli
organizzatori dell'Università di Ankara dal 2005 a livello nazionale
per l'Agenzia Nazionale Turca, che trova in questo seminario un momento di
riflessione e confronto.
I risultati sono stati presentati in un documento finale, che sarà
discusso dalla CE a Bruxelles nel 2008, in vista della riunione (da decidere
con la Sezione Gioventù) nel 2009, in vista di incoraggiare una maggiore
diffusione ed un migliore funzionamento dei servizi disabili nelle Università.
Tali concetti vanno estesi a tutte le realtà collegate, quali i collegi
universitari, i mezzi di accesso e di trasporto (bus, treni, aerei) ed i rapporti
tra persone con e senza disabilità nell'Università e più
in generale nella società.
Il Seminario ha riscosso elevato interesse e ha permesso di definire alcune
strategie per migliorare la vita dei diversamente abili nell'integrazione
all'Università e nella società e come sensibilizzare le persone
senza handicap nei confronti dei diversamente abili. Tali aspetti sono stati
trattati sia in relazione alle difficoltà di integrazione e frequenza
delle lezioni universitarie, sia più in generale nei rapporti più
stretti d'amicizia e d'amore, traendo esperienza da precedenti iniziative
locali, nazionali o internazionali su questo tema e proponendone delle nuove.
I partecipanti erano circa una ventina, molti con diverse disabilità
(ipovedenti, sordi, disabili motori e psichici) e altri in qualità
di volontari che lavorano all'Università per aiutare i diversamente
abili.
Tutti provenivano da 8 paesi europei: Turchia (nazione organizzatrice), Bulgaria
(4 partecipanti), Lituania (3 partecipanti), Grecia, Romania e Spagna (2 partecipanti
per ogni paese), Italia e Polonia (1 partecipante per ogni paese).
Io ero l'unico partecipante italiano e portavo nel Seminario l'esperienza
della sottotitolazione delle lezioni universitarie presso l'Università
di Torino e gli sviluppi del Progetto Europeo VOICE sul riconoscimento vocale
e la sottotitolazione tramite re-speaking.
Il team organizzativo del Seminario era costituito da 7 studenti turchi provenienti
da diverse città turche e 3 trainers, tra i quali il responsabile del
Servizio Disabili del METU, Claire Ozel, l'animatore dell'Agenzia Nazionale
Turca, Volkan Müderrisoglu e la presidentessa dell'IFHOHYP, Karina Chupina.
La coordinatrice generale era Emine Berna Cibik, ragazza turca sorda laureata
in Ingegneria dell'alimentazione presso il METU.
Il tema principale sul quale abbiamo lavorato era quello di spiegare i nostri
problemi di integrazione all'Università e trovare delle soluzioni adeguate
per risolverli con successo, quali le rampe di accesso, il servizio di sottotitolazione,
l'interpretariato della lingua dei segni, l'audiodescrizione, ecc. Abbiamo
svolto delle attività in sotto-gruppi, preparato le presentazioni su
carta o al computer, visionato un film inerente al tema del seminario, e discusso
e relazionato su su quanto avveniva ogni giorno.
Al termine del Seminario, l'8 febbraio, ciascuno dei gruppi ha presentato
i temi trattati ed i risultati raggiunti alla responsabile dell'Agenzia Nazionale
Turca presso la sala conferenze del Centre Conventional del Campus del METU
(Middle EasternTechnical University). In tale momento, due studentesse sorde
lituane, il loro interprete di lingua lituana dei segni, la responsabile del
centro bulgaro di logopedia ed io abbiamo mostrato al pubblico la presentazione
Power Point sui problemi di integrazione dei sordi all'Università e
sulle soluzioni specifiche possibili.
In particolare si è suggerita una maggiore coordinazione tra gli Uffici
Disabili delle Università, il Governo e le associazioni dei sordi,
tramite conferenze, incontri e serate informali per definire e richiedere
i finanziamenti dei servizi specifici per le loro esigenze, come l'interprete
della lingua dei segni, il servizio di sottotitolazione, il mediatore della
comunicazione, ecc.
Il materiale offerto al gruppo di corso sarà presentato in una relazione
finale per essere divulgato online e completato successivamente con le proposte
delle Università dei partecipanti e relazioni sugli sviluppi: successi,
fallimenti, adattamenti e altri sviluppi scaturiti dal lavoro del Seminario.