Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, Istituto per la Protezione e Sicurezza del Cittadino, Progetto VOICE
English| Italiano
Home
Progetti
Eventi
Didattica
Media
VoiceLab
Forum
Percorso:
Didattica > Sport > Integrazione

Il Progetto VOICE
I diversamente abili,
l'arte, lo sport, la cultura e il lavoro

Un'integrazione sociale possibile in Europa


Arte, cultura e sport sono auspicabili per favorire l'integrazione nella società delle persone disabili (ciechi, sordi, disabili motori) in quanto favoriscono solidarietà e comunicazione tra gli individui.
Ma le principali barriere da abbattere per una piena integrazione dei disabili sono quelle mentali della gente comune. La maggior parte delle persone non-disabili riesce a fatica ad immaginare quali siano le reali difficoltà dei disabili nella vita quotidiana.
Sarebbe utile realizzare delle ricerche cross-culturali per comprendere come le persone disabili realmente riescono a vivere la vita di tutti i giorni nel tempo libero e nei luoghi di studio e lavoro e quali pregiudizi spesso incontrano da parte della gente comune.
Si farebbe un passo avanti se alcune persone disabili fossero disponibili a raccontarsi e a raccontare come realizzano l'integrazione nella società nonostante i vari handicap, evitando di ghettizzarsi e di chiudersi a frequentare unicamente associazioni di persone portatrici del loro stesso handicap, realtà particolarmente vera per i non udenti, la cui principale difficoltà è la comunicazione.
Non dimentichiamo che siamo nell'era dei new-media e della comunicazione multimediale e ciò penalizza molto i non udenti, anche se le attuali tecnologie e la diffusione nell'uso degli SMS e delle e-mail sta radicalmente cambiando il modo di comunicare dell'intera società e può consentire una migliore partecipazione e integrazione dei non-udenti.
Per quanto riguarda ciechi e disabili motori le difficoltà principali per una piena integrazione nella società attuale sono a livello di possibilità di fruizione dei principali prodotti, quali arte, cultura, musica e sport e di accessibilità a tali luoghi. Si pensi all'accessibilità ai concerti e agli eventi sportivi nei palazzetti degli sport e negli stadi.

Se da un lato l'handicap tende a sparire quando la persona diversamente abile si trova tra persone aventi tutte lo stesso handicap, esso può creare chiusura in se stessi e isolamento qualora si trovi tra non-disabili, situazione in cui invece l' handicap tende ad emergere.
Non dimentichiamo che non tutte le persone normali sono pronte ad interagire con disabili e a riconoscere loro pari dignità, capacità e opportunità.
In Australia e Nuova Zelanda è ampiamente diffuso l'uso del termine di persone diversamente abili: potrebbe essere quindi utile studiare come in tali continenti questa categoria di persone viva il proprio handicap nelle Università, nei luoghi di lavoro e nel Tempo Libero, e come risolva problemi comuni di vita quotidiana.
Sarebbe poi utile confrontare tali risultati con ricerche sempre suddivise per tipologia di handicap tra i vari Stati Membri dell'UnioneEuropea in modo da ricostruire una mappa della disabilità vissuta da chi l'handicap ce l'ha.
Sarebbe utile sensibilizzare la gente comune verso queste tematiche attraverso la diffusione di opuscoli informativi nei negozi e nelle biblioteche.
Si potrebbe realizzare una miglior formazione dei giornalisti che potrebbero aiutare a diffondere progetti e informazioni inerenti le tematiche sull'essere diversamente abili su riviste e giornali a larga diffusione. Sarebbe auspicabile la stessa diffusione di notizie a livello dei mass-media, radio e televisione, e si potrebbero realizzare servizi su storie di persone diversamente abili quali ciechi, non-udenti e disabili motori, che sono riuscite a realizzare una piena integrazione sociale, da portare come esempio per chi questo obiettivo non l'ha ancora raggiunto e dimostrando come sia alla portata di molti.
Per le persone non udenti a livello tecnologico sarebbe utile favorire la diffusione della sottotitolazione delle trasmissioni televisive e film e verificare quale diffusione sia stata raggiunta nei vari Paesi europei. Ancora migliorabile sarebbe la possibilità di diffondere un sistema di sottotitolazione delle telefonate, nonostante l'attuale diffusione dei videotelefoni e videofonini.
Per le persone non vedenti si potrebbero aumentare le iniziative a favore del libro parlato e dei servizi di lettura e registrazione di testi universitari, nonchè aumentare il numero di film e serie televisive raccontate per Radio come già accade per alcuni programmi tipo E.R.
Per le persone disabili motorie resta il classico problema dell'accessibilità dei luoghi d'arte, cultura, sport, superabile se gli organizzatori di tali eventi tenessero conto di realizzare tali iniziative in luoghi di facile accesso.
A tal proposito sarebbe utile un lavoro di sensibilizzazione presso gli Enti culturali e sportivi a livello di Comune e Provincia, quindi Enti Statali ma anche privati, inerenti quali siano le modalità migliori di accesso a tali manifestazioni da parte di disabili motori e ciechi.
L'integrazione dei diversamente abili si realizza oltre che rendendo fruibili arte sport, musica e cultura a questa categoria di persone, anche attraverso l'inserimento lavorativo. In merito a ciò ricordo che spesso i diversamente abili hanno soglie di sopportazione dei livelli di stress inferiori rispetto ai non disabili, pertanto, per permettere una piena realizzazione umana di queste persone anche al di fuori dell'ambito lavorativo, sarebbe utile consentire delle riduzioni di orario, qualora il disabile si trovi in particolare difficoltà, anche nel caso in cui si sia già raggiunto un collocamento mirato.

Sosteniamo l'approccio sociale, in opposizione a quello medico per l'integrazione delle persone disabili, quindi ci interessa mostrare come arte, cultura, sport aiutino l'integrazione delle persone diversamente abili e unitamente a queste anche la diffusione delle innovazioni tecnologiche, tra cui il Progetto VOICE per le persone non udenti, il cui utilizzo per sottotitolare conferenze può migliorare l'integrazione di queste persone permettendo una miglior partecipazione alla vita sociale.
Quello che ci interessa e ci preme è trovare strumenti tecnologici (es. Progetto VOICE, Internet) e non (arte cultura, sport) che aiutino e favoriscano l'integrazione sociale di persone disabili, nella prospettiva di creare in Europa una comunità in cui anche persone diversamente abili si sentano parte e favorire la partecipazione attiva in tutti i settori del vivere civile anche di questa categoria di persone, in particolare anche ai livelli politici locali.
A tale scopo sarebbe possibile intraprendere alcune iniziative:


Mappa
Accessibilità
Copyright
Contatti
inizio pagina