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Alcune considerazioni del Centro COMUNICARE E' VIVERE sul Servizio Sottotitoli televisivi di RAI TV.



Il Centro Comunicare è Vivere, sulla base degli studi e delle ricerche di un gruppo di soci nell'ambito del "Progetto Sottotitoli Televisivi", ritiene di poter esporre alcune considerazioni utili per una migliore qualifica del Servizio Sottotitoli per i non udenti.
Cio' al solo scopo di fornire dei suggerimenti che, migliorando di fatto un servizio pubblico, consentano il riavvicinamento ad una effettiva parità dei diritti dei non udenti nei confronti delle persone udenti, come del resto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali (...). E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana (...)."
Nell'elaborazione del "Progetto Sottotitoli Televisivi", il Centro Comunicare è Vivere, nello spirito dell'uguaglianza civile e sociale, si è servito anche della collaborazione degli udenti, i quali hanno fornito delle utili informazioni altrimenti precluse, per ovvi motivi, ai sordi.
Di questa fondamentale collaborazione si parlerà piu' dettagliatamente nella parte Seconda della "Relazione".
Naturalmente, nell'esprimere il nostro punto di vista sul Servizio Sottotitoli di RAI TV, il Centro ha cercato di farsi interprete delle istanze ed esigenze di tutti i non udenti italiani, tenuto anche conto della grande varietà del mondo dei sordi.
Trattandosi di un'emittente pubblica, per la quale la RAI fa pagare un canone di abbonamento televisivo uguale per tutti, quindi anche per i non udenti, ci sentiamo in dovere di essere un po' "severi".
Naturalmente le nostre considerazioni, pur critiche, hanno l'obiettivo di dare un piccolo contributo di consigli costruttivi, che sono il frutto sia del normale utilizzo quotidiano del Teletext Televideo sia di un lungo e metodico studio al fine di suggerire alcune soluzioni per un servizio piu' qualificato e completo a favore dei non udenti.
Cio' premesso, esponiamo di seguito le nostre considerazioni ed i nostri consigli.

- I programmi televisivi sottotitolati vengono annunciati dalle signorine di turno, ma moltissimi non udenti non sono in grado di recepire questo annuncio per loro importante.
Per tale ragione consigliamo di far precedere la programmazione con un avviso scritto che avverte lo spettatore sordo che lo spettacolo che sta per iniziare è previsto in sottotitolazione mediante il Teletext.
Inoltre consigliamo, di tanto in tanto, che venga messa in onda una didascalia scorrevole oppure una scritta, magari dopo la breve interruzione del programma per la pausa pubblicitaria, che avverta che il programma è sottotitolato alla pagina 777 (o 778) del Televideo.

- Le ore sottotitolate per i non udenti sono in numero enormemente limitato rispetto a quelle accessibili agli udenti.
Per tale ragione riteniamo del tutto inaccettabile la sostituzione dei programmi previsti sottotitolati con altri programmi non sottotitolati, tranne, ovviamente, in quei casi di oggettivi impedimenti tecnici.
La sostituzione dei programmi sottotitolati, se reputata necessaria, dovrebbe essere consentita solamente con altre programmazioni sottotitolate. Cio' non sempre è accaduto.
Si è infatti spesso verificato che i programmi sottotitolati previsti siano stati sostituiti con trasmissioni in diretta di scarsa importanza ("amichevoli" di calcio, ecc.).

- In caso di interruzione della sottotitolazione per problemi tecnici del Servizio Televideo, Vi chiediamo di interrompere la programmazione fino al ripristino delle condizioni operative.
E' capitato piu' di una volta questo disguido così spiacevole per i non udenti che sono stati privati, anche per parecchi minuti, dei dialoghi scritti spesso nei moventi culminanti dei films cui stavano assistendo, con risultati facilmente immaginabili.
In questi casi risalta in tutta la sua evidenza ed ingiustizia il diverso trattamento riservato ai telespettatori udenti rispetto a quelli non udenti.
Infatti, quando viene a mancare l'audio, la programmazione viene immediatamente interrotta con la comparsa del consueto annuncio "La trasmissione sarà ripresa appena possibile".
Perchè non fare altrettanto quando, per momentanei disguidi tecnici, viene a mancare la sottotitolazione per i non udenti? Se non altro si tratterrebbero tutti gli utenti della televisione in modo equo e senza discriminazioni di sorta.

- Si è notata, durante lo scorso periodo estivo, una sensibile riduzione delle ore sottotitolate, con una ripartizione discutibile dei periodi di sottotitolazione nell'arco della giornata (ad esempio: il 17/7/93 e il 24/7/93 sono stati dedicati solo 20 minuti, il 21/7/93 e il 9/8/93 solo due telefilm per giunta nelle +ore pomeridiane e così via).
Riteniamo che, a prescindere dal fatto che in quel periodo molta gente è in vacanza, sia opportuno riconsiderare una piu' omogenea distribuzione delle ore dedicate ai non udenti (magari anche con programmi già trasmessi in precedenza), tanto piu' che la RAI TV trasmette quasi ininterrottamente, giorno e notte, ogni genere di spettacolo a tutte le ore e in tutte le tre Reti televisive a vantaggio del solo pubblico udente.

- Abbiamo notato con soddisfazione che negli ultimi tempi, si è verificato un significativo aumento delle ore sottotitolate con un numero di programmi via via crescenti.
Infatti, da una nostra ricerca condotta settimanalmente a partire dall'11 luglio 1993, risulta che ore sottotitolate e numero di programmazioni per i non udenti sono stati così ripartiti.

[La Ricerca] [Introduzione] [Quante Ore?] [Osservazioni] [Ragioni]


[La Ricerca] [Introduzione] [Quante Ore?] [Osservazioni] [Ragioni]

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Ultima modifica: September 1, 1997