PARLIAMONE


notiziario

Ausili informatici per la comunicazione



In molte stazioni, le partenze dei treni vengono annunciate da sistemi basati sulla sintesi vocale. Tali sistemi per la conversione da testo a voce hanno raggiunto oggi una buona qualità, dopo anni di studi e di ricerche. Quando, nel 1970, preparavo la tesi di laurea presso il Politecnico di Torino su alcuni sensori delle telecamere (ancora in bianco e nero!), dei colleghi studiavano i primi passi della sintesi vocale.
Il procedimento inverso, cioè la conversione da voce a testo, è più complesso. Tuttavia dei sistemi di riconoscimento vocale cominciano a diffondersi ed il testo che state leggendo è stato da me parzialmente dettato al computer, senza l'uso della tastiera.
Un primo passo, una decina di anni fa, era stato lo sviluppo dei sistemi di analisi della voce (probabilmente conoscerete quello in uso presso il Policlinico di Milano per le sessioni di rieducazione ortofonica).
In un campo diverso, ma non troppo lontano, il riconoscimento ottico dei caratteri (conversione da immagine a testo) appariva inverosimile venti anni fa. Ma dieci anni fa i prototipi erano già disponibili, anche se costosi e di prestazioni limitate ed oggi questi sistemi hanno raggiunto una buona qualità e si diffondono a dei costi tutto sommato modesti.
È spontaneo pensare subito ai prossimi passi del riconoscimento vocale: parlare e vedere comparire sullo schermo di un PC l'intero testo di quanto si è pronunciato, … una lezione in classe, una conferenza, una trasmissione televisiva che genererebbero automaticamente i propri sottotitoli !
Non sono poche le difficoltà per avvicinarsi a questi obiettivi. Tuttavia si tratta di un sogno per alcuni aspetti non troppo lontano, che meriterebbe l'esame di quanto disponibile sul mercato e la collaborazione con i ricercatori ed i produttori per consentire lo sviluppo di sistemi più vicini alle necessità specifiche degli audiolesi.

Il riconoscimento vocale

Negli SMAU degli ultimi tre anni sono state regolarmente presentate nuove versioni di sistemi di riconoscimento vocale della Ibm e della Dragon, di buona qualità e di costo accessibile.
Entrambi i sistemi funzionano sotto Windows su PC di caratteristiche medio-alte e sono costituiti solo da un software specifico, mentre come hardware richiedono una scheda Sound-Blaster di normale diffusione.
Sono concepiti essenzialmente per la dettatura di testi direttamente al computer (ad un programma di trattamento testi) o per il controllo del computer da parte di chi ha le mani occupate (medicina, laboratori di ricerca).
Il riconoscimento è operabile su un parlato discreto, cioè con una pausa minima fra due parole consecutive, ad una velocità complessiva di circa 100 parole/minuto. In linea di massima, il riconoscimento è possibile per un parlatore che abbia addestrato il sistema per alcune ore, con la lettura di qualche centinaio di frasi prefissate, che consentono l'elaborazione del profilo vocale utente.
Oltre a funzionare nel predetto modo dettatura, il sistema può anche operare in modo comando, per cui parlando si danno tutti i comandi Windows (per il sistema Ibm) ed inoltre si controlla il movimento del mouse sullo schermo (per il sistema Dragon).
L'ultimo nato della Ibm si chiama Simply Speaking, una versione home, offerta ad un prezzo inferiore alle 200.000 lire, praticamente il prezzo del solo microfono speciale necessario per il suo funzionamento. Il prodotto completo si chiama Voice Type Dictation, ha un costo superiore al milione di lire e permette alcune applicazioni in più, non strettamente necessarie per chi inizia ad avventurarsi in questo campo. E' però necessario disporre di un PC di buone prestazioni: almeno un Pentium 100 con 16 Mbyte di RAM, Cd-rom e Sound-Blaster.

Il principio di funzionamento

Il sistema individua le parole selezionandole in un vocabolario di oltre 20.000 parole predefinite, alle quali possono essere aggiunte circa 2.000 parole proprie dell'utente; sono disponibili anche altri dizionari predefiniti. Ogni parola è memorizzata nel dizionario con delle informazione sulla sua frequenza d'uso e sulla frequenza d'associazione con altre parole.
Il sistema esamina ogni parola che viene pronunciata (è indispensabile effettuare una breve pausa dopo ogni parola), individua ogni elemento fonetico che la compone (elementi più piccoli delle singole vocali o consonanti) ed ipotizza alcune parole possibili. Quindi affina la scelta in base a un preciso calcolo di probabilità d'uso delle parole presenti nel dizionario. Delle strutture grammaticali (o un modello statistico delle ricorrenze delle parole) consentono al sistema di risolvere automaticamente alcuni dubbi ("a" o "ha", "e" o "è", iniziale maiuscola o minuscola).
La difficoltà principale è la distinzione di parole foneticamente simili (per esempio: senso, senza, Ens), mentre è più semplice il riconoscimento di termini specifici (attualmente il prodotto riscontra un successo maggiore nel campo della refertazione radiologica). In caso di dubbio, il sistema offre la scelta fra alcune parole foneticamente simili o la possibilità di inserire una nuova parola nel dizionario.
Il sistema Dragon effettua il riconoscimento di una parola alla volta, tenendo conto delle parole prece-denti già riconosciute. Il sistema Ibm aggiunge una fase supplementare: dopo aver riconosciuto in modo provvisorio più parole, analizza la terna costituita dalle tre ultime parole. Il riconoscimento della prima parola della terna viene convalidato tenendo conto sia delle parole precedenti, che delle due parole successive riconosciute in modo provvisorio; il riconoscimento di queste ultime viene poi confermato via via che le parole successive diventano disponibili all'analisi. E' sorprendente vedere allo schermo come il sistema riflette, proponendo delle ipotesi e modificandole via via.

I problemi con il telefono

Uno dei limiti alla diffusione dei Dispositivi Telefonici per Sordi (DTS) è costituito dalla necessità di disporre di due apparecchi identici ai due capi della linea telefonica. Se l'audioleso può essere disposto ad acquistare tale apparecchio, difficilmente può sperare che anche i suoi amici e conoscenti si dotino dello stesso strumento. Viceversa, il riconoscimento vocale richiede un PC solo nella casa dell'audioleso, lasciando l'altro interlocutore libero di servirsi di un normale apparecchio telefonico.
Un ostacolo fondamentale è rappresentato dai rumori di fondo e dalla banda ristretta consentita dalla linea telefonica, che limitano notevolmente la qualità del riconoscimento. Inoltre, la qualità del riconoscimento decade anche poiché un modello statistico operante su terne di parole previsto per frasi complete, perde di efficacia nelle brevi frasi usate nella comunicazione telefonica, caratterizzata peraltro da frequenti esitazioni, incertezze e ripetizioni. Il riconoscimento potrebbe essere facilitato dall'uso di un vocabolario di un numero minore di parole.
Un problema evidente è la necessità di un eco costante, poiché altrimenti il parlatore non può sapere cosa viene visualizzato sullo schermo del PC riconoscitore all'altro capo della linea telefonica. In questa situazione l'utente è confrontato alle stesse difficoltà incontrate dai ciechi nell'uso dei sistemi riconoscimento vocale, per cui alcuni aspetti della ricerca in corso sono di interesse comune. Un'eco può essere assicurata dalla ripetizione in sintesi vocale delle frasi, con la possibilità di correggere alcune parole.

Le previsioni

L'uso del sistema di riconoscimento si va diffondendo, quanto meno tra il personale Ibm, in applicazioni diverse: il prodotto si dimostra robusto ed il riconoscimento continua ad essere discreto in un ambiente particolarmente rumoroso come quello dello SMAU.
Sarà presto disponibile una nuova versione per il riconoscimento della voce di qualunque parlatore, limitatamente all'uso di circa 1.000 parole (essenzialmente per il controllo di segreterie telefoniche e di sistemi di informazione e di telefonia vocale più complessi).
Nel corso del 1997 dovrebbe essere annunciato un prodotto più evoluto, per il riconoscimento del parlato continuo (cioè senza pausa fra le parole), su PC Pentium di prestazioni superiori, tipo P6 Pentium Professional.

Collaborazione con la Commissione Europea

Negli ultimi anni, nelle riunioni del Consiglio Direttivo dell'Alfa ed in altre più specifiche di gruppi di informatica dell'Alfa, vi è stato uno scambio di idee in merito agli ausili informatici già disponibili per gli audiolesi ed a quelli che si sarebbe potuto sviluppare. Più in particolare mi è stato affidato il mandato di esaminare le eventuali forme di collaborazione con la Commissione Europea. Il discorso si è allargato nel corso di numerose riunioni con Comunicare è Vivere e l'Ens per delle attività nel campo dei sottotitoli televisivi.
L'Unione Europea ha definito diversi programmi di azione nel campo della disabilità. Il Centro di Ricerca della Commissione Europea (CCR), sito di Ispra (VA), svolge la sua attività nei settori più diversi di interesse dell'Unione Europea: dal campo nucleare a quello ecologico, da quello biochimico a quello informatico, con un particolare accento agli aspetti della sicurezza.
Nell'evoluzione dei propri compiti, il CCR ha deciso all'inizio del 1996 di esaminare possibili estensioni nel campo della vita umana e della disabilità, trasferendo in questo campo i risultati raggiunti e le esperienze acquisite in altri settori.
Da tempo ero in contatto, in qualità di funzionario del CCR, ma a titolo personale, con diverse Università e Centri di Ricerca, cercando di individuare alcune attività in questo settore, che avrebbero meritato un approfondimento. La direzione del CCR ne ha tenuto conto, incaricandomi di proseguire tali iniziative, nell'ambito dei suoi progetti di Ricerca Esploratoria.
Ho potuto così riallacciare diversi contatti, fare un quadro più aggiornato delle ricerche in corso e definire meglio alcune attività. In seguito all'acquisto ed alla sperimentazione di alcuni prodotti esistenti sul mercato, le applicazioni di dettatura per la redazione di un documento, come il presente, si sono dimostrate buone. Le prove di sottotitolazione, aggiungendo un sottotitolo prodotto dal computer a un'immagine proveniente da un videoregistratore, hanno dimostrano che i collegamenti sono possibili, anche se vi sono molti punti da definire meglio. Per ciò che riguarda la comunicazione telefonica, i problemi si sono confermati numerosi, ma non tali da escludere la possibilità di una soluzione.
In risposta ad un bando di gara della Commissione Europea, il CCR ha presentato una proposta per un progetto in questo campo, in collaborazione con l'Università di Siena ed altri centri europei e con una dichiarazione di interesse da parte dell'Alfa e di Comunicare è Vivere. Anche se questa proposta non è stato approvata, i contatti così stabiliti hanno consentito una migliore definizione dei ruoli per un altro progetto, descritto nella pagina seguente.
L'obiettivo del progetto è anche quello di precisare i bisogni degli utenti in specifiche tecniche per gli sviluppatore ed i produttori. In effetti, le applicazioni informatiche nel campo del disabilità sono spesso limitate dalla scarsa conoscenza delle necessità degli utenti da un lato e delle possibilità della tecnologia dall'altro.
Il progetto va inteso nell'ambito della realizzazione di Azioni Positive, che possano non solo portare alla risoluzione di un problema, ma anche costituire un punto di riferimento importante per altre applicazioni successive.

Scopo del presente articolo è presentare il progetto e stimolare la partecipazione dei lettori di Parliamone. Nonostante l'apparenza, solo pochi aspetti richiedono conoscenze tecniche. La maggior parte dell'attività deve essere effettuata da utenti reali, in situazioni d'uso quotidiano.

Oltre agli obiettivi che ci proponiamo, è da tenere presente l'importanza di acquisire un'esperienza in questo campo, allo scopo di prevenire applicazioni e sviluppi non desiderabili perché inutilmente complessi o troppo lontani da alcune realtà degli utenti.

Altre ricerche parallele in corso
Stenotipia parlamentare: Il sistema Michela ha per obiettivo di produrre il testo completo di un dibattito parlamentare, rapidamente ma non in diretta, con l'uso di una tastiera specifica per la stenotipia.
Reti neurali: Presso l'Università di Scienza dell'Informazione di Milano sono svolte alcune ricerche nel campo del riconoscimento vocale tramite reti neurali, in grado di apprendere e riconoscere determinate caratteristiche della voce e discriminare la voce dai rumori di fondo, siano essi locali o aggiunti dall'utilizzo di una linea telefonica.
E' anche esaminata la possibilità d'utilizzo di tali sistemi per il riconoscimento spot di alcune parole chiave, cioè di determinare se una data parola è presente o meno in una frase, anche senza riconoscere le altre parole della frase stessa.

CSELT: Centro di ricerche per le aziende del gruppo STET, a Torino. Ha sviluppato il sistema Atena, che consente di parlare al telefono e di visualizzare sullo schermo all'altro capo della linea telefonica quanto è stato detto, con un vocabolario inferiore alle 200 parole ed alcuni limiti operativi.
Telecom Italia appare finalizzata al funzionamento di servizi centralizzati, rivolti a tutti gli utenti (lettura informazioni numeriche, effettuazione e trasferimento di chiamate interazionali con carte di credito), piuttosto che alla diffusione del riconoscimento vocale su PC presso i singoli utenti.

IRST: Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica, legato all'Istituto Trentino di Cultura. Sta sviluppando un sistema di riconoscimento vocale per il riconoscimento del parlato continuo e due esperienze di riconoscimento attraverso la linea telefonica: informazioni di orari delle ferrovie italiane (con un vocabolario controllato, guidato dal sistema) e informazioni di orari di voli aerei interni degli
Stati Uniti (vocabolario a frasi libere, guidato dall'utente, con possibilità di effettuare una stessa richiesta in modi diversi, poiché vengono riconosciute alcune parole chiave, trascurandone altre).
Presso l'IRST vengono inoltre svolte delle prove di localizzazione delle fonti di emissione sonora: lo sperimentatore può muoversi in un laboratorio e quando emette dei suoni di una certa intensità, sullo schermo di un PC viene rappresentata la sua posizione e la traccia del suo movimento.
Un esempio di utilizzo potrebbe essere l'individuazione del luogo di provenienza di grida di soccorso in luoghi pubblici, con il controllo e puntamento automatico di telecamere di telesorveglianza.
Un altro esempio potrebbe essere l'attivazione automatica del sistema in caso di caduta per terra di un disabile su sedia a rotelle solo in casa: il sistema lancerebbe un allarme via telefono e faciliterebbe la comunicazione e l'eventuale riconoscimento vocale di comandi di emergenza. Esempio di uso più frequente potrebbe essere il puntamento automatico di una telecamera sull'oratore nel corso di una videoconferenza senza operatore.

 Progetto di ricerca sugli ausili per la comunicazione
Nell'ambito dei suoi progetti di ricerca, il Centro di Ricerca della Commissione Europea (CCR) ha deciso di collaborare con le Associazioni nella definizione e lo sviluppo di ausili nel campo della comu-nicazione, con un progetto che avrà per tema centrale il riconoscimento della voce.
La definizione di detti bisogni procederà di pari passo con la presentazione di essi in documenti sia su carta, sia accessibili via Internet. La sperimentazione di alcuni ausili è prevista nel corso del progetto ed anche i risultati di tale sperimentazione saranno resi accessibili via Internet, insieme ad altre informazioni pratiche per lo svolgimento della sperimentazione stessa.
La durata contrattuale del progetto copre il primo quadrimestre del 1997, per la realizzazione dei prototipi. E' tuttavia ragionevole pensare che la collaborazione continuerà per l'intero 1997, per una sperimentazione più completa dei prototipi stessi e per la diffusione delle informazioni e dei risultati della ricerca.

Tre aree del progetto Riconoscimento Vocale: possibilità di parlare in un microfono e vedere apparire sullo schermo di un computer quanto viene detto. Un'applicazione immediata potrebbe essere quella di usare il sistema in casa con ospiti regolari, disposti a svolgere alcune sessioni di apprendimento con il computer, per visualizzare i loro dialoghi con gli audiolesi, o forse anche a scuola, entro certi limiti.
Dovrebbe essere possibile operare il riconoscimento attraverso il telefono, cioè effettuare una telefonata ed ottenere sullo schermo del computer di una persona audiolesa la visualizzazione del messaggio orale proveniente dall'altro interlocutore. Vi sono diversi ostacoli, forse superabili con il ricorso all'uso di un vocabolario limitato: delle esperienze pratiche potrebbero aiutare a raggiungere tale risultato, definendo meglio le necessità degli utenti.
Sottotitolazione di conferenze e di trasmissioni televisive in diretta: ciò è già possibile attraverso il riconoscimento vocale, rispettando diversi vincoli. E' chiaro che la diretta comporta difficoltà ulteriori e che il testo proiettato non puo' essere privo di errori. L'idea è quella di servirsi di un interprete umano, cioè di una persona che ascolti in cuffia l'oratore e riassuma il testo al microfono del computer. Alcuni esperimenti sono ancora necessari per ottenere un risultato migliore, in vista anche di riprendere i contatti con la RAI ed altre emittenti.
Il discorso si può estendere ad altri supporti educativi (videocassette, sistemi didattici multimediali, ecc.), tenendo presente che l'attività dei sottotitoli deve essere considerata un servizio sociale alla disposizione di tutti, adulti e ragazzi audiolesi, anziani con difficoltà di udito, immigrati di madrelingua straniera, per la propria crescita personale ed un migliore apprendimento della lingua parlata e scritta. Un film e meglio ancora una trasmissione in diretta sottotitolati, su qualunque argomento, consente di immergersi in migliaia di vocaboli e di frasi, inserite nel proprio contesto e spunto per comprendere e per allenarsi.

Internet: l'uso di Internet diventa sempre più frequente. È necessario dotare il proprio computer di un modem (del costo di 200-300 mila lire) e sottoscrivere un contratto d'accesso (del costo di 200-300 mila lire annue). Disporre della posta elettronica su Internet facilita la comunicazione con gli altri utenti, anche per esempio per la preparazione delle riunioni e per lo svolgimento a distanza delle attività.
L'accesso alle informazioni disponibili sulla rete è interessante, anche se talvolta dispersivo. In qualche modo il sistema assomiglia a una collezione illimitata di pagine di notizie Televideo, ricche di informazioni ed immagini di qualità, collegate l'una all'altra da puntatori. Tali pagine sono gestite dagli organismi più diversi, nei posti più remoti della Terra, con un accesso pressoché istantaneo.
Per le Associazioni, disporre di una propria Pagina Internet consente di presentare facilmente le proprie informazioni agli altri e permette dei contatti altrimenti impossibili. Presentare su Internet i risultati delle ricerche nel campo del riconoscimento vocale può essere fonte di contatti e collaborazioni con altre Associazioni e Centri di Ricerca.

Ruoli dei partecipanti

Sono inizialmente coinvolti nel progetto il CCR, due società (FBL, NET), tre Associazioni (Alfa, Comunicare è Vivere, Ens) ed indirettamente alcune Università. Il campo di attività ed il numero dei partecipanti dovrebbero estendersi via via.

CCR
Il CCR ovviamente parteciperà alla soluzione dei diversi aspetti tecnici, ma soprattutto curerà gli aspetti di più largo respiro, che possano garantire il successo del progetto. Assicurerà che i bisogni degli utenti siano tradotti in specifiche tecniche e recepiti dalle società partecipanti al progetto e diffonderà attraverso Internet le informazioni verso ditte, università ed Associazioni di altri Paesi.

Associazioni. La collaborazione che il CCR ha richiesto alle Associazioni consiste in uno studio sui bisogni degli audiolesi e nella valutazione dei prototipi previsti dal progetto. Più precisamente viene richiesto:
ogni possibile commento sulle attività proposte;
uno studio sui bisogni degli audiolesi nel campo degli ausili informatici alla comunicazione;
l'inserimento di questi dati su pagine Internet, gestite dalle Associazioni con l'ausilio del CCR; la partecipazione allo studio di fattibilità dei prototipi previsti dal progetto; la valutazione di tali prototipi, con esperienze di uso pratico; un rapporto finale che presenti i risultati raggiunti dal punto di vista degli utenti e le iniziative ulteriori da suggerire; l'Alfa si farà carico maggiore del riconoscimento vocale e degli aspetti inerenti ai sistemi educativi multimediali, nonché del coordinamento delle attività Comunicare è Vivere si concentrerà maggiormente sugli aspetti inerenti ai sottotitoli e sui contatti con le emittenti televisive; l'Ens si concentrerà maggiormente sull'alimentazione del sistema con liste di cassette sottotitolate disponibili o altre informazioni equivalenti.

FBL

La direzione del Progetto Voce della Ibm Italia presso i laboratori di Roma considera importante l'aspetto della sordità, ma non prioritario nell'ambito dei propri programmi immediati. Suggerisce che la collaborazione continui attraverso la FBL di Mortara (dott. Paglino) che rappresenta i prodotti voce Ibm e si interessa in modo particolare di applicazioni per i disabili (sistemi di controllo vocale di sedie a rotelle per disabili motori, centralini a riconoscimento vocale e sintesi vocale per non vedenti).
La FBL aiuterà i partecipanti nell'uso dei suoi sistemi e svilupperà i complementi software necessari per la comunicazione telefonica e la sottotitolazione.
Obiettivo sarà la realizzazione di un prototipo che permetta di ricevere messaggi scritti da un ingresso vocale telefonico. In altre parole un sistema che riconosca il messaggio vocale e che lo trascriva automaticamente permettendo, tramite sintesi vocale, il controllo del testo dettato.
Questo prototipo sarà premessa ad un più evoluto prodotto che permetta all'audioleso una vera conversazione telefonica. Per arrivare a questo risultato sono necessari dei passaggi intermedi:
scheda telefonica per personal computer: ricerca mirata sulle schede disponibili al fine di identificare quella o quelle con caratteristiche di affidabilità e flessibilità;
eliminazione rumori di fondo: ricerca dei filtri hardware e software;
verifica/test del livello del riconoscimento vocale con i vocabolari standard e successiva ricerca delle parole/frasi di più comune utilizzo con l'eventuale creazione di un dizionario volutamente ristretto, perciò di miglior comprensione per il prototipo;
addestramento del dizionario per utilizzo da parte di un utente non addestrato;
sintesi vocale: adattamento della sintesi basata su Sound-Blaster alle esigenze del e per il riascolto della parola o della frase dettata;
sicurezza del messaggio: elaborazione delle procedure che garantiscano un elevato livello di sicurezza sulla corretta ritrascrizione del messaggio vocale; utilizzo delle tecniche voce per la sottotitolazione di filmati, programmi televisivi e conferenze, con lo sviluppo di programmi per la sincronizzazione ed il mixaggio dei segnali.

NET La New Education Technologies di Parma (dott.ssa Ghironi) effettuerà uno studio sugli aspetti della comunicazione, focalizzato sui punti seguenti:
descrizione delle problematiche della comunicazione; definizione dei bisogni degli utenti, con particolare riguardo agli audiolesi, anche attraverso un Forum su Internet per la raccolta di proposte, progetti, suggerimenti al riconoscimento vocale nell'uso del telefono, la sottotitolazione di conferenze e di filmati;
individuazione delle problematiche connesse con la soddisfazione dei bisogni che saranno evidenziati dagli utenti;
studio dei punti chiave delle problematiche e dei bisogni dell'utenza;
individuazione delle reali possibilità di risoluzione dei problemi dell'utenza, in contatto con i fornitori di prodotti hardware e software e di servizi orientati alle problematiche in esame, tramite le pagine Internet predette;
analisi di come, dove e quando le nuove tecnologie possono intervenire nella soddisfazione di alcuni dei bisogni degli utenti;
messa a punto di una matrice in cui risulterà l'intersezione funzionale dei bisogni, dei problemi e delle loro possibili soluzioni, specialmente facendo uso logico e operativo delle potenzialità che emergono dallo studio delle nuove tecnologie della comunicazione e della formazione.

Giuliano Pirelli

L'Alfa su Internet

Come avevamo promesso, da qualche settimana Alfa è collegata ad Internet e dispone di un sito Web e di un indirizzo di posta elettronica.
Lo stesso notiziario Parliamone è attualmente, seppure parzialmente per il momento, in linea su Internet. Ciò vuol dire che è accessibile da chiunque abbia un collegamento con Internet, e cioè da utenti, in teoria, di tutta Italia e di tutto il mondo.
Sappiamo bene che Internet non è poi così diffuso tra le famiglie dei nostri associati e che quindi riferirsi ad estensioni geografiche molto ampie può sembrare eccessivo.
Tuttavia Internet quasi sicuramente si diffonderà molto nei prossimi anni e certamente diventerà nel nostro ambiente un utile strumento di collegamento tra gli associati e l'Associazione, tra le varie Associazioni, tra il mondo esterno e l'Alfa.
Vediamo rapidamente cos'è, come funziona e cosa si può fare con Internet.

Cos'è Internet

Internet è, in sintesi, una rete estesa a livello internazionale alla quale è possibile collegarsi col proprio computer attraverso la linea telefonica.
L'Alfa, dunque, è presente su Internet con le sue pagine Web che potrete consultare all'indirizzo:  --> http://voice.jrc.it/forum/alfa/alfa.htm
In queste pagine è attualmente riportato lo Statuto dell'Associazione, delle informazioni sulle attività associative, sulle prossime riunioni ed è anche pubblicato parzialmente, per ora, il nostro notiziario Parliamone.
Queste pagine sono accessibili a tutti gli utenti di Internet e speriamo diventino anche punto di riferimento per gli utenti Alfa di Internet.
Sono state realizzate nell'ambito della ricerca CEE, attualmente in corso, di cui riferisce Giuliano Pirelli in questo stesso notiziario.
L'indirizzo di posta elettronica dell'Alfa è attualmente: alfa@milano.pandora.it
- Attraverso vari programmi applicativi, che possono essere acquistati o prelevati direttamente dalla rete, è anche possibile, una volta collegati, dialogare in tempo reale con altri utenti via tastiera o via monitor, o anche via voce, con costi di tariffa telefonica urbana.
- È possibile collegarsi a "gruppi di discussione" su argomenti di interesse e scambiare opinioni e informazioni anche con utenti di altri paesi o continenti, così come della stessa città, naturalmente.
- È infine possibile, ed è questa l'applicazione che oggi caratterizza maggiormente Internet, ricercare, scoprire, guardare, esplorare i siti e le pagine Web, cioè "navigare" sulla rete.
Vengono infatti pubblicate su Internet dai più svariati soggetti (Società, Enti, Editori, Associazioni, Centri di ricerca, Università, ...) e quindi sui più diversi argomenti, delle pagine che illustrano le "attività" di questi soggetti.
Si trovano perciò pagine a carattere pubblicitario, ma anche informativo e divulgativo, giornali, riviste o enciclopedie in linea, così come i rapporti di Centri di Ricerca e Associazioni o notizie sulle attività delle Università così come degli Enti locali...
Il tipo di informazione disponibile è infatti quanto di più vario possa esistere. Il livello di dettaglio e di approfondimento è però molto variabile.
Maggiori dettagli su Internet, insieme a numerosi consigli e suggerimenti per chi volesse collegarsi, sono contenuti in una bella pubblicazione di Giulio Scotto, disponibile in sede, alla quale rimando gli interessati.
In pratica collegarsi è piuttosto semplice. Tutto quel che serve è un computer, un modem ed un abbonamento ad un fornitore di servizi (Telecom on line, Video on line, Italia on line, Pandora, Micronet, etc.) del costo di circa duecentocinquanta mila lire all'anno.

Cosa si può fare con Internet L'abbonamento col fornitore di servizi consente di disporre di una casella postale elettronica, con relativo indirizzo di posta elettronica (E-mail) che consente di scambiare messaggi con tutti gli utenti Internet, e sono davvero tanti e in tutto il mondo, in
modo molto semplice ad un costo quasi nullo, in tempi brevissimi.
È possibile trasmettere semplici messaggi scritti, ma anche files contenenti testi, relazioni, disegni, e qualsiasi applicazione contenibile in un file.
È possibile quindi mandare rapidamente ed economicamente messaggi all'Alfa e dall'Alfa riceverli con altrettanta celerità.
È in teoria possibile ricevere via E-mail il notiziario "Parliamone", baypassando la posta, memorizzarlo sul disco del proprio computer e stamparlo se lo si desidera, o anche solo consultarlo sul proprio monitor.

Prospettive
Molti ragazzi dell'Alfa sono da tempo collegati ad Internet.
In occasione della ricerca comune con la CEE si sono anche recentemente collegate ad Internet le Associazioni Comunicare è Vivere e l'Ens di Milano. Sicuramente diversi altri associati e amici della nostra Associazione hanno accesso ad Internet. Ci mandino un messaggio E-mail!
Internet è un mezzo di comunicazione e di diffusione e scambio delle informazioni estremamente potente che si sta evolvendo e diffondendo e che presenterà in futuro sempre maggiori opportunità. Cominciamo a coglierle.

Mario de Miranda

SOMMARIO di Parliamone n.10




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