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[Introduzione]

Molte delle osservazioni che abbiamo segnalato ci sembrano meritevoli di considerazione e invitiamo la RAI Televideo a voler evitare in futuro simili "incidenti".
Vogliamo comunque ringraziare la RAI per aver voluto aumentare progressivameente le ore sottotitolate (oltre 40 ore settimanali), offrendo così ai non udenti sempre piu' opportunità di seguire i programmi televisivi nell'arco della giornata.
Ci auguriamo che la RAI non voglia venire meno a questa tendenza nel corso dei prossimi anni e che, anzi, abbia in programma di voler incrementare sempre piu' le ore sottotitolate per i sordi, che in questo modo si troverebbero in una condizione un po' piu' vicina a quella dei telespettatori udenti.

Da un esame globale dei programmi sottotitolati trasmessi nel corso di un anno intero, si è notato che gran parte dei programmi per i non udenti è stata dedicata ai serials, ai films televisivi ed ai films in generale.
Abbiamo pertanto tratto alcune considerazioni che ci sembra utile esporre per una piu' ampia discussione sui generi televisivi da dedicare ai non udenti.
Esponiamo di seguito queste considerazioni ed i nostri suggerimenti:

- Vorremmo che la RAI Televideo dedicasse piu' spazio alla cultura. Abbiamo infatti notato che i programmi culturali veri e propri sono numericamente molto limitati.
E' stato finora dedicato poco spazio alla prosa: perchè non dedicare qualche ora in piu' alle recitazioni teatrali?
I documentari sono ben accetti, tuttavia in gran parte trattano di argomenti monotematici, in particolare del mondo animale (Quark, Geo, ecc.). A nostro avviso, riteniamo che sia da prendersi in considerazione l'opportunità di estendere i programmi culturali ad altri temi forse poco battuti ma sicuramente di grande interesse, come l'arte, l'archeologia, la storia, i costumi, ecc.
Esprimiamo un parere positivo nei riguardi delle programmazioni sottotitolate di inchieste di vario genere (Es.: "La donna che lavora", "Nascita di una dittatura" di S.Zavoli, "La lunga marcia" di E.Biagi, ecc.)
Ultimamente si è dato corso alla sottotitolazione di un programma culturale di notevole interesse: "Pickwick, del leggere e dello scrivere" andato in onda per diverse domeniche su RAI 3: si è trattata di un'ottima scelta e ci auguriamo che la RAI Televideo voglia proseguire nella sottotitolazione di programmi di questo genere con maggiore regolarità e frequenza.
Siamo certi che i non udenti saluterebbero con favore un aumento delle ore dedicate alla "cultura" in genere.

- A fronte dei vari generi televisivi finora sottotitolati non si è dato importanza ad un altro genere che, a nostro avviso, interessa sicuramente molte persone: quello relativo alla cronaca ed agli avvenimenti del giorno. Perchè non pensare anche a questo per i non udenti?

- Riteniamo doveroso che venga dedicato un minimo di spazio anche alla politica. Il programma "7 giorni al Parlamento" è andato in onda con i sottotitoli per un breve periodo. Perchè non farlo per tutto l'arco dell'anno?

- Per quanto riguarda la sottotitolazione facilitata per i bambini sordi, il Centro ritiene che questa procedura è di utile aiuto soprattutto per i bambini sordi prelinguali.
A questa conclusione siamo pervenuti anche dopo aver letto e valutato il contenuto di una Vostra pubblicazione: "La televisione da leggere - Bambini sordi e sottotitoli televisivi".

- Un argomento che sta a cuore di tutti i non udenti è sicuramente la sottotitolazione a programmi in diretta televisiva. A molti non è sfuggito il fatto che le Reti di RAI TV trasmettono settimanalmente parecchi programmi in diretta, ai quali i non udenti possono partecipare solo passivamente. Non solo, ma dobbiamo anche rilevare che, durante la campagna elettorale per le ultime elezioni politiche, in prima serata è stato dedicato un numero di ore sottotitolate al di sotto della media in quanto, nelle Reti televisive di RAI TV, si sono svolti, spesso in diretta, numerosi dibattiti con interventi di personalità politiche, da cui sono stati giocoforza esclusi i non udenti. Ciò è particolarmente grave in quanto anche i sordi hanno il pieno diritto di partecipare, quali liberi cittadini, alla vita politica del Paese.
Un altro esempio da cui si evidenzia la disparità di trattamento i non udenti l'hanno sperimentato durante la programmazione della serie "Il Pianeta dei dinosauri", condotta da Piero Angela in quattro puntate tra il settembre e l'ottobre scorso.
In quelle occasioni, infatti, i documentari erano regolarmente sottotitolati ma quando si è passati alla fase dibattimentale, che era in diretta, i sottotitoli erano improvvisamente spariti. E il dibattito, oltretutto, è anche cultura, visto che l'argomento trattato era puramente scientifico!
Da questi, come da altri esempi, emerge in tutta la sua evidenza la grande importanza che puo' assumere la sottotitolazione dei programmi in diretta televisiva. Basti pensare al telegiornale, fonte di informazione fondamentale per tutti.
Ci rendiamo conto che la sottotitolazione in diretta è un argomento difficile per molteplici ragioni, ma ci auguriamo che la RAI voglia accelerare i tempi per la sua realizzazione pratica, anche perchè da parte dello stesso servizio pubblico sono state fatte, da parecchi anni, delle promesse finora non mantenute.
La sottotitolazione in diretta, se realizzata, sarebbe un indiscutibile segno di progresso.

Per concludere, vogliamo avanzare una nostra proposta. Proponiamo alla RAI, di concerto con il Servizio Televideo, di aprire una sorta di rubrica, a cadenza periodica (es. settimanale), dedicata al non udente. Una rubrica condotta da uno o piu' esperti qualificati (tra i quali devono esserci dei non udenti) in cui vengano trattati i molti temi ed argomenti connessi alla minorazione uditiva in tutte le manifestazioni della vita quotidiana (scuola, lavoro, vita sociale, aspetti medici e riabilitativi, ecc.ecc.), con l'intervento di udenti e di non udenti.
Un'altra funzione di questo programma (ovviamente sottotitolato) potrebbe essere quella di illustrare, con interviste e filmati, le manifestazioni organizzate dalla Associazioni che si occupano delle problematiche dei sordi come, ad esempio, quanto riportato settimanalmente dalle pagine 774 e 775 del Televideo, e così via.
Gli argomenti di cui discutere di sicuro non mancano, trattandosi di una tematica ampia e complessa che riguarda moltissimi italiani.
Riteniamo questa rubrica un programma di grande valenza civile e sociale che potrebbe avere un buon indice di gradimento tra i telespettatori sia non udenti che udenti.


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Ultima modifica: September 1, 1997