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Eventi 2005
Torino e Bardonecchia, 17-20 marzo 2005
Progetto Europeo
Giovani oltre le barriere
Niente di noi senza di noi: verso l'Europa

Incontro dei Giovani europei con abilità diverse
Interscambio delle esperienze di vita nell'integrazione
Valorizzazione del tempo libero e attività sportive adattate


Incontro dei giovani europei con abilità diverse a promozione della conoscenza.
Interscambio delle esperienze di vita nell'integrazione di una società multinazionale.
Valorizzazione del tempo libero con focalizzazione delle attività sportive adattate in vista dei grandi appuntamenti sportivi internazionali.

Sul piano della diffusione di concetti e principi che difficilmente potranno essere ignorati dalle istituzioni e dalla società, il 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità è stato significativo e importante. La sua valenza, anche se in generale l'iniziativa può aver evidenziato delle negatività, è risultata ampiamente positiva perché rappresenta la crescita di consapevolezza che le persone con disabilità, le loro famiglie e le associazioni hanno dimostrato di aver acquisito per l'ampliamento della sfera dei propri diritti.

Il forte richiamo al valore del coinvolgimento e della partecipazione è stato nitidamente sintetizzato nello slogan che è stato alla base di molte iniziative organizzate nel corso dell'anno europeo "niente su di noi senza di noi". Le prospettive per il futuro arrivano dall'Unione Europea e dalle azioni che le Associazioni Europee che operano per e con le persone con disabilità stanno e sapranno produrre.

La comunicazione della Commissione Europea (cit. COM [2003] 650) annuncia: "lo sviluppo di un piano d'azione evolutivo e pluriennale basato essenzialmente sul mainstreaming nel contesto di diversi ambiti politici dell'UE; questo piano d'azione sulla disabilità ha un orizzonte temporale fissato al 2010 e contemplerà la pianificazione, l'attivazione e il follow-up di azioni prioritarie suscettibili di contribuire in modo significativo a cogliere le opportunità e ad affrontare le sfide per quanto concerne l'integrazione socio-economica, la parità di accesso per tutti e l'effettiva partecipazione. Le azioni prioritarie saranno quindi complementari l'una all'altra, in modo da consentire di sviluppare un insieme coerente di attività a livello dell'UE, nazionale o decentrato".

L'idea da cui nasce il progetto

Il progetto nasce per rispondere alla necessità di una verifica in contesto europeo sui bisogni delle persone giovani con disabilità e sulle possibili soluzioni a tali bisogni, così come è emerso nei diversi incontri avvenuti durante il 2003.

L'esigenza che si intende affrontare

Favorire il colloquio in ambito europeo fra giovani persone con abilità diverse per un confronto su progetti e sulle attività a loro favore progettate, realizzate, in via di realizzazione o da promuovere.

Le azioni

Affrontare il problema della disabilità motoria con compromissione cognitiva congenita o acquisita di persone giovani (età 15 - 30 anni). Sono questi gli anni in cui viene raggiunto il massimo livello di plasticità mentale e quindi più facilmente si realizza il coinvolgimento bilaterale: individuale e sociale. Le fasce che si intendono affrontare sono: educazione, inserimento lavorativo, tempo libero, attraverso le attività maggiormente socializzanti.

L'obiettivo

Lo scopo, oltre al sempre proficuo scambio di buone prassi, è quello di sensibilizzare, promuovere e formulare nuovi interventi e leggi che riescano ad armonizzare le realtà dei singoli paesi europei in una ricerca di autonomia comune a favore dei giovani diversamente abili.

Le Fasi

L'attuazione del progetto europeo prevede la partecipazione su invito di 5 giovani diversamente abili e del loro assistente provenienti da più paesi della Comunità Europea: Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Polonia, Ungheria ed Italia, paese ospitante.
Momenti qualificanti dell'incontro europeo sono: lo sport, il tempo libero, il convegno (momenti di discussione e di scambio culturale).

Ogni tema prevede la partecipazione diretta dei giovani che trovano, nella comunicazione della propria esperienza nel paese natale, un'occasione per approfondire la conoscenza ed operare una fraternizzazione, effettiva spinta all'integrazione dei popoli.
L'esposizione dei singoli partecipanti sarà integrata da: workshop con la partecipazione di esperti, dimostrazioni di competizioni sportive, attività ludiche, esposizione di ausili facilitanti l'autonomia e la socializzazione.
I momenti di discussione si integrano con attività artistiche, visite a musei e a luoghi di rilevanza culturale con approfondimento degli usi e dei costumi locali.

Lo sport

Le Olimpiadi in Piemonte sono l'occasione per affrontare con un esempio concreto il tema dello sport adattato e discutere il significato del vivere la pratica sportiva come momento di crescita personale, motivazione alla socializzazione, momento di competizione.
Il confronto deve far emergere la reale partecipazione ad attività sportive dei giovani protagonisti del progetto europeo.
Socialmente è importante comprendere come sia vissuto il significato delle Olimpiadi ed il valore delle Paralimpiadi, sia sotto il profilo di partecipazione di giovani ad un evento sportivo internazionale, sia sotto il profilo di un momento di incontro tra differenze. Quest'ultima considerazione ci porta ad interrogarci sul perché esista una differenziazione temporale dei due eventi internazionali: le Olimpiadi e le Paralimpiadi.
L'augurio è che l'evento internazionale possa diventare un unico incontro ed un percorso non formale di autoeducazione fra identità e differenze con un programma di gare che preveda anche l'inserimento diretto dei portatori di handicap, previa introduzione di utili accorgimenti per l'espletamento degli eventi sportivi.
La visita ai luoghi sede delle gare olimpiche, la proiezione di filmati specifici sulle Paralimpiadi, le valli olimpiche piemontesi e l'intervento di maestri e campioni delle specialità sportive invernali, si alterneranno ai dibattiti.
Il tema di discussione dei giovani verte in specifico sullo sport adattato e sul turismo. Gli spazi e i tempi dedicati ai singoli sport, l'articolazione dell'attività e gli strumenti sviluppati, oltre che per l'attività sportiva, per facilitare gli incontri fra culture e paesi diversi, sono oggetto di discussione con l'ausilio di audiovisivi.

Tempo libero

Il tempo libero è lo spazio in cui ogni persona può coltivare le proprie attitudini e le proprie passioni. Il tempo libero può essere vissuto come momento educativo importante favorente senza formalità lo sviluppo di attitudini artistiche, abilità cognitive e manuali, conoscenza della natura e dell'ambiente, interscambio sociale.
Il tema di discussione dei giovani verte in specifico sullo sport adattato e sul turismo. L'analisi dei temi prevede inoltre un approfondimento sulle possibilità di strutture di accoglienza idonee, mezzi di trasporto, potenziale recettività.

Il convegno

Il convegno vuole approfondire con i giovani diversamente abili, con gli esperti e con una esposizione, le facilitazioni a comunicare ed all'abilità motoria. Si ripropone inoltre di dedicare uno spazio agli aspetti giuridici della socializzazione delle persone con abilità diverse.
E' un momento importante di conoscenza dove i bisogni dovrebbero trovare una risposta nelle realizzazioni scientifiche e una verifica negli strumenti che i partecipanti al convegno vedranno esposti. Le dimostrazioni pratiche dovrebbero evidenziare l'utilità nell'accrescere l'autonomia nell'ambito della casa, della scuola, del lavoro, del tempo libero.

Comitato Organizzativo:

Comitato scientifico: Sono stati contattati:


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