Sono Giacomo Pirelli, uno studente audioleso che frequenta il terzo anno
del corso di multimedialità, cinema e teatro (MultiDams) all'Università
a Torino.
Il 30 dicembre 2004 ho incontrato a Parigi Frédéric Le Du, responsabile
dell'Associazione Accès Culture, che si occupa dell'accessibilità
ai teatri per i ciechi, i sordi e i sordastri. Da 15 anni quest'associazione
ha lavorato molto in questo campo ed è riuscita a fare i sottotitoli
di alcuni spettacoli teatrali sia moderni che classici nei teatri a Parigi,
a Marsiglia e in altre grandi città francesi, per i sordi, gli stranieri
e coloro che vogliono assistere ad un spettacolo in cui gli attori recitano
e non tutti riescono a capirli bene. Si è inoltre occupato dell'audiodescrizione
delle scene per i non vedenti.
Frédéric inizialmente ha lavorato come scenografo all'interno
del teatro nazionale di Chaillot. Nel 1991 il Ministero della Cultura francese
ha fatto approvare una legge importante sull'accessibilità dei teatri
per le persone con disabilità sensoriali.
Frédéric ha presentato le attività della sua associazione
ed ha sottolineato l'importanza di diffondere l'uso dei sistemi di sottotitolazione
nei teatri.
Dal 1990, in Francia diversi teatri sono accessibili ai disabili sensoriali,
sia ciechi che sordi. Per la stagione 2003-2004 sono state realizzate 17 opere
accessibili ai sordi in 9 teatri, sia a Parigi che in provincia, per un totale
di 106 repliche. A Parigi si possono seguire questi spettacoli al teatro di
Chaillot, alla Comédie française, all'Odéon e al teatro
della Collina, a Marsiglia al teatro della Criée, e a Aix en provence
al teatro du Jeu de Paume e al festival di Arts Lyriques.
Viene utilizzato un sistema informatico con libretto elettronico, nel
posto prenotato, per seguire perfettamente la recitazione degli attori con
meno fatica, tramite un testo preparato da un'équipe di specialisti
del testo teatrale, magari con qualche riassunto di alcune parti più
impegnative o di altre meno rilevanti.
Per ciò che riguarda le installazioni tecniche da effettuare in una
sala, secondo Frédéric è necessario prevedere un budget
minimo di 20.000 Euro per un computer, un trasmettitore, cavi e 10 schermi
individuali. Questi schermi (o libretti elettronici) sono stati creati
dalla ditta francese IDREL; sono di dimensione 25x23 cm e la visualizzazione
si effettua su 4 linee di 32 caratteri. Funzionano pilotati da un micro computer
a trattamento testi, grazie a un trasmettitore ad alta frequenza installato
nella sala che collega questi libretti direttamente. Dispongono di 2 canali
per i sordi, per i quali vengono segnalati anche gli effetti sonori, e 4 canali
per la traduzione in 4 lingue straniere (inglese, italiano, spagnolo e tedesco).
Il testo trasmesso comprende il 70% dell'opera completa, suddivisa in 1500
parti di testo, che viene inviato dalla regia in sincronismo manuale.
Giacomo Pirelli
giac_pirelli@hotmail.com
gennaio 2005
Per maggiori informazioni sulle attività dell'Associazione Accès Culture:
A richiesta di alcune associazioni di audiolesi e di alcuni gestori di teatri,
ho ripreso ed approfondito questo tema nel febbraio 2005 in un nuovo documento,
base per sviluppi futuri
(vedere: Sezione Media > Teatro).