Il Progetto VOICE è nato nel 1996 con l'obiettivo di consentire una
maggiore autonomia della persona audiolesa, attraverso l'ausilio del riconoscimento
vocale.
Il 20 febbraio 1998 il team del Progetto utilizzava per la prima volta il
sistema di sottotitolazione in parlato continuo durante una conferenza.
Da quel momento in poi le esperienze si sono moltiplicate, fino a raggiungere
6000 partecipanti.
Nella didattica, la sottotitolazione di una lezione o di
una conferenza facilita l'integrazione dello studente audioleso nel gruppo-classe.
Nel campo televisivo, la sottotitolazione è un elemento
indispensabile per l'utente audioleso e contemporaneamente agevola la comprensione,
da parte di tutti gli utenti, delle trasmissioni in lingue diverse dalla propria.
Videoconferenze e telefonate sottotitolate costituiscono
un salto di qualità nella comunicazione a distanza, dalla quale gli
audiolesi erano finora esclusi.
Tutte queste attività consentono un armonico sviluppo e rinforzo dell'apprendimento
del linguaggio: il ragazzo audioleso può apprendere la lingua
dalla lezione sottotitolata nella scuola materna, rinforzarla guardando un
cartone animato sottotitolato alla televisione e, via via negli anni, seguire
lezioni scolastiche ed universitarie, conferenze e programmi televisivi sottotitolati.
Ciò consente di arricchire il linguaggio, facilitare la lettura anche
di libri, giornali e rapporti, prendendo parte più attiva nella Società
dell'Informazione.