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La sottotitolazione nei cinema

Sono Giacomo Pirelli, uno studente audioleso che frequenta il terzo anno del corso di multimedialità, cinema e teatro (MultiDams) all'Università di Torino.
Sono direttamente toccato dal fatto che le potenzialità enormi del cinema non siano interamente fruibili da parte di chi ha una disabilità, in particolare uditiva.
Facendo seguito alle richieste indicate in diversi incontri con associazioni di audiolesi e gestori di sale cinematografiche, scrivo questa relazione al fine di fare il punto della situazione sui primi passi concreti nella sottotitolazione cinematografica ed evidenziare i possibili punti di incontro fra due diverse esigenze:

Analizzando il problema risulta subito evidente la scarsa conoscenza da parte dei gestori dei cinema delle necessità degli audiolesi. Questi ultimi, dal canto loro, ignorano alcune difficoltà pratiche riscontrate dai gestori dei cinema, che, talvolta, sono accompagnate da un certo timore per le novità. Il rischio di investimenti incerti porta purtroppo a trascurare un mercato potenziale di notevole spessore.

Mi trovo quindi a sottoporre all'attenzione di tutti coloro che ne fossero interessati una relazione sulle esigenze degli audiolesi nei cinema e una lettera ideale da indirizzare ai gestori delle sale cinematografiche. Il tutto è completato da un Decalogo: dieci semplici regole o suggerimenti da tenere presenti.

Giacomo Pirelli
giac_pirelli@hotmail.com
gennaio 2005

Una proposta di legge regionale sulla sottotitolazione nei cinema è all'esame da parte della Regione Piemonte:


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