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Progetto VOICE: Eventi 2005
Pittura su legno, di Ingmar Bergman
Articolo pubblicato sulla rivista del Collegio Universitario Einaudi

Annual Report Anno Accademico 2004/2005

Articolo sullo spettacolo Pittura su Legno del 19 giugno 2005

Gli allievi del corso di teatro dell'anno 2004-05 del Collegio Universitario Einaudi hanno realizzato lo scorso 19 giugno nel Borgo Medioevale del Valentino, con la regia di Laura Bombonato, lo spettacolo Pittura su Legno, dramma in un unico atto, che Ingmar Bergman trasformò nel Settimo sigillo.

Sono Giacomo Pirelli, l'unico attore non udente in questo spettacolo tra molti attori udenti e sono felice della scelta della regista di affidarmi un ruolo significativo nello spettacolo, quello del cavaliere. Sono contento di aver potuto dimostrare che un attore non udente può avere le capacità di interpretare un ruolo importante alla pari di un udente ed essere apprezzato dal pubblico non solo per i dialoghi, ma anche per la mimica e l'espressività del volto e del corpo.
Il ruolo del cavaliere, come peraltro il tema generale, si riferisce ad un'azione drammatica relativa alle crociate, dipinta su un muro, ambientata nel 1300, periodo in cui infuriava la peste, con la presenza costante della Morte. Tuttavia lasciava spazio anche a scorci allegri, nei quali si annotavano movimenti, battute, gesti e toni disarticolati del personaggio dell'istrione medievale.
Il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo, in particolare la grande intensità ed al tempo stesso la grande spontaneità degli attori, per la maggior parte debuttanti.
Ancor prima dell'inizio dello spettacolo, la regista ha creato un'atmosfera particolare, chiudendo uno dei due portoni di accesso alla Piazzetta del Borgo e fissando il luogo d'incontro per gli spettatori presso l'altro portone, quello del ponte levatoio. Qui sono stati accolti ed accompagnati in gruppo fino alla piazzetta, dove da tempo risuonavano le voci degli attori in fase di riscaldamento della voce. La collocazione particolare delle sedie, situate nella parte centrale dello spazio disponibile ed orientate in direzioni diverse, nonché delle panchine collocate altrove e delle lenzuola per terra, ha dapprima sorpreso il pubblico, ma poi gli ha consentito di assistere a 360° al costante movimento degli attori nei posti più diversi della scena e delle collinette adiacenti.
Lo spettacolo è stato sottotitolato grazie alla proiezione di sovratitoli del testo integrale, consentendo ai non udenti di seguire i dialoghi, vista la difficoltà di leggere a distanza sulle labbra degli attori. I sovratitoli sono stati preparati da due dottorandi del Dipartimento di Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture dell'Università di Bologna, sede di Forlì, e con la collaborazione del Progetto Voice del Centro di Ricerca della Commissione Europea. Il lavoro ha richiesto un impegno notevole, anche per lo svolgimento all'aperto ed i frequenti spostamenti degli attori durante le scene. Da parte mia ho contribuito alla preparazione dei testi da proiettare e del Sito Web con informazioni, foto e filmati dello spettacolo.
Se il Gruppo Teatrale del Collegio Einaudi ha già organizzato negli anni scorsi spettacoli teatrali di indiscusso successo, è da sottolineare il carattere innovativo dello spettacolo di quest'anno. In effetti, la sottotitolazione ha permesso di rivolgersi ad un pubblico più ampio, facilitando la comprensione anche da parte dei non udenti. La regista e tutti gli attori si sono impegnati per la realizzazione dello spettacolo, ottenendo un ottimo risultato, a conferma di un approccio interdisciplinare e di uno spirito di apertura verso esigenze diverse. Poiché i teatri sono luoghi di aggregazione sociale e culturale, i non udenti desiderano partecipare, sia come attori sulla scena, sia come spettatori che possono comprendere anche i dettagli delle battute.
Speriamo che questa iniziativa, insieme a quella del Progetto Disabili del CUS Torino, possa trovare un seguito nelle prossime attività, sia nel campo teatrale, sia in quello delle Paralimpiadi 2006 e delle Universiadi 2007. Un sogno, che trova riscontro ancora limitato da parte della struttura universitaria, è quello di vedere sottotitolate in modo automatico le lezioni che frequento, riducendo le difficoltà di presa di appunti con l'aiuto di studenti 150 ore.

Giacomo Pirelli
giac_pirelli@hotmail.com


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