PARLIAMONE


notiziario

 

I servizi di logopedia a Milano e provincia

 

Nell'ambito di un'indagine conoscitiva che Alfa sta conducendo sulla situazione dei servizi di logopedia nella provincia di Milano, abbiamo chiesto ai responsabili dei diversi centri una descrizione della loro attività e delle metodologie seguite.
Iniziamio dai due centri che hanno frequentato i figli dei soci fondatori della nostra Associazione.

 

Il Servizio di Logopedia presso il Policlinico di Milano

 

L'Istituto di Audiologia dell'Università di Milano, diretto dal Prof. Del Bo iniziò la propria attività il 1 Novembre 1969, prima cattedra di Audiologia in Italia.

 

Nell'agosto 1971 furono istituite la:
- scuola di Specializzazione in Audiologia per medici
- scuola di preparazione per tecnici in Audiometria ed Ortofonia
- scuola per Audioprotesisti.

 

La sede dell'Istituto è situata nel Padiglione Moneta del Policlinico, dove si trovano gli ambulatori, l'Audiometria adulti ed infantile, la sala operatoria con il reparto degenti, il servizio di logopedia adulti ed il Centro Impianti Cocleari.

 

Il servizio di logopedia infantile ha iniziato la propria attività nel 1969 (responsabile Sig.ra Adriana De Filippis)
Il servizio di logopedia adulti ha iniziato la propria attività nel 1976 e si occupa del recupero del soggetto sordo pre e post-verbale, in età adolescenziale ed adulta, sia portatore di protesi acustica tradizionale che di impianto cocleare.

 

Il servizio è attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13.00.

 

Si occupano della riabilitazione le logopediste:
- E. Amigoni (responsabile - volontaria)
- F. Nume (responsabile - strutturata)
- L. Todini (borsista)
- S. Comaschi (volontaria)
- S. Belelli (volontaria)

 

Presso il Centro Impianti Cocleari (responsabile dr. A. Zaghis) sono stati impiantati e riabilitati 39 pazienti sordi, di cui 21 pre-verbali di età compresa fra i 3 e i 28 anni e 18 post-verbali di età compresa fra i 14 e i 65 anni.
Si occupano dell'attività e della regolazione dell'elaboratore del linguaggio l'ing. L. Del Bo ed il dr. E. Fagnani.

 

Nella sede distaccata di via Pace 9 si trovano i servizi di logopedia, referente logopedista F. Nume, e quello di oto-vestibologia, responsabile prof. Cesarani.

 

Nel servizio di logopedia di via Pace cinque logopediste strutturate (E. Carravieri, F. Cippone, P. Cippone, G. Monti, F. Nume), di cui due a part-time, si occupano della diagnosi e riabilitazione delle seguenti patologie:
- sordità infantile
- ritardo del linguaggio
- sindrome di Down
- disprassia
- disartria
- afasia e disfasia
- balbuzie
- disfonia
- disturbo di apprendimento e dislessia
- insufficienza velo-faringea
- deglutizione atipica

 

Inoltre supervisionano l'attività delle allieve tirocinanti del corso universitario (D.U.), secondo e terzo anno, alle quali vengono affidati parte dei pazienti afferenti al Centro.
Mantengono i contatti con le scuole e gli operatori esterni, i medici e le cliniche che inviano i pazienti (De Marchi, Mangiagalli, Regina Elena).

 

L'attività scientifica e di ricerca coinvolge tutto il personale dell'Istituto (logopedia infantile ed adulti) con la partecipazione a congressi nazionali ed internazionali, corsi di aggiornamento e con la pubblicazione di articoli su riviste specializzate.

 

Contempla inoltre lezioni agli studenti delle scuole di Logopedia ed Audiometria e la guida alle tesi di diploma.

 

Nel periodo Gennaio - Dicembre 1996 presso il servizio di logopedia adulti sono state effettuate 916 sedute terapiche.
Presso il servizio di logopedia di via Pace sono stati effettuati 309 esami del linguaggio, 2900 terapie logopediche adulti, 6500 terapie logopediche bambini.

 

Dalla sua istituzione l'Istituto di Audiologia si è occupato della diagnosi precoce, della protesizzazione, della riabilitazione e dell'inserimento nella scuola del bambino sordo.
I principali fattori che influenzano il processo di apprendimento del linguaggio del bambino sordo sono:
- il tipo e il grado di sordità
- l'epoca di diagnosi e protesizzazione
- l'eventuale presenza di turbe neuropsicologiche associate

 

La riabilitazione logopedica indaga, durante tutto il processo riabilitativo, il livello di comprensione ed espressione, la capacità di analisi, di memoria e di apprendimento, la motivazione alla comunicazione e la capacità di generalizzare i concetti.
Affinché il bambino sordo acquisisca tali competenze è indispensabile la collaborazione costante tra gli specialisti (audiologo, audioprotesista e logopedista), la famiglia e la scuola.

 

La deprivazione acustica, soprattutto in presenza di sordità profonda, rende a volte impossibile il controllo del timbro vocale, dell'inflessione della voce e della chiarezza articolatoria.
La musicoterapia, soprattutto se affiancata alla logopedia, fin dai primi anni di vita abitua il bambino sordo ad un ascolto selettivo e determina un uso più armonico della voce.
L'utilizzo del computer (con programmi appositamente studiati) fornisce, grazie al feedback visivo, un valido aiuto e coinvolge il bambino che partecipa alle sedute con entusiasmo.

 

Mentre tutti i pazienti esaminati, all'esaurimento dei posti disponibili vengono inseriti in lista d'attesa, i bambini sordi non seguono questa procedura, ma vengono immediatamente inseriti in terapia.
Se il personale strutturato non ha disponibilità all'inserimento, questi pazienti vengono affidati alle allieve, con il costante controllo di un supervisore esperto.

 

Nel Settembre 1996 sono stati inseriti 56 nuovi pazienti; attualmente (Gennaio 1997) vi sono 35 pazienti in lista di attesa. Tale numero è destinato ad aumentare rapidamente poiché vengono effettuati in media 32 esami del linguaggio al mese.

 

Il blocco delle assunzioni e la revisione della pianta organica non hanno permesso né la sostituzione delle tre logopediste che hanno lasciato il centro, né l'integrazione del passaggio al part-time delle due logopediste.

 

Il servizio di Musicoterapia (R. Alberti e P. Mondonico) continua ad esistere solo grazie alle sovvenzioni private (due mattine alla settimana).
Presso il servizio di Audiometria infantile collaborano con il personale strutturato audiometriste volontarie (S. Ladiana, E. Di Carpegna, P. Perani, E. Veronesi).

 

La riabilitazione precoce, se è indispensabile per i bambini sordi, è altrettanto importante per quelli udenti, con patologie del linguaggio.
Pertanto, quando non possiamo effettuare un inserimento, diamo indicazione ai genitori di altri centri pubblici sul territorio di appartenenza.
In altri casi ci rendiamo disponibili a colloqui con gli insegnanti, con i quali mettere a punto strategie di recupero; controlliamo inoltre l'evoluzione di piccoli pazienti ogni 3/4 mesi. Cerchiamo in questo modo, pur non occupandoci direttamente della riabilitazione, di tenere sotto controllo la situazione anche di questo bambino.

 

E' evidente che l'assunzione di altre logopediste per sostituire quelle che hanno lasciato il Centro o sono passate al part-time o l'assegnazione di borse di studio, potrebbe consentire un numero maggiore di nuovi inserimenti ma, soprattutto, la continuità terapeutica per i bambini sordi.

 

Cooperativa Sociale "Studio Ripamonti"

 

La struttura organizzativa

La Cooperativa sociale "Studio Ripamonti" si è costituita in data 20 maggio 1992 per assicurare la continuità di un servizio, (la cui validità era riconosciuta sia dai fruitori del servizio stesso sia dagli specialisti del settore) che, per oltre 15 anni, era stato garantito dall'Équipe dello "Studio Ripamonti" (con gestione, fino ad allora, privata).
L'esigenza di questa trasformazione era avvertita soprattutto dai genitori (utenti del servizio) che, sulla loro pelle, avevano sperimentato quanto fosse difficile trovare altrove strutture adeguate che garantissero serietà, preparazione e continuità nell'intervento riabilitativo. La forma cooperativa è sembrata a tutti la più consona a tutelare la priorità delle finalità scientifiche ed umanitarie rispetto a qualsiasi altra.
La Cooperativa - quindi un Ente che non persegue fini di lucro - è gestita direttamente dai genitori/utenti e dai terapisti. Lo stesso presidente del Consiglio di Amministrazione, signora Annalisa Cozzi, è un genitore.
Il nostro centro vuole essere un riferimento preciso sul territorio per tutti coloro che siano coinvolti nel problema dell'handicap; in particolare con problematiche legate al linguaggio e all'apprendimento. In effetti ci occupiamo soprattutto di terapia e diagnosi dell'età evolutiva, assicurando sempre: professionalità, attenzione, disponibilità e continuità nell'intervento riabilitativo.
Le entrate sono garantite da una Convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, che riconosce sino ad un massimo di 3 terapie settimanali (120 annue) per ogni paziente. In realtà noi ci sforziamo di garantire ad ogni paziente tutte le terapie che riteniamo necessarie (a volte fino a 5/6 terapie settimanali). Ciò in conformità ai principi ed alla logica che ci guidano, ma ovviamente con un grosso impegno (sotto tutti i punti di vista!) per la Cooperativa.

 

La struttura scientifica

La Direzione Scientifica è affidata all'esperienza e competenza della dottoressa Itala Ripamonti.
Sotto la sua guida esperta, l'équipe del centro:
- opera a tutto campo nei settori della prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell'udito, del linguaggio e dell'apprendimento;
- svolge un intenso lavoro di studio e ricerca, sia direttamente, che in collaborazione con Istituti Universitari;
- organizza corsi di aggiornamento per logopedisti ed insegnanti;
- realizza filmati, pubblica libri, materiale didattico-riabilitativo, collabora a riveste di settore;
- svolge attività di consulenza per insegnanti ed operatori della riabilitazione.

 

L'Équipe, composta da tecnici specializzati, è così costituita:
- 6 logopediste (I. Ripamonti, R. Fioravanti, C. Tomatis, A. Bianchi, R. Sommariva, O. Cocco)
- 4 psicomotriciste (S. Simonato, S. Talassi, L. Morganti, P. Tognutti)
- 2 musicoterapiste (F. Forino, P. Beltrame)

 

In più si avvale della consulenza di:
- 1 neuropsichiatra (il direttore sanitario, dott.ssa D. Alessi)
- 1 psicologa (dott.ssa G. Poiaga)

 

Il tipo di intervento attuato presso il Centro viene definito "multidisciplinare" in quanto, pur avvalendosi di stimolazioni specifiche, non perde mai di vista la globalità del bambino e la sua crescita armoniosa.
Il bambino per crescere serenamente ha bisogno di sentire intorno a sé coerenza ed unità negli interventi educativi, nonché fiducia nelle sue possibilità.
Per questo è necessaria la partecipazione attiva dei genitori, solitamente coinvolti nelle terapie, soprattutto coi soggetti più giovani. Per lo stesso motivo ci preoccupiamo di tenere stretti contatti con la scuola (dal nido alle superiori).
Le modalità dell'intervento riabilitativo si esprimono attraverso:
Logopedia: rieducazione del linguaggio nel senso più ampio del termine, cioè: comunicazione che investe tutto lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale del soggetto.

Psicomotricità: si occupa dello sviluppo del bambino partendo dalle sue necessità e, passando attraverso l'esperienza del corpo e del movimento, tende all'organizzazione del "sé", dello spazio e del tempo.
Porta, tra l'altro, alla conquista del concetto di "oggetto"' e di "casualità"; presupposti indispensabili alla comunicazione.
Musicoterapia: le stimolazioni musicali sono una modalità naturale per provocare la partecipazione del bambino, coinvolgendolo emotivamente e motoriamente. Per fare ciò è indispensabile la sensibilità della terapista che modula il suo intervento sulle necessità del paziente. In tal modo il bambino si rende disponibile all'ascolto e all'interazione; presupposti necessari per l'apprendimento e lo sviluppo della comunicazione.
Ci si avvale, all'occorrenza, anche di sussidi specifici quali il Computer per realizzare particolari programmi adatti alle necessità individuali.
Le diverse e specifiche modalità educative si integrano, comunque, in un programma che si modula e si articola seguendo le esigenze dei bambini che crescono.

 

Le patologie trattate sono quelle che investono la comunicazione, il linguaggio, l'udito, l'apprendimento.
Approssimativamente stimiamo che incidano con le seguenti percentuali:
45% sordità
20% difficoltà specifiche del linguaggio
20% ritardi del linguaggio e/o difficoltà di apprendimento
8% sindrome di Down
5% patologie varie e patologie miste
2% cerebrolesioni

 

Nel nostro Centro vengono svolti interventi sia individuali che in piccoli gruppi (2, 3 soggetti); spesso si realizza la copresenza di due specialisti per le esigenze delle singole situazioni riabilitative.

 

Il centro è anche attrezzato per la diagnosi della sordità (del bambino come dell'adulto).
Il servizio è affidato all'Audiologo (fornisce la sua consulenza il prof. A. Zaghis) coadiuvato da un Audiometrista e da un Audioprotesista.
Questo naturalmente consente di seguire, con controlli attenti e periodici, sia l'evolversi della sordità nei bambini, sia il funzionamento ottimale delle loro protesi acustiche.

 

L'utenza
L'utenza è costituita da bambini da 0 a 15 anni, provenienti per lo più dal territorio, ma non mancano piccoli pazienti che arrivano da altre regioni.
Fanno anche capo al Centro, per supervisioni, bambini provenienti da ogni parte di Italia, alcuni dei quali vengono poi seguiti con controlli periodici.
Attualmente sono in terapia regolare mediamente 100/110 bambini. Nel 1996 sono state effettuate 13.648 terapie.
Tutti i soggetti sono inseriti nella scuola normale.

 

Gli anni di esperienza e i risultati raggiunti, di cui ci rendono testimonianza gli utenti, ci confermano che stiamo procedendo nel rispetto e nell'interesse dei bambini e delle loro famiglie. La gestione cooperativa del centro, inoltre, ci permette di verificare, passo passo, il cammino che stiamo facendo, sia sul piano scientifico/terapeutico, che su quello umano.

 

L'unico cruccio è il non poter dare risposte a tanti genitori che si rivolgono a noi. In effetti, spesso, non solo non possiamo accogliere i loro bambini, ma non abbiamo alternative valide da offrire loro, perché anche gli altri ambiti riabilitativi sono saturi.
Non è certo una questione che possiamo risolvere noi, o almeno noi da soli. È in primo luogo un problema di cui dovrebbe farsi carico il Servizio Sanitario Nazionale.
Non intervenire tempestivamente con un bambino che presenta una qualsiasi difficoltà di comunicazione, di linguaggio, di apprendimento, vuol dire destinarlo ad un futuro difficile e compromettere le possibilità di realizzare le sue potenzialità. A questo forse dovrebbero riflettere i nostri governanti, parlando di "par condicio".

 

SOMMARIO di Parliamone n.10




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