Selezione operata da Giuliano Pirelli di alcune frasi della premessa, dell'introduzione e della conclusione della tesi di Laura Parodi, laureata audiolesa in Scienze dell'Educazione presso l'Università di Milano Bicocca
Prima e durante la stesura della mia tesi a volte mi sono chiesta:
perché parlare ancora della sordità che ha segnato
così profondamente la mia esistenza? Perché scrivere una
tesi che riguarda proprio la sordità e non trattare invece un
altro argomento?
... Sono sorda sin dalla nascita e ho sentito, per la prima volta, certi
suoni solo l'anno scorso, dopo aver attivato l'impianto cocleare, eppure
non sono mai stata soffocata dal silenzio, i suoni che non udivo,
li immaginavo, aiutandomi con la percezione corporea e visiva.
Come i bambini udenti, ho avvertito il bisogno di comunicare e di esprimermi,
e l'ho potuto fare con la parola, anche se questo ha richiesto, da parte
mia, un maggior impegno, che comunque non è stato vissuto come
una forzatura.
Il cammino intrapreso, sin da piccola, mi ha permesso poi di proseguire
negli studi e giungere al traguardo della tesi.
... dimostrare come sia possibile costruire un percorso formativo per
i soggetti sordi e di offrire la testimonianza di un modello educativo
di integrazione che può essere esteso ad altri.
... farmi portavoce delle esigenze degli studenti sordi all'Università
e dare visibilità a questo handicap, per molti ancora
invisibile e a cui, a volte, non si pone la dovuta attenzione.
... illustrare alcuni modelli auspicabili di integrazione all'Università,
suggerendo linee operative e nuovi strumenti per abbattere le barriere
della comunicazione.
La mia tesi, e questo non lo avevo previsto, è presentata proprio
nell'anno europeo del Disabile. Questa felice coincidenza è stata
accolta da me con entusiasmo, in quanto mi ha permesso di offrire un
contributo alla formazione di una cultura dell'handicap.
A testimonianza di ciò, nella mia ricerca ho cercato di presentare
un'immagine della persona in situazione di handicap, mettendone in luce,
non solo le difficoltà, ma anche le potenzialità e
la ricchezza sul piano umano e sociale.
...
Molto è stato scritto nel passato sull'educazione dei soggetti
sordi, e, più recentemente, sull'integrazione nella scuola di
tutti, relativamente, però, alla scuola dell'obbligo; poco invece
sulle problematiche degli studenti audiolesi degli Istituti di grado
superiore e quasi nulla sull'Università.
Questo perché, nel recente passato, le persone sorde laureate
erano delle eccezioni; infatti, è solo in questi ultimi anni
che il numero è in aumento e si trovano iscritti studenti sordi
in diversi Corsi di Laurea presso le varie Università italiane.
... Le pagine autobiografiche di alcuni studenti sordi universitari,
che ho riportato, testimoniano che il cammino dell'integrazione è
fattibile, anche se occorre rimuovere ostacoli e barriere, non solo
dal punto di vista della comunicazione, ma anche di quello culturale
e psicologico.
... presentare la specificità della sordità che si manifesta
a volte come un handicap invisibile, ma spesso fonte di disagio e di
emarginazione.
...
Come appare evidente anche dal titolo: Modelli auspicabili per l'integrazione
dei soggetti audiolesi all'Università, ho poi analizzato
la situazione attuale all'Università Bicocca attraverso questionari,
interviste, incontri con studenti sordi sia essi oralisti che segnanti,
docenti, operatori (Servizio di Interpretariato e Ufficio Disabili)
ed effettuando una rassegna sui servizi, i supporti e le risorse
attualmente presenti. ... Le nuove tecnologie ... la sottotitolazione
in diretta ...il Progetto Voice e la didattica multimediale ... rappresentano
dei settori da esplorare e da approfondire allo scopo di individuare
modalità di insegnamento più positive per gli studenti
audiolesi.
Come ultimo, ma non per importanza, ho riflettuto sulle proposte (come
la nomina di un Tutor referente ed esperto sulle problematiche
della disabilità uditiva) e sulle linee operative emerse dalle
interviste con alcuni docenti; sono infatti convinta che un reale
processo di integrazione richieda un impegno nuovo e maggiore da parte
dei professori universitari.
... In tal modo l'Università Bicocca può diventare la
testimonianza di un modello auspicabile per l'integrazione degli studenti
sordi.
...
Il numero crescente degli studenti iscritti e le testimonianze di esperienze
positive confermano che è possibile una formazione universitaria,
a patto che vengano rispettati certi protocolli riabilitativi e attuati
itinerari educativi adeguati.
Ho cercato di dare visibilità a ciò che è e
appare invisibile ad occhi profani, di far capire cosa significa
non sentire e di presentare nuove linee operative per una reale integrazione.
Anche alla luce della mia esperienza personale, confrontata con quella
di altri studenti sordi, ho avuto modo di constatare che i problemi
maggiori legati alla sordità sono dovuti alle barriere della
comunicazione.
... Resta ancora, però, un percorso da seguire, più difficile,
quello del passaggio dal piano delle proposte al piano operativo: occorrono,
a mio avviso, scelte coraggiose, investimenti economici e, soprattutto,
un diverso approccio culturale al problema dell'handicap.
Spero con questa mia ricerca di aver dato un contributo nella diffusione
di una maggior sensibilità nei confronti delle problematiche
relative alla sordità, così da abbattere le barriere della
comunicazione e far sì che lo studente audioleso possa vivere
pienamente l'integrazione nella sua ricchezza partecipando a tutti i
momenti della vita universitaria.
... Ho avuto tante soddisfazioni nel superare esami difficili, ma ho
pure il rammarico di non aver potuto seguire le lezioni, come avrei
desiderato.
Il mio auspicio è che i futuri studenti audiolesi possano
andare al di là delle barriere della comunicazione.
- - - - -
Laura si è laureata il 15/07/2003, presentando brillantemente la sua tesi, conseguendo la votazione di 100 e lode con la pubblicazione della tesi, nonchè i più vivi complimenti della giuria e del pubblico