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Cara Daniela,
le firme servono per una richiesta di aumentare i sottotitoli
nei canali Mediaset che è allegata ad una lettera. Ciao e bacioni
a tutti
Ciao Erica sono Daniela e lavoro presso l'ospedale maggiore di Milano il mio compito è quello di interfacciare tra il bambino non udente, la sua famiglia e l'ospedeale. Sono venuta da poco a conoscienza di questo sito, e l'ho trovato interessante, cmq volevo sapere a cosa servono le firme che stai raccogliendo. Ciao a presto Daniela.
per Erica:
trovi l'indirizzo sul sito:
http://www.fiadda.it
Cari Luca e Giacomo, bastano solo la vostra firma senza dati personali. grazie x la vostra partecipazione. mi state rendendo felice anke se mancano ancora tante. bacioni e ciao a tutti i lettori
Ankio sono d'accordo
per Erica,
Sono d'accordo per scanerizzare il foglio bianco con la mia firma per
la richiesta di sottotitolazione dei canali Mediaset. Per me va bene questo
procedimento. Ma basta solo la mia firma? o ci vogliono anche i miei dati
personali? Luca
per Erica,
Sono d'accordo per scanerizzare il foglio bianco con la mia firma per
la richiesta di sottotitolazione dei canali Mediaset. Per me va bene
questo procedimento. Ma basta solo la mia firma? o ci vogliono anche i miei
dati personali? Giacomo
Giacomo se vuoi possiamo fare in un modo visto ke non sei di roma. Allora firma su un foglio bianco e la scannerizzi e la mandi a me tramite e.mail. Va bene x te? Fammi sapere ciao a tutti bacioni
Nella prossima settimana posso andare alla riunione dell'ALFA. Ho capito che se vado a questa riunione, é possibile che l'ALFA di Milano raccoglie la mia firma. Ma questa firma può arrivare via posta a Roma a Erica? O l'ALFA la tenga per la sua attività? Lo chiedo questo perché so che solo Erica si occupa della raccolta delle firme.... Giacomo
daniele grazie x aver risposto ma come devo fare per provare con la fiadda romana?
per giacomo: suggerisco di puntare sull'assemblea di ALFA (domenica prossima)
o su quelle dell'AFA di cantu', se si tratta di raccogliere qualche firma.
per Erica: ma hai provato con la fiadda romana oppure sono andati tutti
in pensione anticipata?!? E' strano che tu debba chiedere aiuto in un forum
quando c'e' gia' un'associazione nata per lo stesso scopo...
Caro Giacomo abito a Roma alla fermata della metro anagnina e ho 20 anni e non posso partire x via dell'università quindi devo raccogliere firme solo a roma. mi dispiace che tu non possa partecipare visto che abiti a Torino. cmq grazie x avermi risposto e trovato interesse a questa mia iniziativa. ciao
Per Erica,
Sono Giacomo, figlio del webmaster del sito Voice, Giuliano Pirelli.
Trovo interessante la tua iniziativa per raccogliere delle firme per la
richiesta dei sottotitoli nei canali Mediaset. Ma non capisco dove abiti,
in quale città c'é la fermata Subaugusta perché vivo
a Torino e al massimo posso andare in una piazza di Torino o a Milano per
questa raccolta di firme a Piazza Duomo o in una fermata della metropolitana.
Per avere la raccolta di almeno 50000 firme per questa iniziativa e per convincere
la Mediaset ad aderire a quest'iniziativa, dovresti fare un giro in Italia
a Torino, a Roma, a Milano e in altre città come i politici che fanno
i comizi in molte città per le elezioni politiche perché non
tutti possono permettersi di andare apposta in un unico posto per motivi di
lavoro, distanza e tempo. Sei giovane? Quanti anni hai? Studi o lavori?
ciao ragazzi/e ho una notizia molto IMPORTANTE quindi leggete bene... ho scritto una lettera che manderò per posta o ci andrò in presenza per la richiesta dei sottotitoli sui canali Mediaset e sto raccogliendo delle firme. volete firmare anche voi? ci incontreremo in un unico posto fisso così non si farà confusione. che ne dite alla fermata della metro subagusta oppure avete un idea voi? per favore mandatemi un sms che x me è meglio xke non sto sempre su internet. il cell è 3394045342 rispondete al più presto possibile così avremo prima i sottotitoli. oppure mandate e.mail erica.porta@tiscalinet.it
riguardo la7 spero siano solo agli inizi.... come orario, è disumano ma è una fascia che rai e mediaset non coprono con i film, danno solo schifezze, e un film al pomerigio non mi dispiace per niente!
Brava la7!!!
peccato che i film sottotitolati li trasmettano in un orario decisamente disumano:
le 14.05. Quello che consola è che mediaset comincio' peggio... :-)
ciao a tutti!
avete notato che su la7 stanno mettendo i sottotitoli
nei film?????
io me ne sono accorta per caso oggi!
Provate anche voi!
Andate a pagina 700 di televideo la7!!!!!
ELISA
per Elisabetta, rispondo al messaggio sul Forum ed a quello simile inviatomi
direttamente:
uno dei messaggi di risposta, in particolare quello di Giacomo, è un
po' ottimistico, nel senso che esitono dei VIDEOREGISTRATORI che possono registrare
anche i sottotitoli, ma sono pochi, piuttosto costosi e con
limiti di qualità.
Alcune informazioni sono alla pagina:
http://voice.jrc.it/tv/videoregistratori_it.pdf
che non è linkata in modo "ufficiale" trattandosi di una
pagina "in costruzione".
elisabetta:
di solito i circoli ricreativi dell'ENS hanno una videoteca
(sulla cui legalita' ho i miei dubbi, ma tant'e') con trasmissioni rai e mediaset
sottotitolate.
In alternativa puoi contattare giulia cicchetti
(giuliacicchetti chiocciola hotmail punto it)
che sta facendo una tesi sui sottotitoli e credo abbia degli
ottimi "agganci".
Dille che ti mando io e facci sapere!
Per Elisabetta,
Ho trovato interessante la tua ricerca sulla differenza tra la sottotitolazione
italiana e quella portoghese perché é quello campo
di cui occupo particolarmente già per il teatro, il cinema e l'università.
A casa mia ho già il registratore speciale che permette di registrare
contemporaneamente il film e i sottotitoli e che è
più costoso rispetto a quello normale. Non mi ricordo il nome e i dettagli
di quel apparecchio. Puoi chiedere a mio padre, webmaster di Voice (giuliano.pirelli@jrc.it)
su questi dettagli e così risolvi il tuo problema.
Giacomo
[..]
Poi per la prima volta hai sentito parlare del sistema di riconoscimento
vocale sperimentato in alcune università come il Politecnico
di Milano? Il riconoscimento vocale traduce la voce in sottotitoli tramite
il microfono e il computer. Ecco é una tecnologia che aiuta te, gli
audiolesi, gli stranieri a seguire meglio una lezione universitaria. Puoi
leggere quest'argomento di cui mio padre si occupa per il Progetto Voice dal
1996:
http://voice.jrc.it/home_it.htm
Giacomo
Buon giorno a tutti, inizio augurandovi buon anno.
Sono una ragazza di 22 anni che si sta per laureare all'università.
Non ho problemi uditivi, vi scrivo perchè vorrei chiedere il vostro
aiuto. Sono stata un anno in Portogallo dove per 6 mesi ho
seguito un corso di sottotitolazione per Sordi. Tornata in
Italia ho deciso di scrivere la mia tesi facendo un confronto
tra la tecnica di sottotitolazione italiana e quella portoghese (che secondo
me è di gran lunga migliore, se vorrete ve ne parlerò). In Portogallo
abbiamo sottotitolato una telenovela, utilizzando nuove regole per facilitare
ed invogliare lo spettatore. Per fare il confronto delle due tecniche vorrei
videoregistrare qui in Italia un pezzo di film o di programma
con i sottotitoli per Sordi, però, visto che i sottotitoli sono presenti
sul teletesto, il mio videoregistratore non mi permette di registrarli (registra
solo il film, senza sottotitoli).
Voi potreste aiutarmi a trovare una soluzione al mio problema?
Potete contattarmi al mio indirizzo email egerola@email.it
Grazie mille, auguri ancora.
Elisabetta
Sabato 8 gennaio 2005 ho assistito al Teatro alla Scala
di Milano a "Europa Riconosciuta".
Sulla poltrona davanti a me c'era un piccolo schermo dove appariva
il testo dell'opera. Si trattava di piccole frasi che apparivano
in contemporanea alla voce del cantante.
Ho apprezzato molto il poter seguire l'opera comprendendo meglio il
testo. Questo sistema e' molto utile per chi come me, pur essendo
udente, trova difficolta' a seguire i vocalizzi.
E' meglio leggersi un libro a casa da soli? o andare a teatro potendo seguire
uno spettacolo alla pari con gli udenti e poterne parlare con gli altri subito
dopo?
A me pare che sia un'ottimo modo di socializzare con gli udenti.....
catherine
RELAZIONE SULL'INCONTRO A PARIGI CON FREDERIC LE DU, RESPONSABILE DELL'ASSOCIAZIONE
ACCES-CULTURE PER LA SOTTOTITOLAZIONE TEATRALE
Dal 1990, in Francia diversi teatri sono accessibili ai disabili sensoriali,
sia ciechi che sordi. Per la stagione 2003-2004 sono state realizzate 17 opere
accessibili ai sordi in 9 teatri, sia a Parigi che in provincia, per un totale
di 106 repliche. A Parigi si possono seguire questi spettacoli al teatro di
Chaillot, alla Comédie française, all'Odéon, al teatro
della Collina, a Marsiglia al teatro della Criée, e a Aix en provence
al teatro du Jeu de Paume e al festival di Arts Lyriques.
Budget minimo di 20.000 euro per un computer, un trasmettitore, cavi e 10
schermi individuali, per una sala. Questi schermi sono chiamati
libretti elettronici e sono stati creati dalla ditta francese
IDREL; sono di dimensione 25x23 cm e la visualizzazione si effettua su 4 linee
comprendenti circa 32 caratteri. Funzionano pilotati da un micro computer
a trattamento testi, grazie a un trasmettitore ad alta frequenza installato
nella sala che collega questi libretti direttamente. Dispongono di 2
canali per i sordi, per i quali vengono segnalati anche gli
effetti sonori, e 4 canali per la traduzione in 4 lingue
straniere (inglese, italiano, spagnolo e tedesco). Il testo trasmesso
comprende il 70% dell'opera completa, suddivisa in 1500 parti di testo, che
viene inviato in sincronismo manuale dalla regia.
per giacomo e don:
in primo luogo, seguire l'opera e' difficile anche per gli udenti, vista la
particolare modulazione della voce che i cantanti devono seguire. Per questo
motivo gli intenditori usano portarsi dietro i libretti dell'opera
in modo da non perdere il filo del discorso che si sta facendo sul palco.
In secondo luogo, la Scala mi pare abbia gia' installato
(in platea) delle sedie con monitor incorporato, allo scopo
di sostituire i libretti. Se la cosa fosse vera, allora il problema di fare
lobbying sulla Scala non esiste per niente.
Che senso ha sottotitolare un'opera teatrale o lirica quando
i testi sono accompagnati da una colonna sonora?
E' come leggersi il testo di una canzone senza ascoltare il cd.
A prescindere dal fatto che andare a teatro significa conoscere il "retroterra"
letterario (ascoltare Wagner significa conoscere i poemi del Walhalla, così
come per Molière, etc. etc.) non vedo proprio l'utilità di tale
iniziativa.
Decisamente meglio puntare su un buon libro.
Oggi a Parigi ho incontrato un direttore di una piccola
associazione di accessibilità ai teatri nazionali per i ciechi,
i sordi e i sordastri. Ho saputo che già da 15 anni quest'associazione
ha lavorato molto per questo campo ed è riuscita a fare i sottotitoli
di alcuni spettacoli teatrali nei teatri nazionali come l'Opera
a Parigi (l'analoga della Scala), a Marsiglia e in altre grandi citta francesi
per i sordi, gli stranieri e quelli che vogliono assistere a un'opera lirica
in cui gli attori cantano e non tutti la capiscono molto.
Vorrei applicare quest'idea nel teatro della Scala di Milano e nel Teatro
Regio di Torino.
Avete visto ieri sera la PARTITA DI CALCIO ITALIA-FINLANDIA, SOTTOTITOLATA
SU RAI UNO alla pagina 776, in via sperimentale, usando per la prima volta
il riconoscimento vocale? Qualche commento?
Una nuova sperimentazione comincia! Indirettamente è anche un successo
del Progetto VOICE, di quanto abbiamo seminato presso la RAI e le altre televisioni.
Un saluto da Praga, dove ho visitato la Televisione
Ceca e ho seguito la sottotitolazione in diretta
di una delle 6 edizioni giornaliere sottotitolate del telegiornale:
sottottitolano il 70 percento delle trasmissioni (non sono però disponibili
il riconoscimento vocale e la stenotipia in lingua ceca).
[..]
Inoltre, al convegno IFHOH 2004 tra le tante cose, uno dei
piatti forti era costituito da un professore esperto di sintesi vocale e sottotitolatura
che illustrava lo stato dell'arte della tecnologia. In breve siamo quasi arrivati
al riconoscimento automatico di più voci differenti, e conseguente
sottotitolatura. (esempio: parlano tre persone, e si riesce
a distinguere le tre voci e a sottotitolarle tutte allo stesso tempo). Il
software in questione dovrebbe essere già a buon punto di sviluppo.
Comunque personalmente sospendo ogni giudizio fino a quando questo software
non sarà in commercio !
Ecco qualche dettaglio su come e perché gli sviluppi dell'acusmetria
potrebbero risultare utili ai sordi.
Se un tizio seduto dice (D = suono intermedio fra /d/ e /t/, per es. pronunciato
da un campano): "questo Davolo ha una gamba più corta dell'altra", un comune
software di riconoscimento vocale scriverà probabilmente:
"questo diavolo...".
Se un tizio che indica un quadro raffigurante l'inferno dice: "quel Davolo
ha una gamba più corta dell'altra", un software molto più evoluto (che esamini
l'intera frase) scriverà quasi certamente: "quel tavolo...".
Invece l'acusmetria potrebbe raffigurare una sillaba con /t/ come un triangolo
e una con /d/ come un trapezio, per cui di fronte a un trapezio molto appuntito
(che ricorda un triangolo), l'interpretazione corretta sarà effettuata dall'umano
(sordo o meno) che ha imparato a leggere le parole come sequenze di forme
geometriche colorate proprio corrispondenti alle caratteristiche
fisiche dei suoni emessi. Stesso discorso per il colore: un arancione potrà
essere interpretato come rosso o giallo non solo in base a quanto si avvicina
di più all'uno o all'altro, ma anche e soprattutto in base al suono che potrebbe
più ragionevolmente rappresentare dal punto di vista semantico.
In conclusione, l'acusmetria potrebbe metterci in condizione di interpretare
a occhio i sonagrammi (vedi pag. 100 del manuale di fonetica
da me citato), mostrando al loro posto forme colorate più riconoscibili, ottenute
tramite l'impiego di opportuni algoritmi.
Geooorge
Don Johnson ha scritto:
> Io non replico a una persona infantile
Non mi riferivo a te, ma a tutti quelli che una volta scrivevano nel forum
e oggi non si vedono più.
> http://punto-informatico.it/p.asp?i=48815
> Chissà a QUALE altro post fa riferimento, nevvero?
C'è o non c'è la libertà di parola in Italia? Inoltre quella mia segnalazione
era _seria_.
> L'ignoranza è la madre di tutti i mali
Secondo me, la madre di tutti i mali è la stupidità, con o senza cultura.
> e tu rappresenti la dimostrazione inconfutabile.
Dell'ignoranza? Te lo lascio credere. Tu rappresenti qualcos'altro però!
Infatti non hai nemmeno capito l'importanza che potrebbe assumere l'acusmetria
(quella cosa segnalata dal mio post che ti ha infastidito) se sviluppata per
il riconoscimento vocale.
Mi spiego: visto che i computer non possono capire il senso delle frasi, potremmo
renderle visibilmente percettibili ai nostri occhi in modo da cercare di riconoscerle
noi stessi, come già facciamo con la lettura labiale.
In tal modo, chi è sordo ma non cieco potrebbe avvalersi di un ausilio visivo
più preciso della frammentaria labiolettura, in quanto a differenza di quest'ultima
renderebbe tutti gli aspetti del suono.
Questo possibile sviluppo dell'acusmetria era la ragione della mia segnalazione,
che quindi tu non sei in alcun modo autorizzato a censurare. Dico bene?
E ora addio.
Geooorge
PS: A informazione degli interessati, aggiungo qualche dettaglio nel post
che segue.
[...]
Un esempio? Ecco il tuo post datato 30/06/2004 ore 11:17
> Finalmente una notizia interessante!
> http://punto-informatico.it/p.asp?i=48815
Chissà a QUALE altro post fa riferimento, nevvero? L'ignoranza è la madre
di tutti i mali e tu rappresenti la dimostrazione inconfutabile.
Romana ha scritto:
> Ho saputo che c'è un certo Signor Cervellini (o Cervelletti?) del centro
informatico per disabili di Padova che col Pc fa miracoli
> Ne hai sentito parlare?
Credo che tu intenda Davide Cervellin, il cieco padovano fondatore della Tiflosystem...
qui (devi trascrivere l'URL in una sola riga) puoi leggere un suo profilo
personale e professionale, con foto:
http://www.superabile.it/Superabile/HomePage/Personaggio/22852.htm
Dice anche cose interessanti e condivisibili sull'educazione degli handicappati.
> Pare che sappia tarare il PC in modo da riuscire a riconoscere
qualsiasi voce
Questo lo sa fare chiunque con il software della Dragon... ma, come ti ho
già detto, ci vuole mezz'ora per ogni singolo parlante.
> se così fosse avremmo risolto tutti i problemi.
No. Tarare il software per riconoscere una data voce è già
fattibile, ma metterlo in condizione di riconoscere ogni voce nuova,
non lo è.
Cara Romana, credo che tu abbia urgente bisogno di leggerti due capitoletti
di questo libro:
- Albano Leoni, Maturi, Manuale di Fonetica, 3a ed. con CD-ROM, Carocci editore,
pp. 170, euro 20 ca.
Precisamente dovresti leggerti i paragrafi iniziali 1.3 (Parlato e scrittura),
1.4 (Le pratiche fonetiche) e 1.5 (Applicazioni della fonetica), poi i paragrafi
finali 4.4 (La percezione dei suoni linguistici), 4.5 (Cenni sulle principali
teorie della percezione linguistica) e 4.6 (Percezione del parlato continuo).
Fanno in tutto solo una ventina di pagine, per cui dovresti proprio leggerle...
poi avrai capito qual è il problema più grosso del riconoscimento
vocale automatico.
[..]
A Geoorge: il mio timore è proprio non riuscire a ralizzare questo progetto. Ho saputo che c'è un certo Signor Cervellini (o Cervelletti?) del centro informatico per disabili di Padova che col Pc fa miracoli e sembra che sia in grado di risolvere qualsiasi problema. Pare che sappia tarare il PC in modo da riuscire a riconoscere qualsiasi voce: se così fosse avremmo risolto tutti i problemi. Ne hai sentito parlare?
Finalmente una notizia interessante!
http://punto-informatico.it/p.asp?i=48815
[..]
Avevo letto del Progetto Voice: grazie ad esso sul monitor
viene tradotta la lezione del docente in tempo reale in modo da consentire
al ragazzo di "leggere" quello che l'insegnante sta dicendo, consentendogli
anche di stampare alla fine una bozza della lezione. Mi sembrava - a differenza
di ciò che mi scrive Paola - che questo fosse un modo di aiutare si lui ma
anche tutti i ragazzi con difficoltà di comunicazione come i dislessici o
gli immigrati che sono sempre più numerosi fra i banche di scuola. Non voglio
che il PC diventi uno strumento emarginante ma piuttosto
di integrazione a cui tutti possono acccedere, docenti compresi.
di nuovo complimenti Romana
ottima l'idea del computer
prima dovresti appurare se sia effettivamente realizzabile io di questi computer
so davvero poco tecnicamente parlando...
Cioé nn so se davvero sia possiile quanto esponi e cioé un PC che scriva mentre
uno parla...
Per quanto ne so adesso come adesso è una cosa un po' poco realizzabile proprio
tecnicamente parlando.
[..]
Romana ha scritto:
> Stavo dicendo che la postazione PC che ho in mente per
il mio studente
> ha lo scopo di essere di aiuto a lui e ad altri ancora:
> quanti studenti non sono in grado di prendere appunti, per i motivi più
disparati!
> le lezioni sottotitolate migliorano, a mio parere, la
integrazione anche loro!!!
Sì, la tua idea in teoria è buona, ma credo che al presente non sarà agevolmente
realizzabile.
Non so se ti rendi conto che per la trascrizione automatica delle lezioni
è necessario che ogni singolo docente passi mezz'ora a istruire il riconoscitore
vocale sul suo modo di parlare, mentre la battitura dei testi da parte di
una stenotipa richiederebbe, appunto, di pagarle uno stipendio fisso.
La tua scuola ha tali mezzi e tali disponibilità?
Ciao.
Geooorge
... 2000 caratteri volano, e così sono costretta a riaprire un nuovo messaggio. Stavo dicendo che la postazione PC che ho in mente per il mio studente ha lo scopo di essere di aiuto a lui e ad altri ancora: quanti studenti non sono in grado di prendere appunti, per i motivi più disparati! le lezioni sottotitolate migliorano, a mio parere, la integrazione anche loro!!! Ringrazio per tutto quello che mi avete scritto, ne farò sicuramnete tesoro e spero di rileggervi presto. Con gratitudine ROMANA
[..]
Avevo letto del Progetto Voice: grazie ad esso sul monitor
viene tradotta la lezione del docente in tempo reale in modo da consentire
al ragazzo di "leggere" quello che l'insegnante sta dicendo, consentendogli
anche di stampare alla fine una bozza della lezione. Mi sembrava - a differenza
di ciò che mi scrive Paola - che questo fosse un modo di aiutare si lui ma
anche tutti i ragazzi con difficoltà di comunicazione come i dislessici o
gli immigrati che sono sempre più numerosi fra i banche di scuola. Non voglio
che il PC diventi uno strumento emarginante ma piuttosto
di integrazione a cui tutti possono acccedere, docenti compresi.
sempre per l'insegnante
il PC che ha pensato di allestire quindi sarebbe solo per lui, bhe purtroppo
su questo non so davvero che dirle cioé potrebbe spiegare due righe come vorrebbe
utilizzare il PC?
per ripetere le lezioni si ma come?
con la lingua dei segni o orale?
se è la lingua orale ci sono 2 apparechietti uno per l'insegnante l'altro
per il ragazzo... che fanno sentire meglio le parole dell'insengante ma anche
se metterete questi apparecchietti (per l'insegnante un microfonino)
non potete voltare la schiena, lui avrà sempre bisogno del supporto
delle labbra...
se invece userete la lingua dei segni mi fermo qui non la conosco e sinceramente
penso che non sia d'aiuto al ragazzo la lingua dei segni...
ma ovviamente non critico le scelte degli altri ognuno fa quello che reputa
meglio e segue un percorso per raggiungere certi obiettivi.
Saluti e BUON LAVORO!
Paola
sono un'insegnante e il prossimo anno fra i miei studenti ci sarà un bambino audioleso; vorrei predisporre un ambiente super confortevole, che lo faccia stare a suo agio (avete cosigli da darmi???) e, soprattutto, predisporre una postazione PC in cui possa seguire dal monitor le spiegazioni dei vari docenti. Ho trovato informazioni in questo sito ma non sono sufficienti: qualcuno mi può dire se faccio bene a cercare di installare un computer che traduca visivamente le spiegazioni dei singoli inseganti? Sono ausili che funzionano davvero o creano molti problemi per il riconoscimento delle diverse voci? avete dei suggerimenti da darmi? Ben vengano perchè ho molto da imparare in questo campo: GRAZIE. Romana
malita..fatti un giro in Inghilterra e guarda la bbc sottotitolata, poi voglio vedere se provi ancora a lamentarti della rai...
La sottotitolazione del Tg1 è pressoché perfetta, non c'è
motivo di lamentarsi.
Sulla sottotilazione in diretta si è discusso AMPIAMENTE nei precedenti post,
vai rileggerli.
ragazzi,
la sottotitolazione del TG1 lascia molto a desiderare, é
fatta talmente male che non riesco più a seguirlo con tranquillità.
Sinceramente, non capisco perché quelli del TG1 sottotitolino in diretta,
con tutte le conseguenze del caso (frasi mozzate, senza senso, parole sbagliate
etc.), il 90 % dei servizi.
se non ricordo male il tg2 sottotitolava in diretta solo i collegamenti esterni
o i servizi su eventi appena accaduti.
Che nervi.
[..]
DT> quanto alla sottotitolatura, ma tu hai mai visto una tastiera da stenotipia?
Purtroppo no, non l'ho mai vista.
DT> se tu l'avessi vista, e soprattutto avessi visto i movimenti delle
dita e delle mani che le stenotipiste devono fare capiresti
subito perche' alla RAI preferiscono maiuscolizzare piuttosto
che litigare con il tasto "shift" quando hanno a che fare con giornalisti
che parlano a mitraglia.
Ah, ecco finalmente una spiegazione chiara. Grazie per avermela data. Però
mi pare che io ci fossi già arrivato da solo qualche messaggio più sotto,
dove parlavo appunto dello shift e del caps lock... e se è così, non capisco
quale sia il senso di litigare, se dopotutto siamo d'accordo?
[..]
[..]
quanto alla sottotitolatura, ma tu hai mai visto una tastiera
da stenotipia? se tu l'avessi vista, e soprattutto avessi
visto i movimenti delle dita e delle mani che le stenotipiste devono fare
capiresti subito perche' alla RAI preferiscono maiuscolizzare
piuttosto che litigare con il tasto "shift" quando hanno a che fare con giornalisti
che parlano a mitraglia. Sei troppo scientista, caro mio.
DT> La sottotitolatura (...) E' solo un COMPLEMENTO ad
un altro media (TV)
> e DEVE essere progettato in modo da non ostacolare
> la fruizione del messaggio visivo.
> Per questo che la RAI sfondizza in nero e colora solo i caratteri
> per permettere la distinzione delle singole voci.
> Se non riesci ad afferrare questo semplice dato di fatto
> dettato dall'ESPERIENZA e dal BUON SENSO degli ingegneri RAI
Ci sono studi scientifici che lo confermino? Che so, trenta sordi randomizzati
a leggere (per la prima volta, sennò poi ci fanno l'abitudine) sottotitoli
in maiuscolo, contro altri trenta sordi a leggerli in minuscolo,
e misurare chi è che fa prima?
Se ci sono, dammi gli estremi delle pubblicazioni, e io reciterò il mea culpa.
Altrimenti resto della mia opinione (confermata dal fatto che i sottotitoli
per gli udenti sono in minuscolo).
DT> (non tutti li dentro sono ladri, nani e ballerine)
Non ho mai inteso dire questo. Ma tutti possono sbagliare (a cominciare da
me ovviamente...).
E che gli udenti commettano un sacco di errori verso i sordi dovresti saperlo
anche tu.
DT> Ah, io per principio non discuto con gente che vuole sempre
> aver ragione a tutti i costi (cioe' TE)
Mi dispiace di aver dato questa impressione!
Voglio precisare che su questa faccenda non voglio aver ragione (dopotutto,
che mi importa?), ma mi incuriosisce il suo aspetto teorico: che il minuscolo
sia più leggibile del maiuscolo è un dato di fatto dimostrato e accettato,
e allora perché i sottotitoli del TG sono in maiuscolo, perdipiù in bianco
su fondo nero?
Tu dici: voluto dall'esperienza dei tecnici RAI... ma esperienza fatta con
chi, su di chi, con quali riscontri?
Ecco tutto: non voglio aver ragione, esprimo solo la mia perplessità.
Geooorge
Leggo solo ora questi messaggi.
Nella tua IMMENSA PRESUNZIONE stai prendendo lucciole per lanterne. La sottotitolatura
non e' un MEDIA, non e' nemmeno un ipertesto. E' solo un COMPLEMENTO ad un
altro media (TV) e DEVE essere progettato in modo da non ostacolare la fruizione
del messaggio visivo. Per questo che la RAI sfondizza in nero e colora solo
i caratteri per permettere la distinzione delle singole voci. Se non riesci
ad afferrare questo semplice dato di fatto dettato dall'ESPERIENZA e dal BUON
SENSO degli ingegneri RAI (non tutti li dentro sono ladri, nani e ballerine),
beh, e' un problema solo ed esclusivamente tuo.
[..]
Vuoi sapere i motivi tecnici? Bene, prendi carta e penna e scrivi la classica
letterina a mamma Rai.
In bocca al lupo.
DJ> Sono motivi TECNICI ben precisi.
Mi piacerebbe che qualcuno me li spiegasse, questi motivi TECNICI. Altrimenti
io sono libero di pensare che sia una semplice consuetudine senza alcuna prova
scientifica della sua validità.
Geooorge
Neanche. Non si tratta nemmeno di sgarrare le maiuscole
con le minuscole. Sono motivi TECNICI ben precisi. Il Tg
non è sottotitolato manualmente in maniera completa. Diciamo
che è una specie di differita.
E cmq. non lavoro nella sottotitolazione.
DJ> SOLTANTO il TELEGIORNALE ha i sottotitoli in MAIUSCOLO.
> Ci hai mai pensato? Il motivo è soprattutto tecnico:
> l'operatore deve intervenire "manualmente" quando fanno
> interviste in diretta e quando ci sono inviati in loco.
Su questo hai ragione. In tal modo, tenendo giù il caps lock (= bloccamaiuscole)
l'operatore evita di sgarrare maiuscole e minuscole scrivendo ad esempio "silvio
berlusconi" anziché... uff... acc... mi si è incastrato lo shift... insomma,
hai capito!
Ma tu lavori nella sottotitolazione televisiva?
Geooorge
Davvero? Questa storia di Scienze della comunicazione e dei sordi semianalfabeti
mi è nuova, sul serio.
Tra l'altro, io non do molta importanza a questi dettagli, perchè se ci pensiamo
bene SOLTANTO il TELEGIORNALE ha i sottotitoli in MAIUSCOLO.
Ci hai mai pensato? Il motivo è soprattutto tecnico: l'operatore deve intervenire
"manualmente" quando fanno interviste in diretta e quando ci sono inviati
in loco.
Nei film è tutto "automatico" e oltre a sottotitolare in minuscolo li colorano
pure.
Ci arrivi adesso?
DJ> In secondo luogo tu non scrivi opinioni, ma pretendi di avere ragione
Io non pretendo niente. Le cose che ho scritto (sulla maggiore leggibilità
del minuscolo rispetto al maiuscolo per
via del riconoscimento del profilo delle parole, e dei caratteri scuri su
fondo chiaro) le insegnano a Scienza della Comunicazione, e se non vengono
applicate nei sottotitoli per sordi, la ragione è unicamente
che quasi tutti gli udenti danno per scontato che chi è sordo è anche scemo
o comunque semianalfabeta, e quindi non ha familiarità con la forma minuscola
delle lettere (che è poi la ragione per cui anche i testi nelle nuvolette
dei fumetti sono scritti in maiuscolo).
Detto ciò, se tu e altri preferite l'attuale sistema di sottotitolazione,
ho già detto che accetto il volere della maggioranza e non ho altro da aggiungere.
Geooorge
Ma guarda che la leggibilità dei sottotitoli del TG è pressoché
PERFETTA, sei tu che ti lamenti per niente.
Io riesco a leggere e a vedere le immagini in contemporanea, senza nessun
problema di sorta.
In secondo luogo tu non scrivi opinioni, ma pretendi di avere ragione: nemmeno
mi conosci e sai chi sono, quindi come fai a scrivere:
> Ma allora tu il TG lo guardi leggendo solo i sottotitoli e basta!
Abbassa la cresta, è meglio.
DJ> Nel TELEGIORNALE NON serve COLORARE i sottotitoli
> perchè NON ci sono PERSONAGGI
Guarda che i personaggi non c'entrano niente con il senso delle mie argomentazioni.
Ma fa nulla: se tu ragioni così, vuol dire che per te i sottotitoli del TG
vanno bene come sono, visto che non sapresti che fartene di una migliore leggibilità
(che sarebbe utile per poter leggere che cosa realmente sta dicendo il presentatore).
> Concludo che il paragone fra i PC e la sottotitolatura
> (paventata dal tal Geooorge) fa veramente schifo,
> un conto sono i pc su cui lavorare tot ore durante la giornata,
> un conto è solamente MEZZORA di telegiornale.
Ma allora tu il TG lo guardi leggendo solo i sottotitoli e basta! Io invece
vorrei fare come quando guardo i film stranieri sottotitolati per gli udenti
(guarda caso, in minuscolo su fondo chiaro): riconoscere in fretta le parole
(quindi parola per parola e non lettera per lettera) per poter osservare le
facce dei protagonisti e quello che succede in scena, anziché stare a guardare
solo uno stupido striscione di testo.
Ma credo che sia inutile continuare a discutere... il mio punto di vista è
minoritario, probabilmente perché io nei DVD preferisco leggere i sottotitoli
in italiano per udenti invece di quelli per non udenti... riesci a indovinare
perché?
Ciao.
Geooorge
Mi inserisco nella stupida diatriba sulla colorazione o
meno dei sottotitoli.
Nel TELEGIORNALE NON serve COLORARE i sottotitoli perchè NON ci sono PERSONAGGI
a cui attribuire il significato di "protagonista", "co-protagonista", "antagonista"
e via dicendo come (giustamente) avviene nei *FILM*.
"Parla" soltanto il presentatore e QUINDI la RAI ha ritenuto opportuno adottare
il BIANCO su SFONDO NERO; per inciso indica inoltre (per i più lobotomizzati,
ovviamente) che il presentatore del tg è l'unico protagonista...:-))
Concludo che il paragone fra i PC e la sottotitolatura (paventata dal tal
Geooorge) fa veramente schifo, un conto sono i pc su cui lavorare tot. ore
durante la giornata, un conto è solamente MEZZORA di telegiornale.
Aggiungo una postilla per chi non avesse capito il senso della mia risposta
a Daniele Tosti (DT):
Provate a farvi una pagina web interamente scritta in MAIUSCOLO bianco
su sfondo nero, e un'altra più normalmente scritta in minuscolo nero
su sfondo bianco, poi chiedete ai vostri utenti quale delle due versioni fanno
più fatica a leggere, occhiali o non occhiali... (a parte la faccenda del
colore, le lettere maiuscole hanno tutte la stessa altezza: "BUGIA" vs. "bugia").
Geooorge
DT> Per quanto riguarda i colori dei sottotitoli,
> a parte che anche secondo me George bisogno di cambiare occhiali,
Come fai a dirlo? Io non commetto quasi mai errori nello scrivere, a differenza
di te e altri.
DT> e' da una vita che la RAI sottotitola con sfondo nero e per motivi
ben precisi
Ed è da una vita che MacOS e Windows sono passati (dall'originario bianco
o verde su nero) al testo nero su sfondo bianco: che è quello in cui da sempre
sono scritti libri e giornali.
La vista umana si è evoluta per vedere oggetti scuri sullo sfondo del cielo
diurno (chiaro), per cui leggere testo chiaro su sfondo scuro è più faticoso
che viceversa, indipendentemente da quanto effettivamente faticoso sia in
assoluto.
Oh, ma che senso ha starne a discutere con te?
Io chiudo qui e me ne vado. Addio.
Geooorge
Io col tg1 ho trovato solo un problema: dover cambiare abitudini orarie...
^_^;
Per quanto riguarda i colori dei sottotitoli, a parte che
anche secondo me George bisogno di cambiare occhiali, e' da una vita che la
RAI sottotitola con sfondo nero e per motivi ben precisi (provate a guardare
i colori usati dalla tv francese: semplicemente squallidi
e stancano pure l'occhio).
Veramente i sottitoli in bianco stampatello su sfondo nero
li aveva pure il Tg2, quindi non c'è nessuna differenza rispetto alla precedente
edizione.
Piuttosto credo sia leggermente migliorata la sottotitolazione "on time" durante
le interviste e i servizi in diretta con gli inviati.
Per quelli (come George) che fanno fatica a leggere, consiglio un buon oculista..:-)
Bye
WM> Come va il TG1 delle ore 20 sottotitolato?
A dire il vero, non mi entusiasma. Si legge con difficoltà per via dell'impiego
del maiuscolo in bianco su fondo nero. Si avrebbe un miglioramento di leggibilità
utilizzando caratteri minuscoli in nero su fondo giallo o verde chiaro.
Credo che le ragioni di questa differenza tu le sappia. Se poi uno è così
analfabeta da riuscire soltanto a compitare le lettere maiuscole una per una,
credo che non avrà nessuna voglia di leggere i sottotitoli e preferirà l'interprete
gestuale.
Geooorge
Come va il TG1 delle ore 20 sottotitolato?
Vi saluto da Londra dove sono alla BBC per una visita interessante, sia tecnicamente,
sia per definire alcune attività future.
Intanto è iniziata la sottotitolazione del TG1-RAI delle
ore 20: quali sono le vostre prime impressioni?
[..]
Per ciò che riguarda il cinema sottotitolato, si tratta di
un obiettivo che sta molto a cuore a me e particolarmente a mio figlio Giacomo.
Ne abbiamo parlato un po' nella recente conferenza di Ispra, anche se ci si
è concentrati maggiormente sulla sottotitolazione di conferenze e di trasmissioni
televisive:
seguire i link EVENTI > 2003 > Novembre-eAccessibility.
Ciao a tutti, è la prima volta che accedo qui. Ho una ipoacusia bilaterale
di media/grave intensità fin dall'età di 4/5 anni. Chi mi può dire se ci sono
interpellanze o proposte di legge in merito alla sottotitolazione
di film stranieri nelle sale cinematografiche italiane?
Trovo assurdo che questa perdurante barriera comunicazionale
non possa essere infranta per consentire agli audiolesi di vivere
il grande cinema nei posti per i quali è stato pensato: al cinema,
appunto, nel buio di una sala, sul grande schermo... un'emozione del tutto
diversa rispetto a un salotto e un dvd!
Grazie a chi saprà darmi una risposta. Francesco
...Tutti noi dobbiamo ammettere che gli insegnanti che hanno
un posto piu' importante nei nostri ricordi sono quelli che amavano e avevano
cura di ogni alunno e che praticavano la loro professione con passione, gioia
ed entusiasmo. Cio' che i medici-clown, dei rivoluzionari
sociali, fanno e' occuparsi dei malati e dei disabili con amore, humor, empatia,
tenerezza e compassione per il paziente.
Ecco dunque il sogno, il miracolo, che parte da un naso rosso, dal prendersi
CURA degli altri, dalla convinzione che la salute si basa sulla felicita'.
E arriva...boh, chi lo puo' sapere, ma di certo molto piu' in la' di quello
che vi state immaginando......
Eccomi qua, dott.ssa in Scienze dell'educazione. [rif. messaggio del 11/12/2003
ore 20.44].
Con una tesi che parla di adolescenza di ragazzi
audiolesi e delle problematiche legate al rapporto studente-docente
nella scuola superiore e nell'universita'.
Ed ora eccomi pronta per una nuova sfida, un corso di formazione per diventare
"Dott. Sorriso", quei fantastici medici-clown
che portano gioia e risate nei reparti pediatrici degli ospedali.
Vi chiederete cosa c'entra questo con il percorso che ho seguito fin ora.
C'entra... c'entra...
Innanzitutto bisogna parlare di "comunicazione povera". Il piacere del rapporto
personale, del capire la persona nella sua interezza, di
condividere emozioni. Senza questo genere di approccio il
"trattare con ammalati, con disabili, con persone in difficolta'" diventa
impersonale e superficiale.
L'etica della distanza professionale, la paura dell'essere "troppo coinvolti"
distrugge la medicina e la pratica educativa-didattica.
Il programma di riconoscimento vocale e' uno dei rari casi
in cui la scienza (in questo caso l'informatica) incentiva il bisogno di interazione
tra docente e allievo, tra chi offre e chi riceve.
"Voice" obbliga il docente in prima persona a non
delegare ad altri l'utilizzo di tale sistema e a farsi carico
del problema di comunicazione dei ragazzi sordi. Involontariamente
suggerisce una ristrutturazione nel modo di pensare l'assistenza,
il sostegno e piu' in generale l'educazione e l'istruzione.
Si e' soliti pensare alla tecnologia come a qualcosa che spersonalizza i rapporti
interumani. Effettivamente e' cosi' per la maggior parte del suo utilizzo
nella pratica medica e in quella didattica.
Ma con "Voice" e la mia tesi ho tentato di lanciare un nuovo messaggio per
la ridefinizione del rapporto medico-paziente, docente-allievo anche sotto
lo stimolo della tecnologia informatica. ...