PARLIAMONE


notiziario
Periodico trimestrale - Ottobre 1997 - N. 11 Distribuzione gratuita ai soci
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A proposito di scuola

 

Lidia Ajello, insegnante di sostegno nelle suole medie superiori e da qualche tempo collaboratrice della Commissione Scuola, ha scritto per noi un pro-memoria su alcune disposizioni ministeriali concernenti l'inserimento degli alunni portatori di handicap nelle scuole. Sarà utile che i genitori lo portino con sé alle riunioni scolastiche ed agli incontri, perché molto spesso anche i Capi di Istituto più attenti non hanno presente gli adempimenti di loro competenza, come pure molti insegnanti, alle prese con un problema per loro difficile.

 

Ai primi di ottobre siamo in attesa dei movimenti di utilizzazione D.O.S. (docenti organico sostegno), movimenti che si ripetono ogni anno e che dovrebbero essere conclusi al più presto. Ricordiamo che prima vengono le utilizzazioni del personale di ruolo, poi le immissioni in ruolo e, solo successivamente, le supplenze. Dato che, spesso, le cattedre sono formate da più spezzoni orari divisi in più istituti, si corre il rischio di lasciare scoperti di sostegno scolastico gli alunni inseriti nelle classi a cui sono state assegnate poche ore.

 

Nel frattempo gli adempimenti dell'Istituto sono:

ISCRIZIONE - Le iscrizioni degli alunni che documentino la loro situazione di handicap non possono essere rifiutate, salvo nel caso di parere negativo espresso dalla U.S.L. per la frequenza di Istituti di istruzione tecnica, professionale ed artistica. Qualora si verifichi un numero di iscrizioni eccedente le capacità ricettive dell'Istituto deve essere data la precedenza a quelle degli alunni con handicap (punto f) C.M. 364 del 20.12.1986).

Alla prima riunione utile del Collegio dei docenti, il Capo di Istituto pone all'ordine del giorno: - la richiesta di parere di cui alla lettera b, art. 4 D.P.R. n° 416/74, al fine di individuare la sezione più idonea per l'accoglienza dell'alunno con handicap. Effettuata l'assegnazione, il capo di istituto convoca immediatamente il Consiglio di Classe perché formuli proposte ai sensi dell'art. 3 D.P.R. 416/74, oltreché per l'attuazione di un eventuale corso di aggiornamento relativo alle problematiche dell'integrazione scolastica di alunni portatori di handicap, oltre che all'impostazione dei piani educativi individualizzati. Il capo di istituto prende contatti con il preside della scuola media di provenienza dell'alunno per acquisire ogni documentazione utile ed idonea per il P.E.I. (Progetto Educativo Individualizzato) ed eventualmente impostare un progetto di continuità didattica con la collaborazione dell'insegnante di sostegno della scuola di provenienza. Il capo di istituto chiede che venga posto all'ordine del giorno della prima riunione utile del Consiglio di Istituto l'insieme delle proposte, proprie del Consiglio di classe e del Collegio dei docenti, per gli adempimenti di competenza di cui all'art. 6 D.P.R. n° 416/74., con particolare riguardo all'impegno di spesa per l'acquisizione di specifico materiale didattico o strumenti per facilitare l'autonomia e la comunicazione degli alunni con handicap.

Se l'inserimento segue questo percorso, si avvia una corretta impostazione che agevola il lavoro annuale da parte del G.d.L. (Gruppo di Lavoro per l'integrazione scolastica) e dei Consigli di classe.

Lidia Ajello

 

Incontri con gli insegnanti

Durante lo scorso anno scolastico si sono svolti in ALFA 5 incontri condotti da Silvio Morganti con insegnanti di sostegno che seguivano alcuni dei nostri ragazzi nelle scuole superiori. Nel corso dell'assemblea annuale di ALFA, tenutasi nel mese di giugno, l'insegnante Anna Dominioni, che aveva partecipato agli incontri, ha tenuto una breve relazione a nome delle colleghe. Gli incontri hanno rappresentato un fattore di crescita rimotivante per gli insegnanti che cercano di far incontrare gli intendimenti dei ragazzi con le aspettative della scuola. Sono state positive le riflessioni guidate che vanno ad inserirsi sul cammino adolescenziale dei ragazzi. Non sempre la scuola è preparata e ci vuole un ripensamento di percorsi di integrazione scolastica. Anche ALFA dovrebbe suggerire soluzioni più operative al Provveditorato.

 

 

SOMMARIO di Parliamone n. 11

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